Rodolfo Visconti
Rodolfo Visconti (Milano, 1358 – Trezzo sull'Adda, 3 gennaio 1389) era figlio di Bernabò Visconti, signore di Milano, e di Beatrice della Scala. Fu Signore di Parma dal 1364 al 1389[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Rodolfo nacque nel settembre del 1358. Al suo battesimo a Milano erano presenti il marchese Aldobrandino III d'Este, Ugolino Gonzaga e Girardo da Oleggio, nipote di Giovanni governatore di Bologna. Il Corio riporta che gli furono regalati doni grandiosi: un bacile d'argento con sopra una coppa d'oro piena di perle, pietre preziose e anelli da parte del marchese di Ferrara, sette coppe d'argento dorate di cui una più grande delle altre dal piede di cristallo da parte del signore di Mantova, drappi d'oro e zibellini dal signore di Bologna. Fu poi indetto un torneo in suo onore e quello stesso giorno Caterina Visconti sposò Ugolino Gonzaga.[2]
Nel 1379 Bernabò divise i suoi possedimenti tra i suoi cinque figli legittimi Marco, Ludovico, Gianmastino, Rodolfo e Carlo: a Rodolfo spettarono Bergamo, Soncino e Ghiara d'Adda[3]. Due anni dopo fece costruire a Bergamo l'Hospitium Magnum[3].
Volendo il potere assoluto su Milano, il cugino Gian Galeazzo Visconti, figlio di Galeazzo II Visconti, fece catturare il 6 maggio 1385 lo zio Bernabò e i cugini Ludovico e Rodolfo. La cattura avvenne, a tradimento, fuori della Pusterla di S. Ambrogio[3][4]. Con questo colpo di stato, Gian Galeazzo e i suoi discendenti ottennero il controllo dell'intera signoria di Milano.
Rodolfo fu inizialmente imprigionato nel castello di San Colombano e poi trasferito nel castello di Trezzo dove morì dopo quattro anni di prigionia il 3 gennaio 1389. Fu sepolto a Milano nella chiesa di Santa Maria alla Scala.[5]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Matteo I Visconti | Teobaldo Visconti | ||||||||||||
Anastasia Pirovano | |||||||||||||
Stefano Visconti | |||||||||||||
Bonacossa Borri | Squarcino Borri | ||||||||||||
Antonia | |||||||||||||
Bernabò Visconti | |||||||||||||
Bernabò Doria | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Valentina Doria | |||||||||||||
Eliana Fieschi | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Rodolfo Visconti | |||||||||||||
Alboino della Scala | Alberto I della Scala | ||||||||||||
Verde di Salizzole | |||||||||||||
Mastino II della Scala | |||||||||||||
Beatrice da Correggio | Giberto III da Correggio | ||||||||||||
Elena Malaspina | |||||||||||||
Beatrice della Scala | |||||||||||||
Giacomo I da Carrara | Marsilio | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Taddea da Carrara | |||||||||||||
Elisabetta Gradenigo | Pietro Gradenigo | ||||||||||||
Tommasina Morosini | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Visconti 2
- ^ B. Corio, Storia di Milano, Milano, 1856, vol II, p. 204
- ^ a b c Storia di Milano ::: I Visconti
- ^ medievalis.com: The Leading Medieval is Site on the Net[collegamento interrotto]
- ^ Giulini, pp. 739-740.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bernardino Corio, Storia di Milano, a cura di Egidio De Magri, Angelo Butti e Luigi Ferrario, vol. 2, Milano, Francesco Colombo, 1856, SBN IT\ICCU\LO1\0619498.