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Stadio olimpico del ghiaccio

Coordinate: 46°32′39″N 12°07′57″E
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Stadio olimpico del ghiaccio
Informazioni generali
StatoItalia (bandiera) Italia
UbicazioneVia Alberto Bonacossa, 1, 32043 Cortina d'Ampezzo BL
Inizio lavori1952
Inaugurazione1955
ProprietarioComune di Cortina d'Ampezzo
Progettoing. Ghedina, arch. Nelli e arch. Uras
CostruttoreViviani Donato e figli
Informazioni tecniche
Posti a sedere2500
Uso e beneficiari
Hockey su ghiaccioCortina
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio olimpico del ghiaccio è uno stadio del ghiaccio di Cortina d'Ampezzo, in provincia di Belluno.

Il busto dedicato a Giulio Onesti, Presidente del Coni 1946-1978, posto all'entrata dell'impianto.

L'impianto fu costruito dall'impresa Viviani Donato e figli di Cornuda, Treviso, tra il 1952 ed il 1955, su progetto dell'ingegnere M. Ghedina, degli architetti Nalli e Uras, e dell'ingegnere Carè (calcolo cementi armati).

Venne costruito per ospitare le cerimonie di apertura e chiusura e le discipline sportive del ghiaccio dei VII Giochi olimpici invernali del 1956, i primi a essere trasmessi in televisione. Durante i giochi il sito non aveva tetto, infatti nel 1981 si è provveduto a coprire la pista di pattinaggio dello stadio, ma in tal modo si è persa la visuale che gli spalti avevano sulla valle. Il problema principale per cui si provvedette a coprire lo stadio erano le copiose nevicate che aumentavano i costi di gestione dell'impianto, per lo spazzamento della neve sulla pista e sugli spalti, per garantirne la fruibilità.

Tra il 2007 ed il 2009 vi è stato un rilevante intervento di ristrutturazione dell'impianto che si è esteso su una superficie di 7.000 metri quadrati[1].

Lo stadio è famoso al grande pubblico, oltre che per essere stato sede di Giochi Olimpici, anche perche fu mostrato nel film di James Bond del 1981 Solo per i tuoi occhi, dove Bond (interpretato da Roger Moore) ha incontrato il malvagio Aris Kristatos (Julian Glover), dove Kristatos (il vero cattivo) cerca di ingannare Bond nel perseguitare e uccidere il suo rivale Milos Columbo (Topol).

  1. ^ L'Olimpico di Cortina, su carron.it.

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