Reparti alpini
I reparti alpini sono le varie unità militari del corpo degli alpini dell'esercito italiano.
Di seguito sono presenti i corpi attualmente presenti, alle dipendenze del Comando truppe alpine, e quelli disciolti, con indicazione dei loro fregi, mostrine e delle nappine portate sul cappello che li contraddistinguono.
Reparti attualmente operativi
[modifica | modifica wikitesto]Comando sovraordinato | Sede | Unità alpine dipendenti |
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Comando trasmissioni | Anzio | |
Comando delle forze speciali dell'Esercito | Pisa |
Reparti disciolti
[modifica | modifica wikitesto]I Battaglione alpini d'Africa
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Il Battaglione era formato da tre compagnie fornite dai Btg. "Gemona", "Verona" e "Tirano" delle quali la truppa indossava le nappine. Inviato in Colonia eritrea nel 1895 ed aggregato al Regio Corpo Truppe Coloniali d'Eritrea. Oltre al fregio di stella, il personale indossava anche il fregio d'aquila nei tre tipi. Le fiamme (cioè le mostrine) non erano indossate. |
8º Reggimento speciale alpini
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I fregi da truppa erano ricamati in filo verde. Il Reggimento di formazione (costituito nel 1911 per la spedizione in Tripolitania durante la Guerra Italo-Turca) era comunemente conosciuto come "Rgt. Cantore" dal nome del suo Comandante, colonnello Antonio Cantore. |
Battaglione "Garibaldi"
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Battaglione autonomo (già compagnia autonoma) costituito nel 1916 dal deposito del 5º Reggimento alpini. Derivò il nome, mai ufficialmente concesso, dal Rifugio Garibaldi che sorgeva sull'Adamello (dove nacque e operò la compagnia autonoma). Il personale indossava un fazzoletto rosso al collo. Si può osservare che molte unità dell'Esercito Italiano che hanno assunto il nome di "Garibaldi", o che hanno ad esso fatto riferimento, hanno indossato elementi di vestiario di colore rosso quali fazzoletto da collo o cravatta. Nell'estate 1916 cambiò denominazione in Battaglione "Monte Mandrone". |
Reparti d'assalto alpino "Fiamme verdi"
[modifica | modifica wikitesto]Queste unità portavano le nappine dei battaglioni di appartenenza. |
Costituito nel 1935, dal deposito del 7º Reggimento alpini, come VII Battaglione Complementi. Acquisì il nome dopo il combattimento sull'Amba Uork. Era ordinato, in un primo momento, su Compagnia comando e 3 Compagnie fucilieri, successivamente venne riorganizzato su Compagnia comando, Plotone esploratori, Plotone armi pesanti, 2 Compagnie fucilieri. Un nuovo Battaglione complementi, denominato in un primo tempo I Battaglione speciale alpini, fu costituito nell'ottobre 1936 e assorbì i resti del Battaglione precedente, assumendone il nome. Ordinato su Compagnia comando e Plotone trasmissioni, Plotone esploratori, Plotone armi pesanti, Plotone cannoni, 4 Compagnie fucilieri. È riconosciuto come il reparto, del Corpo, che abbia mai avuto il maggiore organico. Fu sciolto nell'aprile 1941 dopo essere stato quasi completamente distrutto. |
Battaglione "Duca degli Abruzzi"
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Formato, per l'esigenza di guerra, con personale tratto dalla Scuola militare alpina di Aosta (della quale mantenne la nappina). Costituito il 10 giugno 1940, al comando del ten. col. Arnaldo Volla, viene impiegato sulle Alpi Occidentali e disciolto nel dicembre 1940 cedendo parte del personale al neo-costituito Battaglione Alpini Sciatori "Monte Cervino", il restante personale rientrò ad Aosta dove contribuì a costituire la locale compagnia presidieria. Personale: 480 militari di truppa, 50 sottufficiali, 26 ufficiali. Organico: Compagnia comando, 3 compagnie fucilieri, 1 compagnia cannoni c/c. |
Formato, in buona parte, con personale già appartenuto al Battaglione "Duca degli Abruzzi" (di cui conservò, in un primo momento, la nappina) reduce dalla campagna sulle Alpi Occidentali. Costituito il 14 dicembre 1940, viene impiegato in Albania e disciolto nel maggio 1941. Ricostituito il 6 ottobre 1941 viene inviato in Russia e viene considerato disciolto per eventi bellici il 18 febbraio 1943. I superstiti, unitamente a personale tratto dal Battaglione "Val Toce", vengono chiamati a ricostituire il Battaglione in data 15 giugno 1943, il reparto, assegnato al 20º Raggruppamento Alpini Sciatori impiegato in Francia, viene nuovamente disciolto a seguito degli eventi armistiziali dell'8 settembre 1943. Il Battaglione per la Campagna di Russia 1942-1943 venne decorato di medaglia d'oro al valor Militare e per la Campagna di Grecia 1940-1941 di medaglia d'argento al valor militare. Personale: 280 militari di truppa, 25 sottufficiali, 14 ufficiali. Organico del Battaglione su Plotone comando e 2 Compagnie sciatori, per la Campagna di Russia gli viene assegnata in rinforzo la 80ª Compagnia armi di accompagnamento. Il reparto vestiva una speciale combinazione mimetica bianca. Ufficiale medico del battaglione è stato il tenente dottor Enrico Reginato, medaglia d'oro al valore militare. Dal 1990 le tradizioni del Battaglione sono state assunte dalla Compagnia alpini paracadutisti, successivamente elevata a Battaglione e quindi dal 4º Reggimento alpini paracadutisti, che ne ha ricevuto la gloriosa denominazione. |
XX Raggruppamento sciatori (1942-'43)
[modifica | modifica wikitesto]Battaglione alpini sciatori "Monte Bianco"
[modifica | modifica wikitesto]216ª Compagnia armi di accompagnamento
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Reparto Bersaglieri (tratto dal 7º Reggimento), fu trasformato in reparto Alpini e inviato in Russia, nel 1942, con il 6º Reggimento della Divisione "Tridentina". Il personale continuò a indossare, sul rovescio del bavero, le fiamme cremisi; fu adottata la nappina rossa perché era il colore che più somigliava al cremisi; il personale, nelle retrovie, era autorizzato a indossare sul bavero una spilla riproducente un fez. |
Reparti chimici per Divisioni alpine
[modifica | modifica wikitesto]Compagnie presidiarie alpine
[modifica | modifica wikitesto]Reggimenti alpini costieri
[modifica | modifica wikitesto]I Battaglioni alpini costieri (riuniti, poi, in Reggimenti) furono costituiti durante la seconda guerra mondiale e destinati a presidiare zone costiere le cui caratteristiche orografiche richiedevano pratica di montagna; erano formati con personale delle classi più anziane dei battaglioni complementi.
Allo stesso compito furono destinati alcuni battaglioni alpini territoriali mobili. Dall'11 luglio 1943 tutti ebbero assegnata denominazione (battaglioni "Monte …") e nappina (a far data dal 1º agosto successivo). |
165º Reggimento alpini
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Costituito nel dicembre 1942 dal centro di mobilitazione del 6º Reggimento alpini; disciolto nel settembre 1943. Inquadrava:
durante la I G.M. indossava la nappina verde;
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166º Reggimento alpini
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Costituito nel dicembre 1942 dal deposito dell'11º Reggimento alpini; disciolto nel settembre 1943. Inquadrava:
Il Reggimento era alle dipendenze della 223ª Divisione costiera (4ª Armata). |
167º Reggimento alpini
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Costituito nel dicembre 1942 dal deposito del 7º Reggimento alpini; disciolto nel settembre 1943. Inquadrava:
Il Reggimento era alle dipendenze della Divisione di Fanteria "Legnano" (4ª Armata). |
168º Reggimento alpini
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Costituito nel dicembre 1942 dal centro di mobilitazione dell'8º Reggimento alpini; disciolto nel settembre 1943. Inquadrava:
Il Reggimento era alle dipendenze della Divisione di Fanteria "Taro". |
175º Reggimento alpini territoriale mobile (T.M.)
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Costituito il 26 febbraio 1943 dal deposito del 4º Reggimento alpini; disciolto il 31 agosto 1944. Inquadrava:
inoltre, dopo l'8 settembre 1943:
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176º Reggimento alpini T.M.
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Costituito il 1º febbraio 1943 dal centro di mobilitazione del 9º Reggimento alpini; disciolto nell'agosto 1943. Inquadrava:
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Reparti Alpini della R.S.I.
