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Virtus Kleb Ragusa

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Virtus Kleb Ragusa
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Blu e Bianco
Dati societari
CittàRagusa
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneFIBA Europe
FederazioneFIP
CampionatoSerie B Nazionale
Fondazione1948
Scioglimento2006
Rifondazione2006
DenominazioneVirtus Ragusa (1948-2006)
Nova Virtus Ragusa (2006-2020)
Virtus Kleb Ragusa (2020-)
PresidenteSabrina Sabbatini
AllenatoreMassimo Di Gregorio
ImpiantoPalaPadua
(2,000 posti)
Sito webwww.virtusragusabasket.it/

La Virtus Kleb Ragusa è la principale squadra di pallacanestro maschile di Ragusa.

Formalmente, la denominazione è Fortitudo Basket Ragusa[1], dal nome della società di cui ha preso il numero di matricola, ma ha adottato questo nome per dare continuità alla società storica iblea, la Virtus Ragusa, fallita nel 2006. È nata dal Basket Club Ragusa, che tra il 2006 e il 2020 era conosciuto come Nova Virtus Ragusa.

La squadra ha disputato tre stagioni nel campionato professionistico di Legadue, tre in Serie A2 e una in Serie A Seconda Serie; in più è stata presente in 29 campionati di Serie B, di cui 13 d'Eccellenza.

Nel 1948 fu fondata la Virtus Ragusa, con sede in via Felicia Schininà 76; il primo successo fu il secondo posto alle finali regionali junior a Catania[2] (anche se fu presentata come squadra del Liceo o Enal[3]). Nel maggio-giugno 1949 prese parte al campionato provinciale insieme a Juventus (o Olimpia Enal), Pro Inter e Vulcania Enal[4]. Il 15 maggio, la Virtus esordì sconfiggendo la Juventus per 38-27 e poi vinse per 50-23 sulla Vulcania, con Vitale e Di Natale tra i giocatori che si distinsero di più; lo stesso Salvatore Vitale guidava la squadra[5]. Nella terza partita, la squadra fu sconfitta per 24-11 dalla Pro Inter al campo ex GIL[6]; si disputò anche il girone di ritorno[7].

Nel novembre 1949 la squadra giovanile si iscrisse al campionato volante junior-allievi[8], allenata da Salvatore Miceli[9].

La storia della Virtus Ragusa inizia nel 1950. Prima di allora, dai vecchi campetti scoperti del Washington di via Natalelli (costruiti dai lavoratori americani dei pozzi petroliferi Gulf, che diedero l'input alla nascita della società), si passò alla palestra Umberto I, e prima ancora all'interno dell'edificio che ospita oggi il cinema 2000, dove venne disputato un campionato di serie B (allora suddiviso a livello nazionale in due gironi) che garantì un posto al riparo dalle intemperie.

Proprio da questa palestra, che era stata messa a disposizione dal ginnasio lì presente, la Virtus iniziò a giocare a livello agonistico, con giocatori solo ragusani e allenatori di buon livello.

Nel 1950-51 il C.S.I. di Ragusa partecipò alla Serie C[10]. Il primo successo con il nome Virtus fu la vittoria nel girone della Sicilia Orientale di Prima Divisione, superando Giarre e Messina, nel 1951-52[11]. Nel 1952-53, ancora iscritta in Prima Divisione, la società iblea giunse alle semifinali regionali e fu eliminata dalla Fiamma Messina[12].

Nel 1982-83 è secondo in Serie C1[13] e perde la finale play-off di contro la Pallacanestro Trapani[14].

La promozione in Serie A2

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Nei primi anni novanta la Virtus lega il proprio nome all'importante gruppo creditizio ragusano, la Banca Agricola Popolare di Ragusa, sponsor principale per quasi 15 anni.

Ha conquistato la promozione in Serie A2 nella stagione 1997-1998: il campionato non era partito nel migliore dei modi. La svolta avvenne ad opera di Gianni Lambruschi, subentrato al posto di Mangano alla guida tecnica della squadra.

