Maip
Maip | |
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Materiale noto (A), ricostruzione della cavità toracica a livello della sesta vertebra dorsale (B), e disegno interpretativo dello scavo (C) | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
Clade | †Megaraptora |
Famiglia | †Megaraptoridae |
Genere | †Maip Rolando et al., 2022 |
Nomenclatura binomiale | |
† Maip macrothorax Rolando et al., 2022 |
Maip (il cui nome fa riferimento a uno spirito maligno della mitologia Aonikenk descritto come "l'ombra della morte" che "uccide con il vento freddo") è un genere estinto di dinosauro teropode megaraptoride vissuto nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano), in quella che oggi è la Formazione Chorrillo di Santa Cruz, Argentina. Il genere contiene una singola specie, M. macrothorax, nota per uno scheletro incompleto e disarticolato. Maip potrebbe rappresentare il più grande megaraptoride conosciuto dal Sud America e forse il più grande conosciuto in generale.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si stima che Maip fosse lungo circa 9–10 metri, e in quanto tale, potrebbe rappresentare il più grande megaraptoride attualmente conosciuto. I megaraptoridi nel loro insieme aumentarono le proprie dimensioni corporee in seguito all'estinzione dei carcharodontosauridi nell'emisfero australe all'inizio del Cretaceo superiore.[2] Si ipotizza che l'assenza di questi superpredatori abbia permesso ad altri teropodi di diversificarsi e riempire la nicchia ecologica lasciata dai carcharodontosauridi. I megaraptoridi, oltre agli abelisauridi e agli unenlagiidi, divennero quindi i principali predatori dei loro rispettivi ecosistemi. Un'analisi dei megaraptori noti mostra che i membri del clade in Asia, Sud America e Australia variavano dai 4 ai 4,5 metri di lunghezza durante il Barremiano-Aptiano, dopo di che le forme risalenti all'Aptiano-Turoniano aumentarono a 4,5-6 metri, soprattutto in Australia e in Sud America. I megaraptoridi del Turoniano-Coniaciano, conosciuti solo dal Sud America, erano più grandi, raggiungendo una lunghezza di 6–7 metri, e le ultime forme risalenti al Santoniano-Maastrichtiano erano ancora più grandi, raggiungendo i 7–10 metri di lunghezza.[1]
Tracce sulle costole conservatisi sono state interpretate dagli autori descrittivi come punti di attacco per i legamenti. Da questi si è dedotto che Maip avrebbe avuto un sistema respiratorio paragonabile a quelli degli uccelli moderni, piuttosto che a quelli di altri rettili esistenti, come i coccodrilli.[1]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nelle loro analisi filogenetiche, Rolando et al. (2022) hanno classificato Maip come megaraptoride derivato in una politomia con altri megaraptoridi argentini. Hanno anche notato la presenza di due clade distinti: un clade più inclusivo, che comprende tutti i megaraptoridi tranne Fukuiraptor e Australovenator, (mostrato di seguito come "Clade A"), e un clade più esclusivo di megaraptoridi più grandi, interamente sudamericani (mostrato di seguito come " Clade B"). Come precedenti analisi di altri autori, Megaraptora è nidificato all'interno di Coelurosauria, come il taxon gemello di Tyrannosauroidea. Il cladogramma sottostante mostra i risultati delle analisi filogenetiche di Rolando et al..[1]
Megaraptora |
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Scoperta e denominazione
[modifica | modifica wikitesto]L'esemplare olotipo di Maip, MPM 21545, venne scoperto da Alexis Rolando nella fattoria La Anita, 30 chilometri (19 miglia) a ovest di El Calafate, Provincia di Santa Cruz, Argentina, nel 2019. Il materiale fossile noto è costituito dall'epistrofeo, diverse vertebre dorsali e caudali, costole cervicali e dorsali, gastralia, coracoide sinistro, una scapola frammentaria, il pube destro parziale e un metatarso parziale. Alcune di queste ossa sono state descritte nel 2019 da Novas et al..[3] L'esemplare è stato trovato disarticolato ma in associazione su un'area di 5x3 metri quadrati. L'esemplare olotipico include alcune ossa precedentemente sconosciute in altri megaraptoridi. Sebbene frammentario, rappresenta uno degli scheletri di megaraptoridi più completi conosciuti.[1]
