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Loris Giorgi

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Loris Giorgi (Carrara, 3 febbraio 1924[1]Codena, 30 novembre 1944[1]) è stato un partigiano italiano.

Dopo l'armistizio, Giorgi, operaio elettromeccanico, lasciò subito il suo lavoro e raggiunse una delle formazioni partigiane che si stavano costituendo sui monti dell'Apuania. Presto si fece notare per l'audacia e per le capacità organizzative, tanto che gli fu affidato il compito di ispettore della formazione "Ulivi".

Per oltre un anno contrastò con successo, con i suoi compagni, le attività degli occupanti, sino a che, sul finire del novembre del 1944, sacrificò la sua giovane vita. Nel corso di un combattimento, come ricorda la motivazione della ricompensa alla memoria, Loris era stato accerchiato, con il suo gruppo, da preponderanti forze nemiche. Nel tentativo di aprirsi un varco, fu gravemente ferito, ma continuò a combattere. Nuovamente colpito mentre lottava a distanza ravvicinata, prima di morire riuscì a lanciare contro il nemico le ultime bombe a mano, animando con l'esempio i compagni.

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Figlio di una famiglia di valorosi duramente provata nella lotta partigiana, forniva, come combattente della libertà, ripetute e numerose prove di fede e di ardire. Nel corso di un cruento combattimento si slanciava animosamente per aprire ai suoi un varco attraverso il cerchio dei nemici; seriamente ferito continuava a combattere strenuamente a distanza avvicinata. Nuovamente ferito al capo si rialzava ancora lanciando le sue ultime bombe a mano ed animando con il suo valore la resistenza dei compagni. La chiusura vittoriosa della giornata coronava l’olocausto della sua giovane e nobile vita.»
— Cotiena (Carrara), 30 novembre 1944[2].

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