Legge 7 agosto 1990, n. 241
Legge 7 agosto 1990, n. 241 | |
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Titolo esteso | Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi |
Stato | Repubblica Italiana |
Tipo legge | Legge ordinaria |
Legislatura | X legislatura della Repubblica Italiana |
Promulgazione | 7 agosto 1990 |
A firma di | Francesco Cossiga |
La legge 7 agosto 1990, n. 241 è una legge della Repubblica Italiana, sul procedimento amministrativo.
Emanata durante il governo Andreotti VI e più volte modificata nel corso degli anni, per il contenuto delle sue disposizioni, ha rappresentato una notevole innovazione per l'attività della pubblica amministrazione italiana e più in generale per il diritto amministrativo italiano, introducendo il diritto di accesso agli atti amministrativi in Italia.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]E' composta da 31 articoli ed articolata in sei capi:[1]
- Capo I - Principi (artt. 1-3 bis)
- Capo II - Responsabile del procedimento (artt. 4-6 bis)
- Capo III - Partecipazione al procedimento amministrativo (artt. 7-13)
- Capo IV - Semplificazione dell'azione amministrativa (artt. 14-21)
- Capo IV bis - Efficacia ed invalidità del provvedimento amministrativo. revoca e recesso (artt. 21 bis-21 novies)
- Capo V - Accesso ai documenti amministrativi (artt. 22-28)
- Capo VI - Disposizioni finali (artt. 29-31)
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Riassumendo il contenuto della legge, esso può essere sintetizzato come segue:
- obblighi in capo all'amministrazione circa l'avvio e la conclusione del procedimento;
- introduzione di una disciplina generale dell'istituto della conferenza di servizi;
- affermazione dell'obbligo di motivazione per i provvedimenti amministrativi (ad eccezione degli atti aventi portata generale ed astratta, come i regolamenti);
- previsione di meccanismi tramite i quali il privato può intervenire e partecipare al procedimento;
- la previsione dell'esistenza degli interessi legittimi collettivi;
- l'individuazione della figura responsabile del procedimento amministrativo;
- disciplina del silenzio amministrativo nei casi previsti dalla legge;
- introduzione di una definizione di documento amministrativo;
- l'introduzione del diritto di accesso agli atti amministrativi in Italia.
Altre disposizioni di rilievo sono l'introduzione concettuale dell'"unità organizzaztiva responsabile" (art. 4),[2] l'ipotesi di astensione in caso di conflitto di interesse (art. 6 bis), la possibilità effettuare accordi integrativi o sostitutivi del provvedimanto (art. 11), nonchè l'istituto della denuncia di inizio attività nei casi in cui sia richiesta un'autorizzazione (art. 19).[3]
Innovazioni principali
[modifica | modifica wikitesto]Avvio e conclusione del procedimento
[modifica | modifica wikitesto]Viene formalmente sancito l'obbligo, sia che il procedimento abbia avvio da istanza di parte che d'ufficio, il dovere di conclusione del procedimento tramite l'adozione di un provvedimento espresso, e inoltre stabilita - quale regola generale - un termine massimo di conclusione dello stesso entro trenta giorni di tempo dall'avvio; tuttavia viene fatta salva la possibilità di individuare per alcuni procedimenti, con DPCM ai sensi della legge 23 agosto 1988, n. 400 un termine massimo di novanta giorni.[4]
E' altresì affermato il dovere di dare comunicazione di avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali l'atto finale produca effetti o a quelli che per legge sono tenuti ad intervenire in esso.[5]
Risarcimento per i danni in caso di ritardo
[modifica | modifica wikitesto]Il legislatore prevede sanzioni a carico dell'amministrazione con l'obbligo di provvedere, ad esclusione dei casi di silenzio amministrativo qualificato e dei concorsi pubblici, al risarcimento del danno ingiusto procurato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, oltre il diritto ad ottenere un indennizzo per il semplice ritardo, secondo quanto previsto dalla legge.[6]
Il diritto di accesso agli atti amministrativi
[modifica | modifica wikitesto]La richiesta di accesso va presentata all'amministrazione che detiene il documento e deve essere regolarmente motivata. La pubblica amministrazione deve decidere entro 30 giorni (fatti salvi eventuali ricorsi), trascorsi i quali la richiesta si intende respinta. Sono comunque esclusi i documenti coperti da segreto di Stato.
In particolare, riguardo al diritto di accesso, le caratteristiche sono enunciate nel capo V della legge:
- la previsione del requisito un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso;[7]
- il diritto all'accesso è negato qualora dalla loro divulgazione possa derivare una lesione (...) alla sicurezza e alla difesa nazionale, quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche e persone giuridiche;[8]
- l'amministrazione, prima di rispondere positivamente, deve verificare ed informare eventuali controinteressati che potrebbero avere pregiudizio da un eventuale esercizio del diritto d'accesso;
- il successivo art. 25 stabilisce che le controversie giudiziarie relative all'accesso sono di competenza del il giudice amministrativo (ovvero Tribunale amministrativo regionale in primo grado di giudizio e Consiglio di Stato in appello). [9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Legge sul procedimento amministrativo, su brocardi.it.
- ^ Marco D'Amico, Articolo 4 L’Unità organizzativa responsabile del procedimento, su lexplain.it, 29 settembre 2023.
- ^ Federica Masini, L’istituto della SCIA (segnalazione certificata d’inizio attività), su diritto.it, 6 dicembre 2023.
- ^ Art. 2 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
- ^ Art. 7 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
- ^ Art. 2bis legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
- ^ Art 22 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
- ^ Art. 24 legge 7 agosto 1990, n. 241, su edizionieuropee.it.
- ^ Art. 25 legge 7 agosto 1990, n. 24, su edizionieuropee.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Diritto di accesso agli atti amministrativi in Italia
- Conferenza di servizi
- Procedimento amministrativo
- Pubblica amministrazione italiana
- Responsabile del procedimento amministrativo
- Segreto di Stato (Italia)