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Maremma Grossetana

Coordinate: 42°35′11″N 11°09′05.75″E
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Maremma Grossetana
Tipico paesaggio della Maremma Grossetana
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Toscana
Province  Grosseto
Località principaliCapalbio, Castiglione della Pescaia, Follonica, Gavorrano, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Scansano,Scarlino
FiumePecora, Bruna, Ombrone, Albegna, Chiarone
Altitudinemedia: m s.l.m.
Nome abitantimaremmani

La Maremma Grossetana è il tratto della Maremma che corrisponde alla provincia di Grosseto[1] e si estende dal golfo di Follonica a nord fino alla foce del torrente Chiarone a sud, che segna il confine con il Lazio. Tale regione geografica è bagnata a ovest dal Mar Tirreno, dove sono visibili le isole meridionali dell'arcipelago Toscano (Elba, Montecristo, Formiche di Grosseto, Giglio e Giannutri) e, nelle giornate più terse, la sagoma di capo Corso, l'estremità montuosa settentrionale della Corsica.

Necropoli di Sovana
Palazzo Aldobrandeschi nella città di Grosseto, sede della Provincia.

La Maremma Grossetana è un territorio abitato fin dalla Preistoria e presenta caratteri storici per ogni epoca. A livello geografico corrisponde alla precedente Maremma Senese: tra il Trecento e il Quattrocento, infatti, gran parte dei centri fino ad allora controllati dagli Aldobrandeschi entrarono a far parte della Repubblica di Siena. Proprio durante questa fase storica, l'area pianeggiante e pedecollinare costiera della Maremma dantesca che rientrava nei domini senesi, fu chiamata Maremma Senese, per distinguerla dalla Maremma Pisana - parte della quale costituisce oggi la Maremma Livornese - situata più a nord. Nei secoli seguenti fu istituita la Provincia senese inferiore, che comprendeva anche l'attuale territorio della Maremma grossetana nell'ambito del Granducato di Toscana.

Durante il Settecento, i Lorena istituirono il Compartimento Grossetano (che fino ad allora costituiva la Provincia senese inferiore), rendendolo amministrativamente autonomo dal Compartimento Senese che, nel frattempo, andava a sostituire la Provincia senese superiore.
L'istituzione del Compartimento Grossetano costituiva gli albori per la futura nascita dell'attuale provincia di Grosseto; nel frattempo, la denominazione di Maremma Senese andava gradualmente lasciando il posto all'attuale Maremma Grossetana.

La Maremma Grossetana in verde chiaro
Il parco regionale della Maremma presso i Monti dell'Uccellina

Per quanto riguarda i limiti geografici dell'area, a nord-ovest il territorio si inoltra nella parte meridionale della provincia di Livorno, proseguendo senza soluzioni di continuità nella Maremma Piombinese; lungo il bordo orientale la Maremma Grossetana spazia a nord fino alle Colline Metallifere, nella parte centrale risale la Valle dell'Ombrone fino al sistema orografico del Monte Amiata, mentre nella parte meridionale raggiunge le prime propaggini delle Colline dell'Albegna e del Fiora; infine a sud-est il territorio è separato dalla Maremma laziale dall'ultimo tratto del torrente Chiarone.

Il territorio della Maremma Grossetana può essere suddiviso in tre parti. A nord la piana del fiume Pecora si estende attorno al golfo di Follonica e comprende gran parte del territorio comunale di Follonica, la fascia costiera e pianeggiante del comune di Scarlino e le aree di pianura dei comuni di Massa Marittima e Gavorrano; nella parte centrale si apre la piana dell'Ombrone che occupa i territori comunali di Castiglione della Pescaia, Grosseto, il tratto costiero e sublitoraneo del comune di Magliano in Toscana; a sud la Maremma Grossetana è occupata dalla piana del fiume Albegna che interessa la parte pianeggiante occidentale del comune di Manciano e i territori comunali di Orbetello e Monte Argentario e, nell'estremità meridionale, dalla parte settentrionale della piana del Fiora che si estende nella parte pianeggiante del comune di Capalbio e si inoltra in gran parte nel territorio laziale.

