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OECD Better Life Index

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L'OECD Better Life Index, lanciato nel maggio 2011 dalla Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è un indice che assimila indici diversi di benessere in linea con le raccomandazioni della Commissione sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale ovvero Stiglitz-Sen-Fitoussi Commission.[1] L'indice OECD Better Life Initiative include due principali elementi: "Your Better Life Index" e "How's Life?".

Storia e metodologia

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Your Better Life Index (BLI)[2], lanciato nel maggio 2011, è uno strumento interattivo per comparare le diverse performance di ogni singolo Stato. È stato progettato dalla berlinese Raureif in collaborazione con Moritz Stefaner. La prima pubblicazione è del 24 maggio 2011 e include dimensioni di benessere:[3]

  1. Housing: condizioni abitative
  2. Reddito: Reddito e sostenibilità finanziaria
  3. Lavoro: Sicurezza e salute sul luogo di lavoro, disoccupazione
  4. Comunità: qualità della vita sociale
  5. Istruzione
  6. Ambiente: qualità dell'ambiente
  7. Governance: democrazia
  8. Salute
  9. Soddisfazione di vita: livello di felicità
  10. Sicurezza: sicurezza pubblica
  11. Bilancio lavoro-vita

Canberra è stata considerata la città più vivibile al mondo secondo l'OECD Better Life Index.[4][5][6]

How's Life?[7] offre un raffronto su 40 nazioni diverse.

Nuovi indicatori sono previsti nell'indice Better Life Index in futuro.[8] Le prossime edizioni terranno conto delle iniquità.

Legenda:


     Housing


     Reddito


     Lavoro


     Comunità


     Istruzione


     Ambiente


     Coinvolgimento civico


     Salute


     Soddisfazione di vita


     Sicurezza


     Bilancio lavoro-vita

Posizione
[9][10]
Nazione Housing Reddito Lavoro Comunità Istruzione Ambiente Coinvolgimento civico Salute Soddisfazione di vita Sicurezza
Bilancio lavoro-vita
1 Norvegia (bandiera) Norvegia
2 Australia (bandiera) Australia
3 Danimarca (bandiera) Danimarca
4 Svizzera (bandiera) Svizzera
5 Canada (bandiera) Canada
6 Svezia (bandiera) Svezia
7 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
8 Finlandia (bandiera) Finlandia
9 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
10 Islanda (bandiera) Islanda
11 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
12 Germania (bandiera) Germania
13 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo
14 Belgio (bandiera) Belgio
15 Austria (bandiera) Austria
16 Regno Unito (bandiera) Regno Unito
17 Irlanda (bandiera) Irlanda
18 Francia (bandiera) Francia
19 Spagna (bandiera) Spagna
20 Slovenia (bandiera) Slovenia
21 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
22 Estonia (bandiera) Estonia
23 Giappone (bandiera) Giappone
24 Slovacchia (bandiera) Slovacchia
25 Italia (bandiera) Italia
26 Israele (bandiera) Israele
27 Polonia (bandiera) Polonia
28 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud
29 Portogallo (bandiera) Portogallo
30 Lettonia (bandiera) Lettonia
31 Grecia (bandiera) Grecia
32 Ungheria (bandiera) Ungheria
33 Russia (bandiera) Russia
34 Cile (bandiera) Cile
35 Brasile (bandiera) Brasile
36 Turchia (bandiera) Turchia
37 Messico (bandiera) Messico
38 Sudafrica (bandiera) Sudafrica
  1. ^ Tina Gerhardt, Rio+20 Kicks Off, in The Progressive, 20 giugno 2012.
  2. ^ OECD Better Life Index, su oecdbetterlifeindex.org.
  3. ^ Peter Marber, Brave New Math, in World Policy Journal, Spring 2012. URL consultato il 31 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2018).
  4. ^ OECD Better Life Index, su oecdbetterlifeindex.org.
  5. ^ Want an Easy Life? Try Canberra, Australia, su The New York Times, 7 ottobre 2014.
  6. ^ Gareth Hutchens, Canberra the best place to live, in the world's best country: OECD, su smh.com.au.
  7. ^ How's life? Measuring well-being., su oecd.org, 2013, DOI:10.1787/9789264201392-en.
  8. ^ Thomas Baïetto, La difficile mesure du bien-être des populations, su lemonde.fr, 25 maggio 2011. Ospitato su Le Monde.
  9. ^ 2016 Update Report download (PDF), su worldhappiness.report. URL consultato il 20 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  10. ^ 2016 Table download (XLS), su worldhappiness.report, Figure2.2. URL consultato il 20 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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