Piazzo (Segonzano)
Piazzo frazione | |
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Vista aerea del paese | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Segonzano |
Territorio | |
Coordinate | 46°11′00.1″N 11°15′05.2″E |
Altitudine | 534 m s.l.m. |
Abitanti | 156[1] (12-12-2022) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38047 |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Piazzo (Spiaz in dialetto trentino[2]) è una frazione del comune di Segonzano, in provincia di Trento, situata all'estremità sud-est del territorio comunale, al confine con il comune di Altavalle.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Situato su un terrazzamento alluvionale sulla destra del rio Regnana, presso il punto in cui confluisce nel torrente Avisio, il centro abitato si trova a 520–530 m sul livello del mare[2][3].
Ci sono coltivazioni di mele (Golden Delicious e Stark Delicious) e vigneti, soprattutto delle qualità Müller-Thurgau, Chardonnay, Pinot nero e Cabernet franc. Gli ultimi due vennero introdotti nel territorio di Segonzano dall'enologo Giovanni Napoleone a Prato, intorno al 1885[4].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del paese viene dal latino platea ("strada larga", "zona pianeggiante")[6], e fa riferimento alla posizione del borgo, disteso su un ampio terrazzamento alluvionale[7].
Il pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer, probabilmente intorno al 1494-1495 durante il suo viaggio verso Venezia, passò per Segonzano, fermandosi anche a Piazzo, dove dipinse degli scorci, in particolare alcune vedute del castello di Segonzano[8].
Il 2 novembre 1796 il paese si trovò al centro della battaglia di Segonzano, che vide le truppe francesi contrapposte a quelle austriache, uscite vittoriose dallo scontro; a ricordo della battaglia, gli abitanti di Piazzo e della vicina Parlo commissionarono un dipinto votivo rappresentante la battaglia (conservato nella chiesa dell'Immacolata)[9]. Sebbene i registri parrocchiali non riportino alcun morto fra la popolazione civile, alcuni resti ossei trovati in un terreno sottostante la cappella di Sant'Antonio farebbero pensare diversamente[9]. Durante la battaglia, inoltre, venne gravemente danneggiato il castello di Segonzano che, non riparato, andò successivamente in rovina[9].
Il paese venne gravemente colpito dalle piogge torrenziali del settembre 1882; a causa dei detriti, il rio Regnana in piena andò a erodere la sponda destra dell'alveo, che cedette il 16 settembre, precipitando nel torrente diversi edifici (evacuati precedentemente), fra cui parte del palazzo baronale[5].
A Piazzo è stata attiva una scuola elementare, aperta nel 1814 per distaccamento da quella di Stedro e rimasta attiva fino al 1969[10].
Luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli edifici degni di nota si può ricordare il palazzo appartenente alla famiglia a Prato, precedentemente di proprietà della famiglia Barbi di Cembra[6], la cui data di costruzione è ignota[11] (la struttura è documentata almeno dal XVI secolo). Parte di esso crollò il 16 settembre 1882, a causa di una frana provocata dall'erosione del rio Regnana, che portò via anche diverse case e mulini circostanti[5][6].
A poca distanza dal paese, lungo la strada che conduce alla frazione di Saletto, si trovano i ruderi del castello di Segonzano, caduto progressivamente in rovina dopo battaglia del 1796 e pressoché smantellato dagli abitanti del posto nella seconda metà del 1800. Ai piedi del paese, sopra il baratro scavato dal rio Regnana, si trova un ponte di pietra, costruito sicuramente dopo il 1699[6], affiancato dal ponte moderno della strada provinciale 101.
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]In paese si trova la chiesa dell'Immacolata, ampliata nella prima metà del Cinquecento da una cappella preesistente attestata già nel XII secolo; la volta interna è coperta da affreschi sempre cinquecenteschi[9][12]. Su un'altura sovrastante il paese sorge una cappella dedicata a sant'Antonio da Padova: tradizionalmente, la sua costruzione viene fatta risalire al 1600, per opera di qualche barone della famiglia a Prato, in contemporanea alle cappelle di Parlo e della Madonna dell'Aiuto[13]. La cappella si trovò al centro degli scontri fra le forze austriache e francesi durante la battaglia di Segonzano, come ancora testimoniano i fori causati dai mortai sulla facciata che dà sul paese[9][13].
Ai piedi del paese, di fianco ai due ponti e a picco sul rio Regnana, si trova un capitello contenente un crocifisso ligneo di notevoli dimensioni; la struttura odierna (in muratura e cemento armato, risalente al 1970) è un po' spostata rispetto a quella originale, eretta per volontà della baronessa Lucia Violante a Prato (1819-1902, religiosa dell'ordine delle dame inglesi col nome di Madre Salesia)[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dati statistici Segonzano, in Segonzano - Notiziario comunale, n. 32, 2022, p. 10.
- ^ a b Flöss, pp. 235, 236.
- ^ Antonelli (1982), p. 40.
- ^ Barone a Prato - gocce di vite dal 1885, su Barone a Prato. URL consultato il 30 maggio 2018.
- ^ a b c Giovanni Battista a Prato, Segonzano: 1882 - Disastri e lenta ricostruzione, in Strenna trentina, Trento, Strenna Trentina Editrice, 1997, pp. 53-55.
- ^ a b c d Antonelli (1982), pp. 173, 174.
- ^ Flöss, p. 65.
- ^ Antonelli (1982), pp. 122-135.
- ^ a b c d e Antonelli (1982), p. 183.
- ^ Antonelli (1982), pp. 303-306.
- ^ Palazzo a Prato, in Dimore storiche del Trentino, Trentino.
- ^ Antonelli (2016), pp. 14-17.
- ^ a b Antonelli (2016), pp. 49-51.
- ^ Antonelli (2016), p. 70.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elio Antonelli, Segonzano e Sevignano in Valle di Cembra, Trento, Litografia Editrice Saturnia, 1982.
- Elio Antonelli, Segni del Sacro a Segonzano, Trento, Grafiche Futura, 2016.
- Provincia autonoma di Trento: Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici, Dizionario toponomastico trentino - Ricerca geografica 13 - I nomi locali dei comuni di Lona-Lasés, Segonzano, Sovér, a cura di Lydia Flöss, Trento, 2011, ISBN 978-88-7702-301-8.
Altri progetti
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