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Ospizio Marino Bolognese Provinciale "A. Murri"

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Ospizio Marino Provinciale Bolognese "A. Murri"
La colonia "A. Murri" vista dalla spiaggia di Bellariva
Altri nomiColonia "A. Murri"
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia Romagna
LocalitàBellariva
Indirizzoviale Regina Margherita 2
Informazioni generali
Condizioniabbandonato
Costruzione1911
StileEclettico
UsoColonia elioterapica
Realizzazione
ArchitettoGiulio Marcovigi
CommittenteOpere Pie di Bologna e Imola

L'Ospizio Marino Provinciale Bolognese, più comunemente conosciuto come Colonia "A. Murri" è situata sul lungomare di Bellariva a Rimini, è un edificio storico di grande valore architettonico e sociale. Costruita nel 1911 e intitolata al famoso patologo Augusto Murri[1]. Murri, nel 1922, mise a disposizione una somma di duecentomila lire per l'apertura della colonia nei mesi da ottobre a giugno e il mantenimento di una ventina di ragazzi,[2], inoltre destinò i ricavi della vendita dei medicinali da lui brevettati al mantenimento della colonia.[3]

La colonia ha svolto un ruolo importante nella storia della città, ospitando per decenni bambini affetti da scrofolosi e, in seguito, bambini poveri. La sua posizione sul lungomare di Bellariva ne aumenta il potenziale attrattivo e simbolico.

La colonia fu progettata dall'ing. Giulio Marcovigi (1870–1937), esponente del Liberty italiano. La sua costruzione si inserisce nel contesto storico di inizio Novecento, caratterizzato da un forte impegno sociale e dall'attenzione per la salute pubblica. L'edificio si ispira ai principi dell'elioterapia e dell'idroterapia, considerate all'epoca cure efficaci per la tubercolosi e altre malattie.

La colonia Murri era originariamente destinata ad ospitare bambini affetti da scrofolosi, una malattia dermatologica diffusa all'epoca e malati di morbillo, scarlattina e difterite.[3] In seguito, la colonia venne utilizzata per ospitare bambini poveri e in difficoltà. Le attività svolte all'interno della colonia includevano cure mediche, attività educative e ricreative.

La colonia Murri venne chiusa negli anni '70 a causa di problemi strutturali e cambiamenti socio-sanitari, fu messa all'asta nel 1972[4] ed acquistata dal comune nel 1974[5]. Attualmente, la colonia si trova in stato di abbandono e degrado, con evidenti segni di vandalismo. Dal 1991 l'area è stato oggetto di alcuni progetti di riqualificazione mai concretizzati.[6] Dal 2023 la colonia verrà nuovamente messa all'asta.[7]

La colonia Murri è un sito di interesse storico e architettonico, tutelato dal Ministero della Cultura.[8]

L'edificio rappresenta un esempio significativo dell'architettura eclettico italiana e della storia della medicina sociale in Italia.

La colonia si presenta come un complesso imponente, composto da padiglioni trasversali non simmetrici uniti da un corpo centrale corpo centrale di collegamento. La facciata è caratterizzata da un elegante stile eclettico, con decorazioni floreali e geometriche. L'edificio è realizzato in laterizio e cemento armato, con ampie terrazze e logge che favoriscono l'esposizione al sole e all'aria marina.

  1. ^ Augusto Murri, su unibo.it.
  2. ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima, 1912.
  3. ^ a b Alessandra Gissi, Murri Augusto, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte seconda, foglio delle inserzioni, Istituto poligrafico dello Stato-Libreria dello Stato, 1972.
  5. ^ Marco Letta, Colonia Murri, acquirenti in vista per la ripartenza, in Corriere di Romagna, 24 febbraio 2022.
  6. ^ Ex Colonia Murri – Opere Urbanizzazione – Rimini, su studioti.com.
  7. ^ Manuel Spadazzi, L'ex colonia all’asta "La Murri in vendita nel giro di pochi mesi" Serviranno 10 milioni, in il Resto del Carlino, 9 giugno 2023.
  8. ^ Ex Colonia Murri, su beniabbandonati.cultura.gov.it.

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