Le tre aree sono interrotte da alcuni promontori che, da nord verso sud, sono il promontorio di Punta Ala con le Bandite di Scarlino che dividono la piana del fiume Pecora dalla piana dell'Ombrone; i Monti dell'Uccellina che dividono la piana dell'Ombrone dalla piana del fiume Albegna; il promontorio di Ansedonia che divide la piana dell'Albegna da quella del Fiora. Ad est tutta la Maremma confina con il territorio montuoso dell'Amiata, territorio che appartiene per i suoi versanti occidentali (Arcidosso, Casteldelpiano, Santa Fiora, Seggiano) alla provincia di Grosseto e per il versante orientale alla Provincia di Siena.

Un caso a parte risulta essere invece il promontorio dell'Argentario che, originariamente era un'isola, e in tempi piuttosto recenti si è unito alla terraferma a seguito della formazione di due cordoni sabbiosi, il tombolo della Giannella a nord e il tombolo della Feniglia a sud; lo specchio di mare ivi compreso si è conseguentemente trasformato nell'attuale laguna di Orbetello.

All'estremità meridionale del territorio, nel comune di Capalbio, si estende il lago di Burano, bacino lacustre costiero che ha mantenuto intatte le originarie caratteristiche dell'ecosistema.

Laghi e lagune

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Anteriormente alle bonifiche lorenesi che dalla seconda metà del XVIII secolo si sono prolungate nell'arco di circa 80 anni, la costa in particolare era caratterizzata da vasti e numerosi acquitrini che rendevano la zona insalubre e pericolosa. Tra i vari specchi d'acqua che si erano formati esistevano:

Sono rimasti dopo le vaste bonifiche:

Il clima della Maremma Grossetana è tipicamente mediterraneo, con estati caratterizzate da un caldo moderato mitigato dalle brezze marine di maestrale e ponente ed inverni non particolarmente freddi con rari episodi di gelate notturne e mattutine.

Le precipitazioni medie annue variano dai 419 mm del Monte Argentario ai 734 mm che si registrano presso la Fattoria Acquisti; negli altri casi si attestano mediamente tra i 550 e i 650 mm. Tutte le località fanno registrare un minimo estivo ed un picco autunnale più o meno accentuato.

L'eliofania risulta molto elevata, con una media annua superiore alle 7 ore giornaliere lungo la fascia costiera, nel tratto compreso tra le foci dell'Ombrone e del Chiarone: il valore è prossimo ai massimi assoluti dell'intero territorio nazionale italiano[2][3].

L'insieme delle singole caratteristiche sotto elencate fanno sì che la Maremma grossetana sia una delle aree del Sughero, regioni del bacino del Mediterraneo dal particolare microclima in cui sono diffuse le sugherete.

Tuttavia, è da segnalare che, secondo alcuni studi, parte del territorio risulta a rischio desertificazione[4].

Oltre ai dati delle stazioni meteorologiche ufficiali di Grosseto Aeroporto e Monte Argentario, e a quelli di Grosseto Centro e Alberese relativi alle medie calcolate nel trentennio 1961-1990, vanno segnalati i dati climatici medi relativi al trentennio 1951-1980, forniti da altre stazioni facenti capo al servizio idrologico[5]. Di seguito, è riportata una tabella riepilogativa relativa alle medie climatiche delle varie località.