Maip venne annunciato per la prima volta in un preprint di Research Square, nel 2021. Tuttavia, poiché il documento non soddisfaceva i requisiti necessari, il taxon è stato considerato un nome informale.[4] Nel 2022, il materiale fossile è stato validamente descritto come appartenente a un nuovo genere e specie di megaraptoride da Rolando et al.. Il nome del genere, Maip, fa riferimento a uno spirito maligno della mitologia Aonikenk descritto come "l'ombra della morte" che "uccide con il vento freddo". Il nome specifico, macrothorax, deriva dal greco makrós, che significa "grande" o "grosso", e dal latino thorax, che significa "torace", in riferimento alla sua ampia cavità toracica.[1]
Paleoecologia
[modifica | modifica wikitesto]Maip è noto dalla Formazione Chorrillo dell'Argentina meridionale, datata al Maastrichtiano. Altri dinosauri denominati conosciuti dalla formazione includono Isasicursor, un ornitopode elasmariano, e il titanosauro Nullotitan.[3] Dalla formazione sono stati recuperati anche resti indeterminati appartenenti ad ankylosauri, euiguanodonti, hadrosauridi, noasauridi e unenlagiidi, insieme a fossili indeterminati di anuri, pesci, mammiferi, mosasauri, serpenti, tartarughe e gasteropodi.[5] Tra i vari fossili frammentari, dei denti e un centro dorsale sono stati classificati come aventi affinità megaraptoridi, ma sono troppo frammentari per essere assegnati a Maip o a qualsiasi altro taxon.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Alexis M. A. Rolando, Matias J. Motta, Federico L. Agnolín, Makoto Manabe, Takanobu Tsuihiji e Fernando E. Novas, A large Megaraptoridae (Theropoda: Coelurosauria) from Upper Cretaceous (Maastrichtian) of Patagonia, Argentina, in Scientific Reports, vol. 12, n. 1, 26 aprile 2022, pp. Article number 6318, DOI:10.1038/s41598-022-09272-z, PMC 9042913, PMID 35474310.
- ^ (EN) J. G. Meso, R. D. Juárez Valieri, J. D. Porfiri, S. A. S. Correa, A. G. Martinelli, G. A. Casal, J. I. Canudo, F. Poblete e D. Dos Santos, Testing the persistence of Carcharodontosauridae (Theropoda) in the Upper Cretaceous of Patagonia based on dental evidence, in Cretaceous Research, vol. 125, 1º settembre 2021, pp. 104875, DOI:10.1016/j.cretres.2021.104875, ISSN 0195-6671 .
- ^ a b Fernando Novas, Federico Agnolin, Sebastián Rozadilla, Alexis Aranciaga-Rolando, Federico Brissón-Eli, Matias Motta, Mauricio Cerroni, Martín Ezcurra, Agustin Martinelli, Julia D´Angelo e Gerardo Álvarez-Herrera, Paleontological discoveries in the Chorrillo Formation (upper Campanian-lower Maastrichtian, Upper Cretaceous), Santa Cruz Province, Patagonia, Argentina, in Revista del Museo Argentino de Ciencias Naturales, Nueva Serie, vol. 21, n. 2, 2019, pp. 217–293, DOI:10.22179/revmacn.21.655, ISSN 1853-0400 .
- ^ Alexis M. A. Rolando, Matias J. Motta, Federico L. Agnolín, Makoto Manabe, Takanobu Tsuihiji e Fernando E. Novas, The Biggest Megaraptoridae (Theropoda: Coelurosauria) of South America, in Research Square, 22 dicembre 2021, pp. 1–43, DOI:10.21203/rs.3.rs-1152394/v1.
- ^ (EN) Sebastián Rozadilla, Federico Agnolín, Makoto Manabe, Takanobu Tsuihiji e Fernando E. Novas, Ornithischian remains from the Chorrillo Formation (Upper Cretaceous), southern Patagonia, Argentina, and their implications on ornithischian paleobiogeography in the Southern Hemisphere, in Cretaceous Research, vol. 125, 1º settembre 2021, pp. 104881, DOI:10.1016/j.cretres.2021.104881, ISSN 0195-6671 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maip
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maip, su Fossilworks.org.