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Costituiti con il personale dei Reggimenti alpini di difesa costiera tra il novembre 1943 e il gennaio 1944. Solo il XIX Battaglione venne costituito nel dicembre 1944 con personale tratto da tutti gli altri battaglioni. Organico tipo di tutti i battaglioni: 400 militari di truppa, 36 sottufficiali, 25 ufficiali. Organizzati su Compagnia comando, 2 Compagnie fucilieri, 2 plotoni cannoni. Nasce il 1º gennaio 1944 a Pavia, formata da circa 20.000 uomini. Per l'addestramento la Divisione viene inviata in Germania per 6 mesi. Nell'organico della Divisione si contano anche 30 ausiliarie alpine, le prime nella storia del corpo. Costituito il 17 settembre 1943 presso la caserma "Giovanni di Prampero" di Udine, già sede dell'8º Reggimento alpini, inizialmente con la denominazione di Reggimento volontari friulani "Tagliamento". Ne fanno parte 3 battaglioni (1º Btg alpini "Isonzo", 2º Btg alpini "Vipacco", 3º Btg misto alpini e bersaglieri "Natisone") |
Battaglione "Piemonte"
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Nasce il 28 ottobre 1943 come "Reparto esplorante alpino"; il 4 dicembre 1943 diviene Btg "Taurinense"; nel 1944 assume la denominazione definitiva ed entra a far parte del I Raggruppamento Motorizzato (poi Corpo Italiano di Liberazione), inquadrato nel Reggimento di Fanteria speciale "Legnano". |
Battaglione "Abruzzi"
[modifica | modifica wikitesto]Costituito nell'ottobre 1944, era inquadrato nel Reggimento di Fanteria speciale "Legnano"; il 25 novembre 1944 cambiò denominazione in Btg "L'Aquila". |
Reggimento "Garibaldi"
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Reggimento "Garibaldi" 1945-48. Il Rgt derivava dalla Divisione Italiana Partigiana Garibaldi costituita nel dicembre 1943 in Jugoslavia dai reparti delle Divisioni Venezia e Taurinense. Il 25 aprile 1945 a Viterbo venne costituito il Rgt Garibaldi, che nel settembre transita nella Divisione di Fanteria Folgore. Al Rgt venne consegnato il cappello alpino con fregio in metallo bianco con tondino rosso raffigurante il profilo di Garibaldi, cravatta rossa e speciali mostrine con fiamme verdi in campo azzurro e gladio sovrapposto all'ala tipico della Divisione Folgore. Il 1º dicembre 1948 assume la denominazione di 182º Rgt Fanteria "Garibaldi" e il 1º novembre 1958 diviene 182º Rgt Fanteria corazzata "Garibaldi" perdendo la fisionomia Alpina. Gli venne consegnato il basco nero delle truppe corazzate. Fin dalla costituzione del Rgt il personale ha sempre indossato la cravatta rossa. |
8º Reggimento alpini "Tolmezzo"
[modifica | modifica wikitesto]Fu il primo reparto alpino ricostituito nel dopoguerra. |
Battaglioni alpini da posizione
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Nati nel 1957 per trasformazione dei Raggruppamenti di Frontiera, nel 1962 cambiarono denominazione in Battaglioni Alpini d'Arresto (con appellativo di Btg "Valle ...") riuniti nell'11º Raggruppamento alpini d'arresto (Btg.Val Tagliamento, Val Fella e Val Natisone), 21º Raggruppamento Alpini d'Arresto (Btg.Val Brenta, Val Adige e Val Leogra) e 22º Raggruppamento Alpini d'Arresto (Btg. Val Chiese). Erano il contraltare alpino dei Battaglioni di fanteria d'arresto, aventi analoghe caratteristiche e uguale finalità strategica. |
Alpini paracadutisti
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a) per plotoni delle Brigate Alpine e, dal 1964, per la Compagnia Alpini Paracadutisti; b) per Compagnia Alpini Paracadutisti dal 1966 e, dal 1996, per Battaglione Alpini Paracadutisti "Monte Cervino"; c) per il Battaglione "Monte Cervino" dal 1997; d) distintivo per fregio (1º tipo); e) c.s. (2º tipo), dal 1994; f) mostrina (1º tipo); g) c.s. (2º tipo); regolamentate dal 1994, ma indossate già da alcuni anni; h) brevetto (1º tipo) dal 20 maggio 1949; i) c.s. (2º tipo), dal 3 febbraio 1956; j) c.s. (non ufficiale, ma comunemente usato); k) c.s. (3º tipo) dal 19 ottobre 1963; l) c.s. (non ufficiale, ma usato di sovente); i) e j) potevano essere ricamati in cotone su panno (truppa), in canotiglia su panno (Ufficiali), stampati in plastica su panno o in metallo verniciato. |
