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Laura... a 16 anni mi dicesti sì

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Laura... a 16 anni mi dicesti sì
Laura e Luigi
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1983
Durata90 minuti
Rapporto1,78:1
Generedrammatico
RegiaAlfonso Brescia
SoggettoAlfonso Brescia
SceneggiaturaPietro Regnoli
ProduttoreCecilia Bigazzi
Casa di produzioneFilmes International, Nuova Dania Cinematografica, National Cinematografica
Distribuzione in italianoDMV Distribuzione
FotografiaSilvio Fraschetti
MontaggioCarlo Broglio
MusicheEduardo Alfieri
CostumiValeria Valenza
Interpreti e personaggi

Laura... a 16 anni mi dicesti sì è un film italiano del 1983 diretto da Alfonso Brescia.

Il giovane pescatore Gino Esposito è fidanzato con Laura Gargiulo, ma la loro storia d'amore è osteggiata dalle rispettive famiglie, da tempo in guerra tra loro. Una mattina vengono sorpresi insieme e Gino viene fatto aggredire dal padre della ragazza, lasciandolo mezzo morto. Gino viene aiutato a rialzarsi dall'amico Tito, che lo porta a casa e gli suggerisce di scappare con la ragazza per qualche giorno, così da provocare uno scandalo e poterla finalmente sposare. Gino fugge quindi con Laura e insieme passano una bellissima giornata a Venezia.

Quando però i due giovani vanno nella pensione che Tito aveva prenotato per loro, trovano un poliziotto che arresta Gino per sottrazione di minore, poiché Laura è minorenne. Laura è disperata al pensiero che l'uomo che ama sia in carcere; Tito le confessa il suo amore e le promette che, se si sposerà con lui, farà ritirare la querela dal padre nei confronti di Gino e che lui uscirà di galera lo stesso giorno delle nozze. Laura accetta e sposa Tito mentre Gino esce ma rimane sconvolto dalla notizia.

Molto tempo dopo Gino, dopo la morte della moglie sposata qualche anno dopo la vicenda, vende il peschereccio e si trasferisce con il figlio Duccio a Napoli dove apre un negozio di elettrodomestici. Una tranquilla mattina Laura va proprio nel negozio di Gino con la figlia Lisa, nata dal matrimonio con Tito; appena si rivedono tra i due scocca di nuovo la scintilla. I due si incontrano in un bar dove Laura gli racconta la sua situazione, della figlia e del rapporto sempre più infelice col marito.

In un primo momento non vuole più vedersi con Gino, ma dopo un casuale incontro su una pista di pattinaggio cominciano di nuovo a frequentarsi. Tito, vedendola sempre più strana, sospetta qualcosa e la segue finché non la vede in atteggiamenti intimi con Gino; la sera successiva va a fare visita al suo ex amico minacciandolo di rovinarlo se avesse continuato a vedere sua moglie, oltre a svelargli che nove anni prima era stato lui a querelarlo. Tra i due c'è un violento scambio di opinioni: Tito, che ha avuto la peggio, adirato per l'affronto subito si rivolge a uno delinquente chiamato Bazooka per far mettere una bomba nel negozio di Gino. La bomba esplode, ma nell'esplosione rimangono coinvolti per errore anche Tito (che muore subito) e Duccio (che viene ferito). Il dramma permette ai due innamorati, di formare finalmente una famiglia felice.

Le prime scene del film ed anche quella in cui Gino canta la canzone Te sto aspettanno sono girate al porto di Pozzuoli. Il caffè del parco, dove Gino e Laura si vedono, si trova a Posillipo.

Colonna sonora

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  • E vui durmiti ancora, cantata da Carmelo Zappulla
  • Te sto aspettanno, cantata da Carmelo Zappulla e Angelo dei Visconti
  • Voce 'e notte, cantata da Carmelo Zappulla
  • Fermate, cantata da Carmelo Zappulla
  • Stanza d'albergo, cantata da Carmelo Zappulla
  • Anonimo Veneziano, tema musicale del film omonimo del 1970 eseguito dal Maestro Stelvio Cipriani
  • Cu 'a machina 'e mia sorella, cantata dagli Oro
  • Cu n'ammore e una buscia si fa musica e poesia, cantata dagli Oro
  • Jammo 'a discoteca "Cotton", cantata dagli Oro

Distribuzione

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Collegamenti esterni

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