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Pier Vittorio Aldini

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Pier Vittorio Aldini (Cesena, 19 aprile 1773Pavia, 3 giugno 1842) è stato un archeologo e bibliografo italiano.

Conservatore illuminato, svolse la sua attività principalmente tra Emilia-Romagna e Lombardia.

Nato a Cesena, allora nello Stato Pontificio, si laureò in legge nel 1794[1]. Iniziò la sua attività all'epoca dell'invasione francese arrivando a ricoprire la carica di segretario generale della Prefettura del Lario (1812-16) nella città di Como[2] durante il Regno d'Italia napolenico.

In seguito si mise al servizio degli Austriaci presso l'Università degli Studi di Pavia prima in qualità di docente di archeologia, numismatica, diplomatica e araldica[3], poi anche di storia universale e austriaca, di filosofia e infine - negli anni 1836-37[2] - assunse la carica di Magnifico Rettore di quell'ateneo.

Acquistò per l'Università di Pavia una notevole quantità di codici manoscritti medievali, greci e latini, oggi conservati nella biblioteca Universitaria, di cui redasse il catalogo.

Il 3 gennaio 1839 divenne socio dell'Accademia delle scienze di Torino.[4]

  • Sulle antiche lapidi ticinesi, con appendice sopra un'epigrafe di Casteggio. Esercitazioni antiquarie, (Pavia, 1831, edizione delle epigrafi romane di Pavia)
  • Gli antichi marmi comensi figurati e letterati (Pavia 1834, edizione delle epigrafi romane di Como)
  1. ^ De Tipaldo, p. 170.
  2. ^ a b Dizionario Biografico degli Italiani.
  3. ^ De Tipaldo, p. 171.
  4. ^ Pier Vittorio ALDINI, su accademiadellescienze.it. URL consultato l'8 luglio 2020.

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