Località latitudine altitudine temperatura
media annua
precipitazioni
medie annue
media di riferimento
Tesorino 38 metri s.l.m. 15,9 °C 693 mm 1951-1980
Follonica 5 metri s.l.m. 15,7 °C 655 mm 1951-1980
Fattoria Acquisti 42°51'N 11°03'E 11 metri s.l.m. 15,4 °C 734 mm 1951-1980
Grosseto Centro 42°45'N 11°06'E 16 metri s.l.m. 14,8 °C 652 mm 1961-1990
Grosseto Aeroporto 42°45'N 11°04'E 7 metri s.l.m. 14,8 °C 661 mm 1961-1990
Marina di Grosseto-San Leopoldo 42°44'N 10°58'E 4 metri s.l.m. 15,4 °C 574 mm 1951-1980
Poggio Cavallo 42°44'N 11°08'E 15 metri s.l.m. 15,0 °C 667 mm 1951-1980
Alberese 42°39'N 11°06'E 40 metri s.l.m. 14,4 °C 600 mm 1961-1990
Collecchio 11 metri s.l.m. 15,8 °C 656 mm 1951-1980
San Donato 19 metri s.l.m. 15,4 °C 671 mm 1951-1980
Talamone 1 metro s.l.m. 15,8 °C 582 mm 1951-1980
Orbetello 1 metro s.l.m. 16,0 °C 612 mm 1951-1980
Monte Argentario 632 metri s.l.m. 13,0 °C 419 mm 1961-1990
Pescia Fiorentina 21 metri s.l.m. 15,7 °C 589 mm 1951-1980
Cala Violina
Le lunghe spiagge del litorale del Parco Regionale della Maremma

Il litorale della Maremma grossetana presenta ampie falcature basse e sabbiose con tratti di vegetazione dunale e retrodunale che precedono la tipica pineta che introduce alla macchia mediterranea alta. Presso i promontori che interrompono i lunghi arenili sabbiosi si ritrova un tipo di costa più alta e frastagliata con prevalenza di scogli ed alcune piccole e suggestive calette sabbiose; la vegetazione risulta di macchia mediterranea bassa e gariga.

La costa comprende numerose spiagge, tra le più rilevanti: Cala Violina, Cala di Forno e Marina di Alberese presso i Monti dell'Uccellina, nel Parco naturale della Maremma e le spiagge di Giannella e Feniglia che occupano interamente i relativi tomboli che uniscono il promontorio dell'Argentario alla terraferma, racchiudendo la Laguna di Orbetello. Le spiagge ferrifere, così chiamate per il colore scuro, dovuto alla presenza di metalli ferrosi, si estendono all'estremità meridionale della costa. In questo tratto litoraneo si trova il Lago di Burano, sito di interesse comunitario.

Località balneari

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Luoghi d'interesse

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Aree archeologiche

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Centri storici

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Città murate

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Fortificazioni e torri di avvistamento

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Lo stesso argomento in dettaglio: Castelli della provincia di Grosseto.

Torri costiere

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Lo stesso argomento in dettaglio: Torri costiere della provincia di Grosseto.

Fattorie e ville

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Abbazie e monasteri

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Trasporti e infrastrutture

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Stazioni ferroviarie

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Strade principali

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Porti e approdi turistici

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  1. ^ treccani.it, https://www.treccani.it/enciclopedia/maremma/.
  2. ^ Pinna M. (1985). L'eliofania in Italia. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58
  3. ^ Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.
  4. ^ www.lamma-cres.rete.toscana.it, Bollettino siccità nel comune di Grosseto, su lamma-cres.rete.toscana.it. URL consultato il 14-06-2008 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2009).
  5. ^ Folco Giusti (a cura di). La storia naturale della Toscana meridionale. Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993. Tabelle di pag. 147-148
  • Leonardo Ximenes. Della fisica riduzione della Maremma Senese. Ragionamenti due ai quali si aggiungono quattro perizie intorno alle operazioni della pianura Grossetana ed all'arginatura del fiume Ombrone. Firenze, edizioni Moucke, 1769.
  • Folco Giusti (a cura di). La storia naturale della Toscana meridionale. Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993.
  • Aldo Mazzolai. Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura. Firenze, Le Lettere, 1997.
  • Giuseppe Guerrini (a cura di). Torri e Castelli della provincia di Grosseto (Amministrazione Provinciale di Grosseto). Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999.
  • Valentino Baldacci (a cura di). I luoghi della fede. Itinerari nella Toscana del Giubileo (Regione Toscana). Firenze, 2000.
  • Marcella Parisi (a cura di). Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero (Associazione Archeologica Maremmana). Siena, C&P Adver Effigi, 2001.
  • Carlo Citter. Guida agli edifici sacri della Maremma. Siena, Nuova Immagine Editrice, 2002.

Voci correlate

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Altri progetti

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