Vai al contenuto

Nazionale femminile di calcio dell'Iran

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Iran (bandiera)
Iran
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneFFIRI
ConfederazioneAFC
Codice FIFAIRN
SoprannomeTeam Melli Baanovaan
("The Ladies National Team")
SelezionatoreMaryam Azmoon
CapocannoniereZahra Ghanbari (13)
Ranking FIFA61º (15 marzo 2024)
Esordio internazionale
Iran (bandiera) Iran 5-0 Siria Siria (bandiera)
(Amman, Giordania, 23 settembre 2005)
Migliore vittoria
Iran (bandiera) Iran 13-0 Siria Siria (bandiera)
(Amman, Giordania, 3 settembre 2007)
Peggiore sconfitta
Thailandia (bandiera) Thailandia 8-1 Iran Iran (bandiera)
(Bangkok, Thailandia, 8 luglio 2009)
Svezia (bandiera) Svezia 7-0 Iran Iran (bandiera)
(Göteborg, Svezia, 21 ottobre 2016)
Iran (bandiera) Iran 0-7 Cina Cina (bandiera)
(Mumbai, India, 23 gennaio 2022)
Coppa d'Asia
Partecipazioni1 (esordio: 2022)
Miglior risultatoPrimo turno (2022)

La nazionale di calcio femminile dell'Iran è la rappresentativa calcistica femminile dell'Iran, gestita dalla locale federazione calcistica (FFIRI).

In base alla classifica emessa dalla FIFA il 15 marzo 2024, la nazionale femminile occupa il 61º posto del FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking[1].

Come membro dell'AFC ha accesso alla partecipazione a varie competizioni internazionali tra cui la Coppa del Mondo e la Coppa d'Asia. Come membro della WAFF fino al 2014, ha preso parte al campionato organizzato dalla federazione dal 2005 al 2011, ottenendo tre secondi posti. Dal 2014 la federazione iraniana è affiliata alla CAFA, partecipando alle competizioni da essa organizzate.

Foto di gruppo di una selezione nazionale persiana e di una selezione di calciatrici italiane in un'amichevole nel 1971 a Teheran.

Il calcio femminile fece la sua comparsa in Iran nel 1969 grazie a Farvis Abutaleb, il quale, di ritorno da un viaggio in Giappone, organizzò un mini torneo fra tre squadre nella capitale Teheran[2]. L'evento riscosse l'apprezzamento dell'imperatrice Farah Pahlavi, la quale nel 1971 decise di invitare in Iran la nazionale italiana[2]. Vennero giocate due partite allo stadio Amjadieh di Teheran, entrambe vinte dall'Italia: la prima, disputatasi il 7 maggio, per 2-0, mentre la seconda, disputata due giorni dopo, per 5-0[2].

Dopo la rivoluzione islamica del 1979 in Iran scattarono diversi divieti per le donne, tra cui assistere alle partite di calcio allo stadio, così che anche il calcio femminile ebbe una battuta d'arresto[3]. La nazionale iraniana tornò a giocare una partita solamente nel 2005, in occasione della prima edizione del campionato della Federazione calcistica dell'Asia occidentale (WAFF), torneo che venne concluso al secondo posto alle spalle della Giordania[4]. Il 28 aprile 2006 venne disputata a Teheran un'amichevole contro una rappresentativa tedesca, la BSV Al-Dersimspor, in quella che fu la prima partita di calcio femminile disputata in uno stadio dopo la rivoluzione del 1979 e davanti a sole spettatrici - la legge iraniana prevedeva che il calcio femminile potesse svolgersi solamente davanti a un pubblico femminile, solamente in edifici al chiuso e sempre indossando l'hijab[5].

Negli anni successivi la nazionale iraniana prese parte alle partite di qualificazione alla Coppa d'Asia e ai campionati organizzati dalla WAFF. Nel giugno 2011 la nazionale venne squalificata dal secondo turno del torneo asiatico di qualificazione ai Giochi della XXX Olimpiade dalla FIFA per il rifiuto a togliere lo hijab nella partita contro la Giordania, in ottemperanza al divieto imposto dalla FIFA alle calciatrici di indossare veli o altro durante le partite[6]. Ne seguì un'accesa polemica con anche le accuse lanciate dal presidente iraniano Ahmadinejad verso la FIFA[7]. Il 5 luglio 2012 il comitato esecutivo della FIFA diede il via libera all'uso del velo su base volontaria da parte delle calciatrici[7]. Il 21 ottobre 2016 venne disputata la prima partita contro una squadra non asiatica, un'amichevole a Göteborg contro la Svezia, partita che vide la vittoria delle svedesi per 7-0[8].

Il 25 settembre 2021 a Tashkent, superando la Giordania ai tiri di rigore, l'Iran ha conquistato l'accesso per la prima volta alla fase finale della Coppa d'Asia 2022[9]. La prima partecipazione a una fase finale si è conclusa con l'eliminazione al primo turno dopo le sconfitte contro la Cina per 0-7 e contro il Taipei cinese per 0-5, che seguirono allo 0-0 della partita d'esordio contro l'India, poi esclusa dal torneo[10].

Partecipazione ai tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Campionato del mondo
Edizione Risultato
dal 1991 al 2007 Non partecipante
2011 Non qualificata
2015 Non qualificata
2019 Non qualificata
2023 Non qualificata
Coppa d'Asia
Edizione Risultato
dal 1975 al 2008 Non partecipante
2010 Non qualificata
2014 Non qualificata
2018 Non qualificata
2022 Primo turno
Campionato WAFF
Edizione Risultato
2005 2º posto
2007 2º posto
2010 Fase a gironi
2011 2º posto
2014 Non partecipante
Campionato CAFA
Edizione Risultato
2018 2º posto[11]

Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Selezionatori

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (EN) FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking, su fifa.com, 15 marzo 2024. URL consultato il 16 marzo 2024.
  2. ^ a b c Giovanni Di Salvo, 1971... quando in Iran le donne potevano giocare a calcio, su glieroidelcalcio.com, 16 ottobre 2019. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  3. ^ Giuseppe Berardi, Quella volta che la Nazionale femminile scrisse una pagina memorabile di storia, su lfootball.it, 25 novembre 2021. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  4. ^ (EN) Karel Stokkermans, West Asian Championship (Women) 2005 (Jordan), su rsssf.com, 2 maggio 2013. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  5. ^ (EN) Anne Haeming, Iran Cancels Women's Football Game in Berlin, su spiegel.de, 1º giugno 2007. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  6. ^ Francesco Tortora, La Fifa squalifica le iraniane con l'hijab, su corriere.it, 7 giugno 2011. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  7. ^ a b Fifa, le calciatrici potranno usare il velo, su gazzetta.it, 5 luglio 2012. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  8. ^ (EN) International friendly (21 October 2016), Game Day! Sweden v Iran, su womenssoccerunited.com, 21 ottobre 2016. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  9. ^ (EN) Iran's Women's Football Team Makes History, su tasnimnews.com, 25 settembre 2021. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  10. ^ (EN) Group A: Chinese Taipei sail past IR Iran to seal quarter-final berth, su the-afc.com, 26 gennaio 2022. URL consultato il 27 gennaio 2022.
  11. ^ Ha partecipato la selezione Under-23.
  12. ^ a b (EN) Maryam Irandoost takes charge of Iran's women's football team, su tehrantimes.com, 4 maggio 2021. URL consultato l'8 dicembre 2021.
  13. ^ (EN) Helena Costa has 'no fear' of coaching men's team, su bbc.com, 22 maggio 2014. URL consultato l'8 dicembre 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio