Vai al contenuto

Marilù Tolo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Marilù Tolo negli anni sessanta

Marilù Tolo, pseudonimo di Maria Lucia Tolo[1] (Roma, 16 gennaio 1944), è un'attrice italiana, particolarmente attiva negli anni sessanta e settanta, anche come interprete di fotoromanzi.

Marilù Tolo nel film Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica di Damiano Damiani (1971)
Marilù Tolo in una scena degli anni settanta

Ha iniziato la sua carriera a quindici anni, lavorando come modella per lo stilista Emilio Schuberth nel 1959[2]; sfila anche per Valentino, il quale, anni dopo, rivelerà di essere stato innamorato dell'attrice, benché non ricambiato[3]. L'anno seguente Schuberth favorisce il suo esordio in televisione[4], come giovanissima valletta di Mario Riva nella trasmissione il Musichiere, a fianco di Brunella Tocci. Il suo debutto nel cinema risale al 1960, con la partecipazione al film musicarello Urlatori alla sbarra, all'età di 16 anni[5].

Alta e dal portamento elegante, caratterizzata da una bellezza classica e dai grandi occhi chiari, ha iniziato subito ad essere molto richiesta sul set, girando una trentina di film nei soli anni sessanta, appartenenti prevalentemente al cinema di genere (peplum — cinque titoli nel solo 1964 —,[6] spaghetti western, film dell'orrore e di spionaggio, commedie all'italiana), anche se non mancano partecipazioni in alcuni film d'autore come Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, Matrimonio all'italiana di Vittorio De Sica e Sogni e bisogni di Sergio Citti.

Ha lavorato anche con Luchino Visconti e Jean-Luc Godard. Nel 1966 il cantante francese Serge Gainsbourg le ha dedicato la canzone Marilu[7]. Negli anni settanta, diventata ormai un volto molto popolare, ha continuato ad interpretare pellicole di vario genere, prevalentemente commedie erotiche all'italiana, film polizieschi e poliziotteschi, storici, horror e thriller. Attiva anche in televisione, ha lavorato in diverse miniserie televisive (ricordiamo lo sceneggiato Rai Eneide, del 1971-72, nel ruolo della dea Venere), nel 1975 Orlando furioso regia di Luca Ronconi nel ruolo di Alcina, ma è anche l'unica attrice italiana a poter vantare una partecipazione come "guest star" nella serie cult Charlie's Angels (nell'episodio Angeli in defaillance della quarta stagione, nel 1979).

Dopo 15 anni di carriera molto intensi, nel 1975 conosce il produttore cinematografico Robert Velin[5] e si trasferisce con lui negli Stati Uniti, iniziando ad apparire in produzioni americane. Nei primi anni ottanta ritorna in Italia, riducendo notevolmente la sua presenza sugli schermi; appare in piccole parti nelle fiction televisive Marco Polo e Gli ultimi giorni di Pompei. All'età di quasi quarant'anni ha posato nuda per l'edizione italiana di Playboy, nel numero di novembre 1983[8]. Gli ultimi film a cui ha partecipato sono Il tassinaro (1983), al fianco di Alberto Sordi, e Vacanze di Natale di Carlo Vanzina (1983).

Dopo una turbolenta relazione con il principe Alfonso di Borbone Dampierre, finita nel 1984[9][10], l'attrice ha sposato un magnate messicano[10] la cui famiglia è proprietaria del colosso televisivo Televisa; ha quindi abbandonato la carriera cinematografica e si è ritirata a vita privata. Nel 2001 è comparsa, in filmati d'archivio, nel documentario-corto Superman: Screen Tests, che ripropone il suo provino per il ruolo di Ursa nel film Superman del 1978 (ruolo andato poi a Sarah Douglas)[11]. Attualmente vive fra Los Angeles ed il Messico[5].

Ha avuto una relazione con il regista italiano Dario Argento nata sul set del film Le cinque giornate (1973).

  1. ^ Fonte: Filmit.it[collegamento interrotto].
  2. ^ Schubert 1959 - Con l'attrice Marilù Tolo che prima di dedicarsi al cinema sfilo per il famosa stilista. | Storia della moda, Moda italiana e Stilisti, su Pinterest. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  3. ^ Repubblica.it: intervista a Valentino Garavani.
  4. ^ Schuberth Emilio Federico | Archivi della moda del novecento, su moda.san.beniculturali.it. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2021).
  5. ^ a b c Marilù Tolo | Filmscoop
  6. ^ Film.tv.it - Galleria fotografica: Tolo sul set de Il magnifico gladiatore.
  7. ^ (FR) Gilles Verlant e Loic Picaud, L'Intégrale Gainsbourg. L'histoire de toutes ses chansons, Fetjaine, 3 febbraio 2011, ISBN 978-2-35425-287-8. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  8. ^ (EN) Playboy Covers of the World, su pbcovers.com. URL consultato il 24 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2012).
  9. ^ QUANDO IL PRINCIPE PLAYBOY RISCHIO' DI DIVENTARE RE DI SPAGNA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  10. ^ a b Che fine ha fatto la valletta del Musichiere Marilù Tolo? - Intelligo News – notizie, ultima ora e gossip, su intelligonews.it, 23 agosto 2016. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
  11. ^ Superman: Screen Tests. URL consultato il 10 gennaio 2020.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN21982413 · ISNI (EN0000 0000 7824 4954 · SBN TO0V431081 · LCCN (ENnr00027910 · GND (DE1016128347 · BNE (ESXX1488134 (data) · BNF (FRcb150306511 (data) · J9U (ENHE987007411031405171