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Kim Zmeskal

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Kim Zmeskal
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza139 cm
Peso36 kg
Ginnastica artistica
Termine carriera28 gennaio 2000
Hall of fameInternational Gymnastics Hall of Fame (2012)
Carriera
Nazionale
1991-1998Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Carriera da allenatore
2001-Texas Dreams Gymnastics
Palmarès
 Olimpiadi
BronzoBarcellona 1992Squadra
 Mondiali
OroIndianapolis 1991Individuale
OroParigi 1992Trave
OroParigi 1992Corpo libero
ArgentoIndianapolis 1991Squadra
BronzoIndianapolis 1991Corpo libero
 American Cup
Oro1990Individuale
Oro1992Individuale
Argento1991Individuale
 Campionati Nazionali Statunitensi
OroDenver 1990Individuale
OroCincinnati 1991Individuale
OroCincinnati 1991Corpo libero
OroColumbus 1992Individuale
OroColumbus 1992Trave
OroColumbus 1992Corpo libero
ArgentoDenver 1990Trave
ArgentoDenver 1990Parallele
ArgentoDenver 1990Corpo libero
ArgentoCincinnati 1991Trave
ArgentoColumbus 1992Volteggio
ArgentoColumbus 1992Parallele
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al aprile 2014

Kimberly Lynn Zmeskal, coniugata Burdette, detta Kim (Houston, 6 febbraio 1976), è un'allenatrice di ginnastica artistica ed ex ginnasta statunitense.

È stata la prima ginnasta statunitense ad aver vinto un titolo mondiale e anche la prima a diventare tre volte campionessa nazionale consecutivamente. Ha vinto una medaglia di bronzo olimpica a squadre a Barcellona 1992.

Sposata con Chris Burdette, dirigono insieme la "Texas Dreams Gymnastics" ed hanno allenato ginnaste di livello internazionale come Ragan Smith, Bailie Key ed Emma Malabuyo.

Carriera sportiva

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Fin da piccola ha cominciato ad allenarsi con Béla Károlyi, che aveva acquistato una palestra a Houston. Questo le diede l'opportunità di osservare ed interagire con la sua eroina, la ginnasta Mary Lou Retton. Nel 1989, all'età di 13 anni, è diventata campionessa nazionale juniores statunitense;[1] ottiene il primo posto anche all'American Classic, nella Coppa di Svizzera a coppie miste (con Lance Ringnald), e al Memorial Arthur Gander. Nel 1990 la Zmeskal diventa poi campionessa nazionale senior, titolo mantenuto per le due edizioni successive, nel 1991 e 1992.[2] In campo internazionale, sviluppa una rivalità sportiva con la sovietica S'vjatlana Bahinskaja.[3]

Ai campionati del mondo del 1991 a Indianapolis, la nazionale statunitense vince la prima medaglia d'oro a squadre, e la Zmeskal diventata la prima ginnasta statunitense a conquistare la medaglia d'oro nel concorso individuale:[4] questo diede grandi speranze riguardo al successo ai giochi di Barcellona 1992 della nazionale statunitense e della Zmeskal, che apparve sulle copertine del New York Times e di Newsweek. Ai Campionati statunitensi e agli Olympic Trials la Zmeskal si confrontò con l'astro nascente Shannon Miller, che vinse i confronti.[5]

Le Olimpiadi di Barcellona

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La Zmeskal deluse ai Giochi, cadendo dalla trave durante gli esercizi obbligatori della prima giornata; al termine era trentaduesima nella classifica generale e 5ª nei punteggi di squadra.[6] Nelle prestazioni successive migliorò il piazzamento con 9,912 punti alla trave, 9,95 al volteggio, 9,90 alle parallele e 9,925 al corpo libero nella finale a squadre: il parziale di 39,687 fu il più alto della giornata; ottenne così il 12º posto, ed il terzo tra le statunitensi. Era riuscita a guadagnare abbastanza punti per partecipare al concorso generale, ma uscì dal bordo nella finale al corpo libero, perdendo definitivamente la possibilità di ottenere una medaglia. In seguito si seppe che era stata colpita da una frattura da stress alla caviglia prima delle Olimpiadi.

Gli infortuni ed il ritiro

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Eventuali sogni di un ritorno per partecipare ai Giochi olimpici di Atlanta vennero delusi a causa di una lesione del legamento crociato anteriore al ginocchio destro, subita durante un esercizio al corpo libero. Nel 1998 la Zmeskal tornò a competere con discreti risultati ai Campionati Nazionali a Indianapolis, piazzandosi all'undicesimo posto con 71,899 punti.[7] Nel 1999 fu presa in considerazione per i Giochi olimpici di Sydney, tuttavia uno strappo al tendine d'Achille durante un esercizio al corpo libero mise fine alla sua carriera.

  1. ^ Frank Litsky, A Senior Crown at Age 14, su nytimes.com, The New York Times, 11 giugno 1990.
  2. ^ Michael Janofsky, OLYMPICS; Zmeskal's Rise to Top Can Be Interrupted by a Fall, su nytimes.com, The New York Times, 11 giugno 1992.
  3. ^ Michael Janofsky, GYMNASTICS; Zmeskal Driven to Overall Success, su nytimes.com, The New York Times, 15 settembre 1991.
  4. ^ E. M. Swift, A Wow At The Worlds, su sportsillustrated.cnn.com, Sports Illustrated, 23 settembre 1991. URL consultato il 14 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2014).
  5. ^ Michael Janofsky, OLYMPICS; The Trial Is Not Over For Female Gymnasts, su nytimes.com, The New York Times, 15 giugno 1992.
  6. ^ Michael Janofsky, BARCELONA: GYMNASTICS; A Stunning Reverse In Zmeskal's Opener, su nytimes.com, The New York Times, 27 luglio 1992.
  7. ^ 1998 JOHN HANCOCK U.S. GYMNASTICS CHAMPIONSHIPS Senior Women's All Around - Finals

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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