La vittoria finale è ai danni della neopromossa Seme d'Arancia Barcellona Pozzo di Gotto, nelle cui file militavano i futuri azzurri Matteo Soragna, Agostino Li Vecchi e Rodolfo Rombaldoni. Sono soprattutto il capitano Giuseppe Cassì, bandiera del basket ragusano, e i lunghi Masper e Passerelli, a portare la squadra finalmente in Serie A2, dopo una rincorsa interminabile fatta di tanti play-off. Contro Barcellona, la Virtus vince in Gara-3, in casa.

Il finale di stagione infine regala anche la gioia della vittoria del campionato nazionale cadetti contro l'altra promossa Roseto Basket.

Le prime stagioni in A2

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Darryl Wilson nel 1998 durante la sua prima stagione a Ragusa

Nell'ottobre 1998 viene inaugurato il nuovo impianto sportivo, il PalaMinardi, con capienza massima di quasi 4.000 spettatori, in occasione della prima giornata di campionato contro l'altra neopromossa del campionato di Serie A2, Biella.

Brent Dabbs in Ragusa-Pozzuoli, Serie A2 1998-99

Nel 1998-99, conquistata la salvezza all'ultima giornata con la vittoria casalinga su Roseto[15][16], la Virtus riesce a qualificarsi ai play-off, dove al primo turno elimina Jesi con un 2-0 nella serie. Nella semifinale valevole per la promozione in Serie A1, invece, cede il passo alla Viola Reggio Calabria (nelle cui file figurava il futuro campione NBA Emanuel Ginóbili). Sempre in quell'anno resta memorabile la vittoria contro la Scavolini Pesaro.

La stagione 1999-00 si rivela discreta, infatti viene conquistata la salvezza agiatamente. La Virtus finisce la stagione al decimo posto su 11 squadre e solamente per la differenza canestri non riesce a piazzarsi al nono posto, l'ultima piazza valevole per i play-off in A1.

Nella stagione 2000-2001 conquista di nuovo i play-off valevoli per la promozione nella massima serie, ma viene eliminata in semifinale per 3-2 dalla Pallacanestro Reggiana.

La stagione 2001-02 presenta ai nastri di partenza un roster spaccato in due, con 5 elementi di categoria e 5 panchinari non proprio all'altezza. Si assiste al ritorno di Darryl Wilson e agli acquisti di Lamont Barnes, Roy Hairston, Luciano Masieri e il nazionale americano Kiwane Garris. Alla seconda giornata, Ragusa vince in trasferta a Rimini con 48 punti di scarto (65-113). A fine stagione, la squadra chiude con 16 vittorie e 20 sconfitte, rimanendo fuori dai play-off per via del nono posto in classifica. Intanto, probabilmente proprio a causa di questa campagna acquisti dispendiosa, per la Virtus iniziano seri problemi economici.

Nel corso della campionato 2002-03, Ragusa occupa perlopiù la seconda metà della classifica. Chiude l'annata al terzultimo posto con 13 vittorie e 19 sconfitte, raggiungendo la salvezza. Ad aprile gioca la partita con il punteggio più alto della propria storia, in occasione della sconfitta casalinga contro Teramo per 123-125[17].

La stagione 2003-04 è l'ultima disputata in Legadue. I problemi economici diventano gravi in estate, e solo dopo le sottoscrizioni popolari di tanti sportivi la squadra viene approntata pochi giorni prima dell'inizio del campionato. Nonostante ciò, in un torneo che grazie all'aumento delle squadre partecipanti vedeva eccezionalmente retrocessa solo l'ultima classificata, il 14 gennaio Ragusa espugna il parquet dell'ultima classificata Imola con un canestro allo scadere di Germán Sciutto, e va a +6 in classifica sugli imolesi con anche entrambi gli scontri diretti a favore[18]. A fine febbraio, la dirigenza è costretta a cedere il giocatore più rappresentativo, Leopoldo Ruiz Moreno[19]. Nel frattempo il vantaggio sui romagnoli si assottiglia sempre di più, tanto che il 7 marzo la formazione iblea si fa superare in classifica e scende in ultima posizione[20]. Le speranze di salvezza rimangono accese fino all'ultima giornata della fase a orologio che mette di fronte proprio Imola e Ragusa, entrambe appaiate a 18 punti, ma la sconfitta per 81-72 sancisce la retrocessione in Serie B1[21].

