Vai al contenuto

Signori di Genzano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Genzano di Roma è un'importante città della città metropolitana di Roma Capitale, situata nell'area dei Castelli Romani. Nel corso della sua storia, dalla prima menzione del castello nel 1183 alla rinuncia da parte dell'ultimo duca ai diritti feudali nel 1816, si sono succedute nel possesso del feudo numerosi feudatari.

Nel 1153 papa Anastasio IV concesse il territorio di Genzano ai monaci cistercensi dell'Abbazia di Sant'Anastasio alle Acque Salvie[1], che ne mantennero il possesso tra alterne vicende fino al 1428. Tuttavia, nel lungo periodo di dominazione monastica, il feudo era stato più volte oggetto di occupazioni da parte delle potenti famiglie baronali romane che esercitavano la loro potestà sulle località dei dintorni. Il castello venne venduto dai monaci alla famiglia Colonna, che ne mantennero il possesso fino al 1479, quando lo vendettero al cardinale Guillaume d'Estouteville con diritto di retrovendita: il feudo tornò in possesso dei Colonna nel 1485, anche se sotto l'alto governo della Camera Apostolica.[2] Marcantonio II Colonna nel 1563 decise di vendere il feudo di Genzano a Fabrizio Massimi, il quale a sua volta lo rivendette al marchese di Civitanova Marche Giuliano Cesarini, nel 1564. Nel 1671, in seguito al matrimonio segreto tra Livia Cesarini e Federico II Sforza, diede origine alla famiglia degli Sforza-Cesarini che governò con il titolo ducale Genzano fino al 1807, data dell'abolizione del feudalesimo da parte dei francesi. Dopo la caduta di Napoleone Bonaparte e il ritorno del Papa nel 1815, tuttavia gli Sforza-Cesarini rinunciarono ai loro diritti feudali dopo che papa Pio VII emanò il motu proprio del 6 luglio che scoraggiava, pur non abolendolo, il feudalesimo nei territori dello Stato Pontificio.

Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Prospero Colonna 1428 1431
Antonio Colonna 1431 1436


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Reverenda Camera Apostolica 1436 1446


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Giordano Colonna 1446 1479


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
cardinale Guillaume d'Estouteville 1479 1485


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Fabrizio I Colonna 1485 1520
Ascanio I Colonna[3] 1520 1550
Marcantonio II Colonna 1550 1563


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Fabrizio Massimi 1563 1564


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Giuliano I Cesarini 1564 1565
Giangiorgio I Cesarini 1565 1585
Giuliano II Cesarini[4] 1585 1613
Giangiorgio II Cesarini[5] 1656 -
Giuliano III Cesarini - 1667
Filippo Cesarini 1667 1671
Livia Cesarini[6] 1671 1712


Nome Anno di investitura Anno di decadenza
Gaetano Sforza-Cesarini[7] 1712 1727
Giuseppe Sforza-Cesarini 1727 1744
Filippo II Sforza-Cesarini 1744 1767
Gaetano II Sforza-Cesarini 1767 1776
Francesco Sforza-Cesarini 1773 1816
  1. ^ Nicola Ratti, Storia di Genzano, con note e documenti, p. 3.
  2. ^ Nicola Ratti, Storia di Genzano, con note e documenti, p. 36.
  3. ^ Figlio legittimo di Fabrizio I Colonna e di Agnese di Montefeltro.
  4. ^ Figlio legittimo di Giangiorgio I e di Clelia Farnese.
  5. ^ Figlio legittimo di Giuliano II e di Livia Orsini.
  6. ^ Figlia secondogenita legittima di Giuliano III e di Margherita Savelli; fatta suora, abbandonò il convento per sposare Federico II Sforza nel 1671.
  7. ^ Figlio legittimo di Federico II Sforza e di Livia Cesarini.