Vai al contenuto

Antipapa Pasquale III

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Pasquale III)
Antipapa Pasquale III
Spinello Aretino, Incoronazione dell'antipapa Pasquale III (14071408); Palazzo Pubblico, Siena.
Antipapa della Chiesa cattolica
Elezione22 aprile 1164
Insediamentodopo il 22 aprile 1164
Fine pontificato20 settembre 1168
Cardinali creatiConcistori dell'antipapa Pasquale III
Opposto aPapa Alessandro III
Sostenuto dacardinali della fazione imperiale
Scomunicato daPapa Alessandro III
PredecessoreAntipapa Vittore IV
SuccessoreAntipapa Callisto III
 
NomeGuido da Crema
NascitaCrema, 1110 circa
Consacrazione a vescovodopo il 22 aprile 1164 dal vescovo Henri van der Leyen
Creazione a cardinale1150 da papa Eugenio III
MorteRoma, 20 settembre 1168
SepolturaBasilica di San Giovanni in Laterano
Guido da Crema
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1110 circa a Crema
Creato cardinale1150 da papa Eugenio III
Consacrato vescovodopo il 22 aprile 1164 dal vescovo Henri van der Leyen
Deceduto20 settembre 1168 a Roma
 

Guido da Crema, divenuto antipapa con il nome di Pasquale III (Crema, 1110 circa – Roma, 20 settembre 1168), è stato un cardinale italiano che a seguito della duplice elezione papale del 1159, seguì l'antipapa Vittore IV divenendo poi suo successore nel 1164.

Proveniente da una nobile famiglia dell'aristocrazia dell'Italia settentrionale, nel 1150 Guido da Crema fu nominato da papa Eugenio III Cardinale diacono di Sant'Eustachio. Nel 1152 optò per il titolo di cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere.

Nel 1155 con altri due cardinali fu incaricato da papa Adriano IV di andare incontro a Federico I Barbarossa (1152-1190), il quale, dopo aver espugnato Tortona, era in marcia verso Roma. Loro compito principale, oltre ad instaurare buoni rapporti tra papa ed il Barbarossa, era quello di far catturare e far consegnare al papa Arnaldo da Brescia, che, fuggito da Roma e rifugiatosi presso i visconti di Campagnatico, poteva trovare alleanze presso la corte germanica. I legati portarono a termine la missione con successo, ed ottennero la consegna del dissidente al papa; in cambio garantirono l'incoronazione imperiale non appena Federico Barbarossa fosse giunto a Roma.

Negli anni successivi Guido fece parte del gruppo di cardinali che temevano il progressivo distacco del papa dal Barbarossa e l'avvicinamento al re Guglielmo I di Sicilia. Partecipò alla elezione pontificia del cardinale Ottaviano de Monticelli, che prese il nome di Vittore IV (antipapa), in contrapposizione all'elezione al soglio pontificio del cardinale Rolando Bandinelli, eletto papa con il nome di Alessandro III.

Pasquale III fu il secondo antipapa a contrapporsi al pontificato di Alessandro III. Fu eletto su ordine del potente vescovo di Colonia, Rainaldo di Dassel, che vedeva di buon occhio l'avere un "papa personale" nella corte di Federico I Barbarossa, sia per motivi di guadagno collettivo, che per aumentare l'autonomia del Sacro Romano Impero dal papato di Alessandro III. Non appena, infatti, Vittore IV morì a Lucca, lungi dal ricomporre lo scisma (solitamente uno scisma terminava proprio con la morte di uno dei due contendenti, spesso l'antipapa), l'intraprendente Rainaldo riunì un minuscolo collegio cardinalizio che elevò al soglio pontificio parallelo Guido di Crema. Il collegio era composto da appena tre cardinali (incluso Guido) e si trattò di una vera e propria delega di poteri a Pasquale III, più che un'elezione corretta. Il numero dei cardinali scismatici è un indicatore di quanto, oramai, quasi tutta l'Europa, in termini religiosi ma anche politici, fosse schierata con Alessandro III. Pasquale III, tuttavia, prese sede a Viterbo e riuscì con successo ad impedire ad Alessandro di raggiungere Roma.

Federico Barbarossa l'8 gennaio 1166 fece canonizzare ad Aquisgrana Carlo Magno, presumibilmente con l'approvazione di Pasquale III.[1] e il 30 luglio 1167, otto giorni dopo la sua intronazione ufficiale in San Pietro a Roma, Pasquale III consacrò circa quindici fra patriarchi e vescovi ed il 1º agosto successivo incoronò Federico Barbarossa (si trattava per quest'ultimo della seconda incoronazione).[1] La Chiesa cattolica non riconobbe mai la canonizzazione di Carlo Magno e, nel 1179, il Concilio Lateranense III annullò tutte le ordinanze di Pasquale III.

Lo scoppio di un'epidemia in Roma fece sì che il Barbarossa rientrasse, ammalato anch'egli, precipitosamente in Germania accompagnato dal Pasquale III, il quale fece poi ritorno a Roma solo all'inizio dell'anno successivo.[2]

Pasquale III morì nel settembre di quello stesso anno in Roma, nella fortezza di San Pietro[2] e gli succedette l'antipapa Callisto III.

Durante il suo cardinalato, Guido da Crema partecipò ai seguenti conclavi:

Genealogia episcopale

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 462
  2. ^ a b John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 463

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore
Astaldo degli Astalli 11501152 Ildebrando Grassi, Can.Reg.

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Gregorio della Suburra 1152 – 7 settembre 1159
Obbedienza imperiale:7 settembre 1159 – 22 aprile 1164
Laborante di Panormo

Predecessore Antipapa della Chiesa cattolica Successore
Antipapa Vittore IV 22 aprile 1164 – 20 settembre 1168 Antipapa Callisto III
Controllo di autoritàVIAF (EN66823035 · CERL cnp00166766 · GND (DE100957048