Nel primo anno di B1, nel 2004-05, bisogna subito rinunciare a rincorrere la promozione, perché le risorse economiche sono esigue. L'entusiasmo attorno alla Virtus comincia a scemare, tuttavia la stagione termina meglio del previsto, con la salvezza ottenuta in gara tre del primo turno di play-out, quindi con un turno d'anticipo. Sulla panchina virtussina ha debuttato Gianni Recupido, mentre in squadra si sono messi in luce Giacomo Sereni, Pablo Filloy, Maurizio Cohen, il capitano Stefano Zampogna e la guardia Ryan Bucci.

Il fallimento

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Già in apertura della stagione 2005-06, la rivista sportiva Superbasket candida Ragusa per la retrocessione diretta. La squadra retrocede con due giornate d'anticipo, presentandosi a molte partite con 7 o 8 giocatori a referto. Oltre alle pesanti sconfitte, va registrato che il palazzetto dello sport ragusano è frequentato da solo un centinaio di spettatori a partita.

I soldi non ci sono e la rosa approntata ne è la conseguenza: l'unico elemento di categoria è il pivot Davide Zambon, mentre i giovani ragusani vengono valorizzati. Gli altri elementi provenivano prevalentemente dalla Serie B2 e tra loro vi erano Maurizio Giusti, Gabriele Maggio e Freddy Passerelli. Nell'estate 2006, dopo la retrocessione in Serie B2, la Virtus Ragusa cede il titolo ed è costretta a ripartire dalla società Basket Club, in Serie C1[22], con il nome di Nova Virtus.

La Nova Virtus

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La squadra viene ricostruita con una nuova dirigenza, tra cui Ninni Gebbia e Gigi Biazzo, e torna a giocare nel PalaPadua. All'esordio in Serie C1, la società è giunta al 5º posto del girone H ed è stata sconfitta ai play-off dalla Gemelli Barcellona. Tra i giocatori più importanti, oltre agli ex Virtus Passerelli, Sorrentino e Parrino, si sono distinti il capitano Andrea Tumino, la guardia Salvatore Lissandrello e Marco Blanda, quest'ultimo proveniente da Veroli.

Nel 2009-10 riesce a raggiungere i play-off, ma viene eliminata in semifinale in gara tre dalla Pallacanestro Siracusa. Nell'estate 2010, a seguito del buon risultato della stagione passata, viene accolta la richiesta di ripescaggio in B dilettanti, così si appronta una squadra per puntare alla salvezza; al contrario, tra infortuni di giocatori chiave come Mattia Terrana e partite perse all'ultimo respiro, la stagione 2010-11 si concluse con la retrocessione in C dilettanti, retrocessione tra l'altro ottenuta a seguito della sconfitta nell'ultima giornata contro l'Orlandina Basket.

Nel pre-campionato 2011-12, a seguito della retrocessione, la dirigenza virtussina ripiana i debiti accumulati nella precedente stagione, ma non potendo usufruire di un budget sufficiente per ingaggiare giocatori di categoria per puntare subito ad una nuova promozione decide di approntare un roster costituito prevalentemente da giocatori delle giovanili, nati tra il 1994 e 1995, ad eccezione dei senior Mammana e Matteo Distefano. Il campionato si conclude con una dignitosa retrocessione con sette vittorie all'attivo per la giovane formazione.

La Virtus Kleb Ragusa

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Nell'estate 2020 nasce la Virtus Kleb Ragusa, che rileva il titolo di Porto Sant'Elpidio e partecipa alla Serie B[23]. Formalmente, la società è denominata Fortitudo Basket Ragusa[1].

Cronistoria della Virtus Ragusa
  • 1948 · Fondazione della Virtus Ragusa.
  • 1949 · nel campionato provinciale.

