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Marco Perperna Ventone

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Marco Perperna Ventone, Perperna M. Filius M. nepos (... – Huesca, 72 a.C.) è stato un militare e politico romano del primo secolo, leader del partito mariano dopo la vittoria di Silla.

Membro della nobilitas senatoria, Perperna era figlio dell'omonimo Marco Perperna, console nel 92 a. C. Apparteneva alla fazione dei populares, guidata da Gaio Mario e Lucio Cornelio Cinna. Quando Silla sconfisse i populares in Italia e divenne dittatore, Perperna sfuggì alle proscrizioni e fuggì con una notevole somma di denaro e un esercito. Si rifugiò prima in Sardegna e poi in Hispania (la penisola iberica, comprendente la moderna Spagna e il Portogallo), dove si congiunse alle truppe di Sertorio.

La serie di vittorie delle truppe di Quinto Cecilio Metello Pio e di Pompeo creò un forte malcontento tra i seguaci di Sertorio, e Perperna cominciò a maturare il piano di prendere il suo posto. Nel 72 a.C. Perperna, sobillato dallo stesso Pompeo e da Metello, uccise a tradimento Sertorio durante un banchetto a Osca e prese il comando delle truppe mariane.[1]

Dopo aver appreso della morte di Sertorio, le tribù iberiche mandarono ambasciatori a Pompeo e si arresero a lui. Perperna riuscì a mantenere il controllo dei romani che avevano seguito Sertorio e proseguì la guerra contro Pompeo. Sconfitto, tentò di salvarsi la vita offrendo a Pompeo tutti i documenti e le lettere di Sertorio, che avrebbero documentato i contatti con i più alti livelli del governo e della società romana. Pompeo dichiarò che avrebbe accettato i documenti, e quando li ebbe ricevuti li bruciò, scongiurando la possibilità di un'altra guerra civile. Quindi giustiziò Perperna e gli uomini che avevano assassinato Sertorio.

  1. ^ Cleopatra, Antonio Spinosa, Mondadori, 2010, [1]

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