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Opposizione (astronomia)

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L'opposizione di un pianeta esterno rispetto al Sole
Diagramma di diversi termini nell'astronomia posizionale

In astronomia, si ha l'opposizione di un corpo celeste rispetto ad un altro, quando il primo corpo si trova nella direzione opposta (ovvero a 180°) dal secondo, rispetto all'osservatore. Ad esempio, diciamo che per un osservatore terrestre Marte è in opposizione rispetto al Sole quando il pianeta si trova sulla sfera celeste a 12h in ascensione retta dal Sole.

Caratteristiche

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Una caratteristica particolare dei pianeti in opposizione è data dalla loro visibilità per l'intera notte. Viceversa quando il periodo di opposizione termina e il pianeta torna prospetticamente ad avvicinarsi al Sole, esso risulterà visibile per un tempo sempre inferiore, sino a raggiungere il periodo di congiunzione quando sarà visibile solo di giorno.

Esistono però diverse opposizioni planetarie, quelle piccole e le grandi opposizioni. La differenza dipende dalla vicinanza relativa del pianeta alla Terra.

Grande opposizione

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Si indica grande o perielica, l'opposizione di un corpo celeste rispetto alla Terra che si verifica quando il primo si trova al perielio.[1][2] Poiché anche la distanza della Terra dal Sole varia rispetto al suo valor medio, possono verificarsi grandi opposizioni particolarmente ravvicinate, quando la Terra si trova all'afelio della sua orbita.

Il computo delle grandi opposizioni è particolarmente rilevante per l'osservazione di Marte. Date le caratteristiche dell'orbita marziana, ricorre una grande opposizione ogni circa 15-17 anni.[2] In questa circostanza il disco del pianeta può raggiungere una dimensione angolare di 25,10". La più ravvicinata dal 1956 ha avuto luogo il 27 agosto 2003 e bisognerà attendere fino al 2050 per un'altra così favorevole.[1]

Intervallo medio tra opposizioni

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La tabella seguente fornisce gli intervalli medi in anni giuliani (365,25 giorni) per combinazioni degli otto pianeti più il pianeta nano Plutone. Poiché Plutone è in risonanza con Nettuno, il periodo utilizzato è 1,5 volte quello di Nettuno, leggermente diverso dal valore attuale. L'intervallo è quindi esattamente tre volte il periodo di Nettuno.

Intervallo medio tra opposizioni
Pianeta Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone
Periodo 0,241 0,615 1,000 1,881 11,863 29,447 84,017 164,791 247,187
Mercurio 0,241 0,396 0,317 0,276 0,246 0,243 0,242 0,241 0,241
Venere 0,615 0,396 1,599 0,914 0,649 0,628 0,620 0,618 0,617
Terra 1,000 0,317 1,599 2,135 1,092 1,035 1,012 1,006 1,004
Marte 1,881 0,276 0,914 2,135 2,235 2,009 1,924 1,903 1,895
Giove 11,863 0,246 0,649 1,092 2,235 19,865 13,813 12,783 12,461
Saturno 29,447 0,243 0,628 1,035 2,009 19,865 45,338 35,855 33,430
Urano 84,017 0,242 0,620 1,012 1,924 13,813 45,338 171,406 127,277
Nettuno 164,791 0,241 0,618 1,006 1,903 12,763 35,855 171,406 494,374
Plutone 247,187 0,241 0,617 1,004 1,895 12,461 33,420 127,277 494,374
  1. ^ a b Alessandrelli, Sergio, Marte 2003. La grande opposizione (PDF), su diamante.uniroma3.it, Gruppo Astrofili Hipparcos. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2006).
  2. ^ a b Grande Opposizione di Marte 2003, su astroala.it, Associazione Lucana di Astronomia. URL consultato il 17 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2013).

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