  • 1950-1951 · nel girone siciliano di Serie C.
  • 1951-1952 · 1ª nel girone della Sicilia Orientale di Prima Divisione.
  • 1952-1953 · in Prima Divisione, eliminato in semifinale regionale.
  • 1953-1954 · in Prima Divisione.
  • 1954-1955 · in Prima Divisione.
  • 1955-1956 · 3ª in Promozione[24].
  • 1957-1958 · 8ª in Serie C, retrocessa in Promozione.
  • 1958-1959 · 3ª in Promozione, ammessa in Serie C[25].
  • 1959-1960 · in Serie C, promossa in Serie B.

  • 1960-1961 · 6ª nel girone I di Serie B.
  • 1961-1962 · 2ª nel girone A di Serie B.
  • 1962-1963 · 2ª nel girone Sicilia orientale di Serie B.
  • 1963-1964 · 1ª nel girone siciliano orientale di Serie B, vince il quinto concentramento, promossa in Serie A.
  • 1964-1965 · 8ª nel girone D di Serie A.
  • 1965-1966 · 7ª nel girone C di Serie B.
  • 1966-1967 · 12ª nel girone B di Serie B, retrocessa in Serie C.
  • 1967-1968 · 1ª nel girone D di Serie C, perde gli spareggi promozione.
  • 1968-1969 · 5ª nel girone D di Serie C.
  • 1969-1970 · 1ª nel girone D di Serie C, promossa in Serie B.
Terzo turno di Coppa Italia.

  • 1970-1971 · 11ª nel girone B di Serie B, retrocessa in Serie C.
  • 1971-1972 · 7ª nel girone D di Serie C.
  • 1972-1973 · 4ª nel girone F di Serie C.
  • 1973-1974 · 7ª nel girone F di Serie C.
  • 1974-1975 · in Serie C.
  • 1975-1976 · in Serie C.
  • 1976-1977 · 1ª in Serie C, promossa in Serie B.
  • 1977-1978 · 5ª nel girone F di Serie B.
  • 1978-1979 · 5ª nel girone D di Serie B, 9ª nel girone B di poule promozione A2.
  • 1979-1980 · 3ª nel girone D di Serie B, 10ª nel girone B di poule promozione A2.

  • 1980-1981 · 7ª nel girone D di Serie B.
  • 1981-1982 · 15ª nel girone B di Serie B, retrocessa in Serie C1.
  • 1982-1983 · 2ª in Serie C1, perde lo spareggio promozione.
  • 1983-1984 · in Serie C1, promossa in Serie B.
  • 1984-1985 · 13ª nel girone B di Serie B, perde lo spareggio salvezza, retrocessa in Serie C.
  • 1985-1986 · in Serie C.
  • 1986-1987 · in Serie B2, promossa in Serie B d'Eccellenza.
Vince la Coppa Sicilia (1º titolo)[26]

Semifinali di Coppa Italia LNP.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Fase a gironi di Supercoppa italiana.
  • 2001-2002 · 9ª in Legadue.
  • 2002-2003 · 12ª in Legadue.
  • 2003-2004 · 14ª in Legadue, retrocessa in Serie B d'Eccellenza.
  • 2004-2005 · 13ª nel girone A di Serie B d'Eccellenza, secondo turno dei play-out.
  • 2005-2006 · 16ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, retrocessa in Serie B2.
  • 2006 · La Virtus Ragusa cede il titolo di Serie B2. Il Basket Club Ragusa ne prende il posto assumendo la denominazione Nova Virtus Ragusa.
  • 2006-2007 · in Serie C1.
  • 2007-2008 · nel girone H di Serie C Dilettanti.
  • 2008-2009 · nel girone H di Serie C Dilettanti.
  • 2009-2010 · nel girone H di Serie C Dilettanti. Ripescata in Serie B Dilettanti.

