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SAETA

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SAETA
Un Airbus A310-300 di SAETA all'Aeroporto Internazionale di Miami nel 1994.
StatoEcuador (bandiera) Ecuador
Fondazione1960 (operazioni iniziate nel 1966)
ChiusuraFebbraio 2000 (crisi economica ecuadoriana)
Sede principaleQuito
ControllateSAN Ecuador
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webwww.saeta.com.ec/
Compagnia aerea standard
Codice IATAEH
Codice ICAOSET
Indicativo di chiamataSAETA
HubAeroporto Internazionale Mariscal Sucre (1960)
Flotta26
Destinazioni18
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SAETA (legalmente Sociedad Anónima Ecuatoriana de Transportes Aéreos SA) era una compagnia aerea privata dell'Ecuador, fondata nel 1960. Durante il suo periodo di massimo splendore negli anni '90, ha volato verso numerose destinazioni in Nord e Sud America dalla sua base a Guayaquil. Il crollo dell'economia ecuadoriana alla fine degli anni '90 costrinse questa compagnia aerea a cessare le operazioni nel febbraio 2000.

SAETA venne fondata a Quito nel 1966, ma in seguito la sede fu trasferita a Guayaquil. I principali proprietari erano la famiglia Dunn.

Oltre ai voli nazionali, SAETA operava su rotte in Nord, Centro e Sud America. Si concentrava maggiormente sui voli per Los Angeles, New York, Miami, Panama, Caracas, Bogotà, Lima, Santiago del Cile e Buenos Aires.

Nel 1990 SAETA rilevò la SAN, aumentando le frequenze e la flotta per i voli interni e internazionali. Più tardi nel 1994 rilevò anche LAPSA dal Paraguay, operando con un consorzio ecuadoriano-paraguaiano fino alla vendita nel 1996. L'instabilità politica nel paese e la svalutazione della moneta locale portarono ad un calo del numero di passeggeri. A ciò seguì la cancellazione dei voli verso gli Stati Uniti d'America a causa della perdita del permesso di avvicinamento per gli aeroporti di categoria 1.

A metà degli anni '90, eventi come l'instabilità politica e la svalutazione della moneta, danneggiarono SAETA, causando una riduzione dei passeggeri, oltre alla cancellazione dei voli per gli Stati Uniti a causa della perdita della categoria 1 dell'autorità aeronautica ecuadoriana dal 1993, accelerandone il declino. Sia SAN che SAETA subirono gravi violazioni della sicurezza, il che comportò la perdita di diversi voli.

Nel febbraio 2000 SAETA terminò le sue operazioni di volo dopo 40 anni a causa dei gravi problemi finanziari dopo il crollo dell'economia dell'Ecuador.

Un Airbus A320-200 di SAETA all'aeroporto internazionale di Miami nel 1998.
Il Caravelle HC-BAE di SAETA prestato alla compagnia aerea guatemalteca Aerovías nel 1985. Si schianterà l'anno dopo vicino a Flores, rendendolo ad oggi il peggior disastro aereo del Paese.
Aerei Totale Anno introduzione Anno pensionamento Note
Airbus A310-300 2 1992 1996
Airbus A320-200 4 1994 1999
Boeing 707-320C 1 1985 1993
Boeing 727-100 2 1981 2000
Boeing 727-200 3 1991 2000
Boeing 737-200 1 1994 1995
Boeing 737-300 2 1994 2000
Douglas C-47 Skytrain 3 1967 1976
Sud Aviation Caravelle 4 1975 1986
Vickers Viscount 700 4 1969 1980
Totale 84 11 [1][2]
  • 3 luglio 1969 - Un Douglas C-47 è stato dirottato su un volo interno dall'Aeroporto di Tulcán al Mariscal Sucre. I dirottatori chiedono di essere portati a Cuba.[3]
  • 20 ottobre 1971 - Un Vickers Viscount viene dirottato da sei persone. Il velivolo atterra all'aeroporto internazionale Mariscal Lamar.[4]
  • 15 agosto 1976 - Il volo SAETA 232, un Vickers Viscount registrato come HC-ARS, si schianta contro il vulcano Chimborazo, uccidendo tutte le 59 persone a bordo. Il volo è stato considerato disperso fino all'ottobre 2002, quando due membri di un club alpinistico si imbattono nei detriti dell'aeromobile. Non viene immediatamente segnalato fino a febbraio 2003, da parte di una squadra assunta dalla rete televisiva locale Teleamazonas.[5]
  • 23 aprile 1979 - Il Viscount HC-AVP si schianta nella provincia di Pastaza su un volo tra Quito e Cuenca, uccidendo tutte le 57 persone a bordo. Il volo è stato considerato disperso fino al 1984, quando viene scoperto il relitto. L'aereo si trovava a 25 miglia nautiche (46 km) fuori rotta.[6]
  • 22 agosto 1997 - Il carrello d'atterraggio anteriore di un Boeing 727-200 (immatricolato HC-BVU) colpisce il bordo rialzato della pista all'aeroporto di San Cristóbal durante l'atterraggio, provocandone il cedimento e scivolando per circa 700 m prima di fermarsi sul lato destro della pista.[7]
  1. ^ SAETA, su aerobernie.bplaced.net. URL consultato il 21 luglio 2021.
  2. ^ Ulrich Klee, Frank Bucher et al.: jp airline-fleets international. Zürich-Airport 1960–2000.
  3. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas DC-3 registration unknown, su aviation-safety.net. URL consultato il 21 luglio 2021.
  4. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Vickers Viscount registration unknown, su aviation-safety.net. URL consultato il 21 luglio 2021.
  5. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Vickers 785D Viscount HC-ARS Chimborazo Volcano, su aviation-safety.net. URL consultato il 21 luglio 2021.
  6. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Vickers 785D Viscount HC-AVP Pastaza Province, su aviation-safety.net. URL consultato il 21 luglio 2021.
  7. ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 727-251 HC-BVU San Cristóbal Airport (SCY), Galapagos, su aviation-safety.net. URL consultato il 21 luglio 2021.

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