V Gruppo salmerie da combattimento "Monte Cassino"
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Formato in Sardegna il 10 dicembre 1943. Alla fine della guerra fu trasformato, in Merano, nella 4ª Compagnia guardie e, infine, disciolto. |
XXX e XXXI Battaglioni guastatori del Genio alpino
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Il XXX Btg guastatori del Genio alpino venne costituito ai primi di agosto del 1943 e sarebbe dovuto nascere con personale proveniente dal gemello XXXI Btg e dagli allievi guastatori che avrebbero dovuto terminare il corso nell'ottobre 1943. Venne costituito solo il Comando di battaglione con il deposito del materiale di dotazione, il personale assegnato riuscì a costituire due plotoni. Il reparto si sciolse per gli eventi armistiziali. Il XXXI Btg guastatori del Genio Alpino venne costituito nel maggio del 1943 come reparto guastatori con i superstiti dei tre Battaglioni del Genio (XXX, XXXI e XXXII) e personale neo brevettato alla Scuola Guastatori di Civitavecchia, la sede del reparto era ad Asiago. Forza del Battaglione: 1000 militari di truppa, 100 sottufficiali, 54 ufficiali. Organico su Compagnia comando, 4 Compagnie guastatori, Compagnia cannoni, Compagnia mortai, Autoparco. Armamento: 4 cannoni controcarro, 4 mortai pesanti, 64 mortai leggeri, 192 mitragliatrici tra pesanti e leggere. Comandante: magg. ing. Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Il reparto si sciolse a seguito degli eventi armistiziali dell'8 settembre 1943. Dal 1º settembre 2002 le gloriose tradizioni del reparto sono state assunte dal 32º Btg Genio Guastatori Alpini elevato dal 2004 a Reggimento. |
Battaglione "Valanga"
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Il Btg "Valanga" era composto da tre compagnie di Guastatori Alpini (1ª "Aquila", 2ª "Uragano", 3ª Armi di accompagnamento) e una di marinai (4ª "Serenissima", composta da ex NG del Rgt. "San Marco"). Indossavano le mostrine della X M.A.S. (prima rosse, poi azzurre), ma rifiutarono, i Genieri Alpini, di dismettere il cappello e indossare il basco. Alla sua costituzione il Btg era stato denominato "Luca Tarigo". |
Battaglione Genio guastatori per truppe da montagna
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I dati riportato nella tabella sono tratti da: Comando truppe alpine su www.esercito.difesa.it, su esercito.difesa.it. URL consultato il 23 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2012). e da Storia delle Truppe Alpine su truppealpine.eu, su truppealpine.eu. URL consultato il 27 marzo 2011.
- ^ Il Raggruppamento addestrativo stranamente non viene menzionato nel sito ufficiale dell'Esercito Italiano, tuttavia la sua esistenza è documentata dalle seguenti fonti disponibili in rete: protocollo informatico enti, su difesa.it, Ministero della Difesa. sintesi storica aggiornata ad agosto 2011, su vecio.it. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012). oltre che sui carteggi dell'autorità militare, come ad esempio questo decreto di sgombero poligono (PDF), su comune.aosta.it. URL consultato il 7 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2020).
- ^ Pur essendo inquadrato in una Brigata alpina, il Reggimento "Nizza Cavalleria" non è un'unità alpina ma di cavalleria blindata, pertanto non porta il cappello alpino ma il basco nero.
- ^ Benché costituito nel 2001 sulle basi del disciolto Battaglione logistico "Taurinense", diviene 1º Reggimento di manovra ed eredita Bandiera di Guerra e tradizioni del 1º Reggimento logistico di supporto "Monviso" e perde le caratteristiche di unità alpina. Nel 2011 torna ad essere un'unità alpina, aggiunge l'aggettivo "alpino" alla sua denominazione e indossa cappello e insegne delle truppe alpine, vedasi articolo su rivista L'Alpino, luglio 2011, su ana.it.
- ^ Pur essendo inquadrato in una Brigata alpina, il Reggimento "Piemonte Cavalleria" non è un'unità alpina ma di cavalleria blindata, pertanto non porta il cappello alpino ma il basco nero.