  • 2010-2011 · 13ª nel girone D di Serie B Dilettanti, retrocessa in Serie C Dilettanti.
  • 2011-2012 · 15ª nel girone I di Divisionale Nazionale C, retrocessa in Serie C regionale.
  • 2012-2013 · nel girone B di Serie C regionale Sicilia.
Finalista in Coppa Sicilia.
  • 2013-2014 · 2ª nel girone B di Serie C regionale, 2ª nel girone promozione, promossa in Serie C.
  • 2014-2015 · 11ª nel Girone I di Serie C.
  • 2015-2016 · in Serie C Silver Sicilia.
  • 2016-2017 · 4ª in Serie C Silver Sicilia, finale di play-off promozione.
  • 2017-2018 · 3ª in Serie C Silver Sicilia, semifinali di play-off promozione.
  • 2018-2019 · 2ª in Serie C Silver Sicilia, semifinali di play-off promozione.
  • 2019-2020 · in Serie C Silver Sicilia, stagione conclusa anticipatamente a seguito del provvedimento della FIP.

  • 2020 · Viene costituita la Virtus Kleb Ragusa dall'acquisizione del titolo di Porto Sant'Elpidio.
  • 2020-2021 · 11ª nel Girone B della Serie B.
  • 2021-2022 · 4ª nel Girone D della Serie B, quarti di finale play-off.
  • 2022-2023 · 14ª nel Girone B della Serie B, retrocessa in Serie B Interregionale.
  • 2023-2024  · 2ª nel girone H di Serie B Interregionale, perde la finale di play-off promozione. Vince la finale spareggio, promossa in Serie B Nazionale.
Vince la Coppa Sicilia (2º titolo)[26]

Colori e simboli

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Le divise della Virtus Kleb Ragusa sono azzurre con bordi color bianco per le trasferte, mentre per le partite casalinghe i colori s'invertono.

Simboli ufficiali

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Impianto di gioco

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In passato gli impianti che hanno ospitato le partite di basket delle formazioni ragusane sono stati:

  • Campo ex GIL, dal 1948 al 1950.
  • Stadio Washington, dal 1950 al 1971 (capienza spettatori: 800)
  • Palestra Umberto I, dal 1971 al 1986 (capienza spettatori: 600)
  • PalaPadua, anche chiamato PalaZama dal 1986 al 1998 (capienza spettatori: 2000)
  • PalaMinardi, dal 1998 al 2006 (capienza spettatori: 3800)
  • Dal 2006 ritorno al PalaPadua.

Partecipazione ai campionati

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Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Serie B/Serie A2/LegaDue 10 1964-1965 2003-2004
Serie C/Serie B/Serie B d'Eccellenza 33 1950-1951 2022-2023


Formazioni e giocatori del passato

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cestisti della Virtus Ragusa.

