Kilowatt Festival
Kilowatt Festival | |
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Kilowatt Festival 2016 | |
Luogo | Sansepolcro |
Anni | 2003 - oggi |
Fondato da | Associazione Culturale CapoTrave / Kilowatt |
Date | Metà di luglio |
Genere | Teatro contemporaneo, danza contemporanea, arti performative, musica, nouveau cirque |
Sito ufficiale | www.kilowattfestival.it |
Kilowatt Festival, l'energia della scena contemporanea è un festival multidisciplinare internazionale riservato alle nuove produzioni di compagnie professionali di teatro contemporaneo, danza, arti performative, nouveau cirque e musica che si svolge dal 2003 a Sansepolcro, in Valtiberina Toscana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 2003, per iniziativa della compagnia teatrale CapoTrave, il festival è diretto dai drammaturghi Lucia Franchi e Luca Ricci, quest'ultimo anche regista[1][2].
Il festival si orienta alla ricerca e all'innovazione dei linguaggi scenici, ospitando e coproducendo spettacoli di teatro, danza, musica e circo contemporaneo, nonché formati multidisciplinari, favorendo la commistione tra le arti. Dalla prima edizione a oggi hanno preso parte alla manifestazione oltre 700 gruppi e più di 3.500 artisti, tra italiani e internazionali, che hanno realizzato più di 1.100 repliche di 900 differenti spettacoli. Tra gli artisti italiani, sono stati ospitati al festival Pippo Delbono, Antonio Latella, Elio Germano, Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Andrea Cosentino, Daniele Timpano, Maria Paiato, Carrozzeria Orfeo, Lucia Calamaro, Babilonia Teatri, Compagnia Scimone Sframeli, Iaia Forte, Claudio Morganti, Valentina Cervi, Michele Sinisi, Anna Bonaiuto, Vinicio Marchioni, Teatro Sotterraneo, Davide Iodice, Mariangela Gualtieri, Ascanio Celestini, Teatro delle Albe, Elena Bucci, Roberto Latini, Fabrizio Falco, Paolo Mazzarelli, Fanny & Alexander, Mario Perrotta, Teatro dell'Argine, per il teatro; Roberto Castello, Giorgio Rossi, Michele Abbondanza, Enzo Cosimi, Virgilio Sieni, Silvia Gribaudi, per la danza; Alessandro Mannarino, Massimo Zamboni, Paolo Benvegnù, Cesare Basile, Giorgio Canali, Federico Fiumani, Serena Altavilla, Massimo Bubola, Andrea Appino, Ginevra Di Marco, Gianni Maroccolo, Raphael Gualazzi, Bobo Rondelli, Eugenio Finardi, Omar Pedrini, John De Leo, Father Murphy, Marco Parente, Livio Minafra per la musica, oltre a numerosi artisti del circo[3][4]. Importante anche l'attenzione alla drammaturgia contemporanea italiana. A Kilowatt Festival sono andati in scena testi di Stefano Massini, Michele Santeramo, Emanuele Aldrovandi, Pier Lorenzo Pisano, Angela Demattè, Tindaro Granata, Chiara Lagani, Mariano Dammacco, Renata Ciaravino, Fabrizio Sinisi, Francesco Lagi, Chiara Boscaro, Marco Di Stefano, Chiara Lagani.[5]
Il festival ospita inoltre un'ampia sezione di artisti internazionali, anch'essi dediti ai linguaggi della sperimentazione. Tra questi: César Brie, Leo Bassi, Claire Dowie, Roger Bernat, Mohamed El Khatib, Jérôme Bel, Julian Hetzel e Ntando Cele, Michael De Cock, Gianina Cărbunariu, Daniel Hellmann, Marion Siéfert e Helena de Laurens, Ahilan Ratnamohan, Lois Alexander, Tom Struyf, Linda Hayford, Shailesh Bahoran, Redouan Ait Chitt, Liz Santoro e Pierre Godard, Nina Santès, Gurshad Shaheman, Cherish Menzo, Arno Schuitemaker, Eric-Arnal Burtschy, Melina Martin, Betty Tchomanga, Melyn Chow, Lyto Triantafyllidou, Katja Heitmann, Joachim Maudet, e molti altri.
L'elemento di maggiore originalità del festival è la sezione denominata Selezione Visionari, in base alla quale un gruppo di spettatori locali, cioè cittadini appassionati di teatro e danza e non addetti-ai-lavori, scelgono ogni anno, in completa autonomia, nove dei circa cinquanta spettacoli presentati nel cartellone del festival[3][6][7][8].
Fanno parte del programma del festival anche mostre e installazioni di arte visiva, incontri letterari, reading, convegni. Durante la settima edizione del festival, nel 2009, è nato il progetto che ha portato nel 2010 alla fondazione di CReSCo, il Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, che è stato presieduto per i primi due anni da Luca Ricci[9].
