Pilatus P-4
Pilatus P-4 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Henry Fierz |
Costruttore | Pilatus |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,66 m |
Apertura alare | 11,85 m |
Altezza | 2,50 m |
Superficie alare | 20,90 m² |
Peso a vuoto | 900 kg |
Peso max al decollo | 1 500 kg |
Passeggeri | 5 |
Propulsione | |
Motore | un 1 Lycoming GO-435A |
Potenza | 190 CV |
Prestazioni | |
Velocità max | 245 km/h |
Velocità di crociera | 152 |
Velocità di salita | 4,5 m/sec |
Corsa di decollo | 170 m |
Atterraggio | 120 m |
Autonomia | 900 km |
Tangenza | 5 000 m |
dati tratti da Flugzeuge[1] | |
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Il Pilatus P-4 fu un aereo da trasporto passeggeri, lavoro agricolo, soccorso aereo in montagna, realizzato dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus negli anni quaranta del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1924 e il 1935 l'ingegnere Henry Fierz[2] lavorò presso la ditta di costruzioni aeronautiche Comte di Oberrieden,[1] dove progettò il velivolo da trasporto passeggeri AC-8. Assunto successivamente alla Pilatus, nel 1948 iniziò a lavorare su un nuovo aereo da lavoro, con secondarie capacità di trasporto passeggeri, che fu designato P-4.[1] Questo modello dal disegno robusto, doveva possedere capacità di operare da piste non preparate, corte corse di decollo e atterraggio, semplicità di manutenzione, e buona maneggevolezza durante il volo lento.[1] Il primo prototipo, immatricolato HB-AET, andò in volo per la prima volta il 22 marzo 1948 nelle mani del collaudatore M. Schmitt,[2] ma poiché gli impianti produttivi della Pilatus erano interamente destinati alla produzione su licenza delle fusoliere dei nuovi cacciabombardieri de Havilland Vampire e Venom, la produzione in serie del P-4 non fu mai avviata.[1]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il P-4 era un monoplano, monomotore, di costruzione mista. La velatura, costruita in tubi di acciaio e alluminio, e rivestita in tela, era di tipo monoplana, con piano alare montato alto e a sbalzo sulla fusoliera, controventato per irrigidire e rinforzare la struttura grazie a tre aste di controvento per lato, che partivano dalla gamba principale del carrello.[1] La fusoliera era realizzata con struttura metallica in tubi d'acciaio, rivestita da pannelli metallici nella zona anteriore del propulsore, e di tessuto in quella posteriore, e terminava in un impennaggio classico monoderiva.[1] Il carrello d'atterraggio era un classico biciclo anteriore fisso, con elementi anteriori ruotati, dotati di carenatura, e ammortizzati, integrato posteriormente con un ruotino orientabile posizionato sotto l'impennaggio di coda.[1] Ognuna delle due gambe principali del carrello era unita tramite tre aste di controvento all'ala, e con due alla parte bassa della fusoliera.[1]
La propulsione era affidata a un motore Lycoming GO-435A a 6 cilindri, erogante la potenza di 190 CV, azionante un'elica bipala metallica.[2] La cabina di pilotaggio era completamente chiusa, e poteva contenere il pilota e quattro passeggeri e 280 kg di bagagli,[3] o due barelle e due infermieri seduti al suo interno.[2] L'accesso alla cabina avveniva tramite una grande porta, a doppia anta, posta sul lato sinistro.[2] Rimuovendo i sedili la cabina poteva contenere 430 kg di posta o mercanzia.[3] Per voli fotografici era possibile l'installazione di una fotocamera.[1]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il prototipo del P-4, insieme al P-2.06, fu presentato a un vasto pubblico internazionale presso il 18º Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget nel 1949, esposto sotto il lucernario del Grand Palais, dove suscitò molto interesse.[1] Rientrato in Svizzera il motore fu sostituito da un più potente Lycoming GO-435-C2A da 240 CV, e furono studiati progetti per installare sul P-4 galleggianti al fine di operare come idrovolante, o un innovativo carrello di atterraggio misto ruote-sci. Il P-4 poteva essere usato anche nei lavori agricoli, tramite l'installazione in cabina di un serbatoio per l'erogazione dei pesticidi.[3] Il 13 ottobre 1957 l'unico P-4 si schiantò contro un ghiacciaio di Stein, nella regione del Passo del Susten, durante un'esercitazione con il servizio di soccorso aereo svizzero.[2] Nell'incidente perì un istruttore di paracadutismo, e il velivolo andò completamente distrutto.[3] La Pilatus Aircraft Ltd fino a quel momento era sempre rimasta proprietaria del P-4.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Leonard Bridgman, Jane's All The World's Aircraft 1951–52, London, Sampson Low, Marston & Company, Ltd., 1951.
- (DE) Roland Eichenberger, Pilatus Flugzeuge 1939–1989, Stans, Pilatus Flugzeugwerke, 1989.
- (EN) Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, London, Studio Editions, 1989.
- Periodici
- (FR) Alain Genève, 50 ans d’activités aéronautiques au pied du mont Pilatus, in Le Fana de l’Aviation, n. 241, Paris, Editions Larivière, décembre 1989, p. 5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pilatus P-4
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Pilatus P-4, su Flugzeuge, https://flugzeuge.hermannkeist.ch. URL consultato il 21 maggio 2020.
- (FR) Pilatus P-4, su Aviations Militaires, https://aviationsmilitaires.net. URL consultato il 21 maggio 2020.
- (EN) Pilatus P-4, su Aviastar, http://www.aviastar.org. URL consultato il 21 maggio 2020.