Presidenti ed allenatori

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Virtus Ragusa.
Allenatori della Virtus Ragusa
  • 1948-1949 · Salvatore Vitale
  • 1949-1950 · Salvatore Miceli
  • 1950-1965 · sconosciuto
  • 1965-1966 · Paolo Cianfrini
  • 1966-1967 · Amerigo Penzo
  • 1967-1969 · sconosciuto
  • 1969-1971 · Paolo Cianfrini
  • 1971-1977 · sconosciuto
  • 1977-1978 · Rosario Cintolo
  • 1978-1979 · Vittorio Tracuzzi
  • 1979-1982 · sconosciuto
  • 1982-1983 · Emanuele Sgarlata
  • 1983-1984 · Salvatore D'Asta
  • 1984-1985 · Emilio Trivelli
  • 1985-1986 · Manuel Campiglio
  • 1986-1990 · Giovanni Gebbia
  • 1990-1994 · Gianni Lambruschi
  • 1994-1995 · Massimo Bernardi
  • 1995-1996 · Giuseppe Borzì
  • 1996-1997 · Antonio Bocchino
  • 1997-1999 · Gianni Lambruschi
  • 1999-2001 · Giancarlo Sacco
  • 2001-2003 · Giovanni Gebbia
  • 2003-2004 · Giorgio Valli
  • 2004-2012 · Gianni Recupido
  • 2012-2020 · Massimo Di Gregorio[27]
  • 2020-2023 · Antonio Bocchino
  • 2023-2024 · Gianni Recupido
  • 2024-oggi · Massimo Di Gregorio
  1. ^ a b Comunicato ufficiale n. 411 del 19/11/2020 (PDF), su static.legapallacanestro.com. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2022).
  2. ^ Iniziativa di giovanissimi un campionato di pallacanestro, in La Sicilia, 18 febbraio 1950, p. 5. URL consultato il 7 giugno 2016.
  3. ^ Risultati brillanti nella pallacanestro, in La Sicilia, 5 aprile 1949.
  4. ^ Campionato provinciale di pallacanestro, in La Sicilia, 15 maggio 1949.
  5. ^ La prima del campionato di pallacanestro, in La Sicilia, 16 maggio 1949.
  6. ^ La seconda giornata del campionato di pallacanestro, in La Sicilia, 24 maggio 1949.
  7. ^ Il calendario di ritorno del campionato di pallacanestro, in La Sicilia, 26 maggio 1949.
  8. ^ Promesse e certezze dei cestisti ragusani, in La Sicilia, 12 novembre 1949, p. 3. URL consultato il 7 giugno 2016.
  9. ^ Battuta l'Olimpia 78-8 dai cestisti della Virtus, in La Sicilia, 25 gennaio 1950, p. 5. URL consultato il 7 giugno 2016.
  10. ^ 1950-1951: Società Sportiva Catania 1° in Serie C/Sicilia, su Basket Catanese. URL consultato il 10 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2013).
  11. ^ 1951-1952: CSI 2°, Cutelli 3° e Magistrale 4° in Prima Divisione, su Basket Catanese. URL consultato il 10 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2013).
  12. ^ 1952-1953: Centro Sportivo Italiano Catania in Prima Divisione, su Basket Catanese. URL consultato il 13 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2013).
  13. ^ 1982-1983: Gad Etna Catania 13° in Serie C1, su Basket Catanese. URL consultato l'11 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2013).
  14. ^ Franco Auci, Trapani a valanga conquista la B, in Giornale di Sicilia, 30 maggio 1983, p. 15.
  15. ^ La lotta per la salvezza si decide allo sprint, in La Gazzetta dello Sport, 18 aprile 1999.
  16. ^ Trieste e Reggio sorpasso, Sassari e Fabriano in B, in La Gazzetta dello Sport, 19 aprile 1999.
  17. ^ B. Popolare Ragusa-Sanic Teramo 123-125, in Legadue Basket, 16 aprile 2003. URL consultato il 31 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2006).
  18. ^ L’Andrea Costa ha un piede in B, in Legadue Basket, 15 gennaio 2004. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2004).
  19. ^ Basket. La Conad affronta la sua 'bestia nera': Banca Popolare Ragusa, in newsrimini.it, 6 marzo 2004.
  20. ^ Commenti dallo spogliatoio imolese, in Legadue Basket, 8 marzo 2004. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2005).
  21. ^ La Popolare retrocede in B, in Legadue Basket, 19 aprile 2004. URL consultato il 31 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2004).
  22. ^ Giorgio Liuzzo, Il futuro è nel Basket Club, in La Sicilia, 7 agosto 2006.
  23. ^ Serie B - Nasce la Virtus Kleb Ragusa, in basketinside.com, 15 luglio 2020.
  24. ^ 1955-1956: Centro Sportivo Italiano 2° in Promozione, su storia.basketcatanese.it. URL consultato il 17 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  25. ^ Storia del Basket Catanese per società - C.S.I., Gad Etna e Pallacanestro Catania, su storia.basketcatanese.it. URL consultato il 17 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
  26. ^ a b Albo d’oro – Coppa Sicilia, su sicilia.fip.it.
  27. ^ Ragusa – La Nuova Virtus Ragusa inizia la stagione 2012–2013

Collegamenti esterni

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  • Legabasket - Riepilogo delle stagioni [collegamento interrotto], su web.legabasket.it.
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