L'uomo che ride (film 1928)
L'uomo che ride | |
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Titolo originale | The Man Who Laughs |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1928 |
Durata | 110 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,20:1 film muto |
Genere | drammatico |
Regia | Paul Leni |
Soggetto | Victor Hugo |
Sceneggiatura | J. Grubb Alexander |
Produttore | Paul Kohner |
Casa di produzione | Universal Pictures |
Fotografia | Gilbert Warrenton |
Montaggio | Edward L. Cahn |
Musiche | William Axt, Sam Perry, Erno Rapee |
Scenografia | Charles D. Hall, Thomas F. O'Neill, Joseph C. Wright |
Costumi | David Cox, Vera West |
Trucco | Jack P. Pierce |
Interpreti e personaggi | |
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L'uomo che ride (The Man Who Laughs) è un film muto del 1928 diretto da Paul Leni e tratto dal romanzo omonimo di Victor Hugo.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Inghilterra, 1690. Lord Clancharlie, appena ritornato in patria dall'esilio, viene catturato per ordine di re Giacomo II e accusato di tradimento. Prima di morire viene a sapere che suo figlio, Gwynplaine, è stato venduto ai comprachicos, una banda di spietati criminali dei bassifondi provenienti da tutte le nazioni, i quali l'hanno sfigurato aprendogli le labbra in modo tale che sembrino contratte in un sorriso eterno. Dopo essere stato abbandonato dai comprachicos, Gwynplaine salva una bambina la cui madre è appena morta di freddo; in seguito i due vengono adottati da Ursus, un artista ambulante. Grazie alla sua smorfia artificiale, Gwynplaine diventa un clown famoso ("Gwynplaine, l'Uomo che Ride"); egli è innamorato di Dea, la bambina che aveva salvato e che lavora con lui nel carrozzone di Ursus. Nel frattempo, il buffone Barkilphedro scopre che Gwynplaine ha origini nobili e vede in lui un modo per entrare nelle grazie della regina Anna, nel frattempo succeduta al padre. L'uomo intesse così una fitta rete di scandali e segreti che porteranno dapprima la Duchessa Josiane, sorella di Anna, a innamorarsi di Gwynplaine, e infine a far tornare quest'ultimo nell'aristocrazia inglese, dove viene addirittura osannato come pari d'Inghilterra.
La nuova vita da nobile frustra decisamente Gwynplaine, il quale, abbandonato da Josiane ed emarginato dai nobili che vedono ancora in lui un clown, rimpiange la vita con Dea e Ursus. Dopo un fallimentare discorso alla Camera dei Lords, l'Uomo che Ride decide così di fuggire e tornare da loro. A differenza che nel romanzo di Hugo, i due innamorati non muoiono ma riescono a fuggire in Francia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Lon Chaney fu la prima scelta di Leni per la parte di Gwynplaine, ma non poté essere scritturato perché era già sotto contratto presso la MGM.
- Paul Leni avrebbe voluto che il finale del film fosse fedele al testo originale, e prevedesse la morte di Dea e Gwynplaine, ma alla fine fu convinto a far terminare la storia con un lieto fine.
- A Conrad Veidt venne impiantata una protesi formata da una dentiera e da ganci metallici che tiravano all'indietro gli angoli della bocca. Nonostante essa fosse molto scomoda, l'attore la indossò in tutte le scene in cui compariva, anche in quelle nelle quali la sua bocca era coperta da una sciarpa. L'unica scena in cui la protesi non viene indossata è quella in cui Gwynplaine viene rapito dagli sgherri di Josiane (anche se porta la sciarpa, la mancanza della dentiera è resa evidente dai movimenti sotto di essa): probabilmente fu una dimenticanza, oppure, essendo una scena piuttosto concitata, l'attore ritenne di non doverla indossare.
- La smorfia di Gwynplaine ha fornito una fonte di ispirazione per il personaggio del Joker dei fumetti di Batman.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su L'uomo che ride
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Paul Leni - The Man Who Laughs - (1928) - Silent Movie, su YouTube, 4 febbraio 2024.
- L'uomo che ride, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) L'uomo che ride, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'uomo che ride, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) L'uomo che ride, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) L'uomo che ride, su FilmAffinity.
- (EN) L'uomo che ride, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) L'uomo che ride, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (DE, EN) L'uomo che ride, su filmportal.de.
- (EN) L'uomo che ride, su Silent Era.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 222433000 · GND (DE) 7529158-7 · BNF (FR) cb15104230g (data) |
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