Operazione Attila
Operazione Attila parte della seconda guerra mondiale | |
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Data | 1940 |
Luogo | Francia |
Esito | mai iniziata |
Schieramenti | |
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L'operazione Attila fu un piano studiato dalla Germania nazista nel 1940, ossia nel pieno della seconda guerra mondiale, per occupare la Francia di Vichy.[1]
La ragione del piano era la possibilità che la Francia, divisa dall'invasione nazista a metà (una sotto il diretto controllo tedesco, una come stato satellite agli ordini di Hitler), si ribellasse agli invasori o diventasse una zona di sbarco di truppe alleate.[2]
L'intera operazione ruotava sulla cattura della Marina francese.
Il piano originale non dovette essere mai messo in pratica, perché tutti gli elementi francesi anti-collaborazionisti disertarono il neonato governo di Pétain per arruolarsi nelle formazioni di Francia Libera sotto Charles De Gaulle; tuttavia, parte del piano fu eseguito nell'operazione Anton[3] in partecipazione con l'esercito dell'Italia fascista l'11 novembre 1942 in risposta agli sbarchi alleati in Nordafrica favoriti (ufficialmente contrastati in modo puramente simbolico) dall'ammiraglio François Darlan.[1]
Il tentativo di catturare la flotta francese (operazione Lila) fallì, perché l'ammiraglio Jean de Laborde autoaffondò le proprie navi nel porto di Tolone: la Kriegsmarine e la Regia Marina, in questo modo, non poterono prendere 3 corazzate, 7 incrociatori, 28 cacciatorpediniere e 20 sommergibili.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Attila | Operations & Codenames of WWII, su codenames.info. URL consultato il 12 giugno 2024.
- ^ Boog, Rahn, Stumpf, Wegner
- ^ Boog, Rahn, Stumpf, Wegner, p. 823.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Horst Boog, Werner Rahn, Reinhard Stumpf e Bernd Wegner, Germany and the Second World War: Volume 6: The Global War, OUP Oxford, 2001, ISBN 978-0-19-160684-7.
- Robert I Alotta, Code-Named Operations of World War II: An Interpretation, in Names, vol. 30, n. 1, 1982, pp. 5–14, DOI:10.1179/nam.1982.30.1.5.