Dal 2013, lo staff del festival gestisce il Teatro alla Misericordia di Sansepolcro dove, durante l'anno, organizza il programma di ospitalità e residenze creative denominato Kilowatt Tutto l'Anno[10]. Dal 2018 il Teatro alla Misericordia è diventato una delle due sedi del Centro di Residenza della Toscana, per volontà di Regione Toscana e Ministero dei beni e delle attività culturali.
Per il quadriennio 2014-18 la Commissione Europea, nell'ambito del programma Creative Europe, ha finanziato il progetto di cooperazione su larga scala Be SpectACTive! del quale il direttore di Kilowatt, Luca Ricci, è coideatore e project-manager, il Comune di Sansepolcro è capofila e CapoTrave/Kilowatt è uno dei partner[8][11]. Il progetto è stato rifinanziato dalla Unione europea anche per il quadriennio 2018-2022 con CapoTrave/Kilowatt come capofila di un partenariato di 19 enti e istituzioni culturali.
Nel 2019 Editoria & Spettacolo pubblica il volume Lo spettatore è un visionario nel quale Lucia Franchi e Luca Ricci raccontano la storia di Kilowatt e descrivono le idee sull'audience engagement che ne hanno animato l'azione.
Nel 2024 l'editore Titivillus pubblica il libro Viaggiare sicuri nella scena digitale che si riferisce alle sperimentazioni condotte dal festival intorno al tema della creazione performativa in digitale, a partire dal progetto Residenze Digitali, che Kilowatt ha ideato e che coordina.[12]
Premi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 il festival ha vinto il Premio UBU, diretto da Franco Quadri, con la seguente motivazione: «Per l'attività di sguardi incrociati tra pubblico, artisti e critici, in cui è nascosta la forza eversiva di un punto di vista davvero nuovo. Coinvolto in questa gara popolare un gruppo di spettatori ribattezzati Visionari, cittadini appassionati ma non esperti, che partecipano alla scelta degli spettacoli e insieme a critici vecchi e nuovissimi si impegnano nella ricerca di un teatro da pensare e costruire»[13][14].
Nel 2013 Luca Ricci ha ottenuto il Premio Nico Garrone per il progetto di produzione NeXtwork, realizzato da Kilowatt in collaborazione con il Teatro dell'Orologio di Roma[15][16].
Nel 2017 CReSCo, l'organizzazione della quale Kilowatt è stata uno dei principali promotori, ha vinto il Premio UBU nella sezione Progetti Speciali[17].
Nel 2021 Kilowatt Festival ha vinto il Premio della Critica assegnato ogni anno dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro ANCT[18][19].
Sempre nel 2021, Lucia Franchi e Luca Ricci hanno vinto il Premio UBU per il miglior progetto curatoriale, per il loro lavoro di direzione di Kilowatt[20][21].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Miriam Zamparella, Kilowatt festival, l'Italia che mi piace. Huffington Post, 11 agosto 2014.
- ^ Franco Quadri, Quanta energia in questo Kilowatt, in Repubblica, 24 luglio 2010, p. 38.
- ^ a b Kilowatt Festival La selezione dei visionari. ATeatro.it, 15 dicembre 2007
- ^ Quattordici anni di Kilowatt, guest list 2003-2016 Archiviato l'11 ottobre 2016 in Internet Archive..
- ^ Maria Dolores Pesce, Kilowatt Festival 2019, su dramma.it. URL consultato l'11 agosto 2019.
- ^ Saverio Verini. Spettatori, venite a scegliere i titoli. L'Unità, 11 gennaio 2011, p. 43.
- ^ Anna Bandettini, Teatro, al festival dei trentenni lo spettatore sceglie il suo show, in Repubblica, 23 luglio 2010, p. 48.
- ^ a b Rossella Porcheddu, Kilowatt Festival 2015. Col teatro in mezzo. Teatro e Critica, 7 agosto 2015.
- ^ Anna Bandettini, La scena contemporanea: Cresco dunque sono. Repubblica.it, 29 gennaio 2012.
- ^ Andrea Falcone, Kilowatt tutto l'anno: da una residenza condivisa, un festival diffuso. DelTeatro.it, 23 gennaio 2014.
- ^ Marco Menini,L'esperienza di Kilowatt alla conquista dell'Europa. KlpTeatro.it, 20 ottobre 2014.
- ^ Residenze Digitali, su Residenze Digitali, 25 gennaio 2021. URL consultato il 2 agosto 2024.
- ^ Anna Bandettini, Il meglio del teatro nei Premi Ubu. Post Teatro, in Repubblica.it, 16 dicembre 2010.
- ^ Premi Ubu 2010: and the winners are... Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive.. TeatroTeatro.it, 14 dicembre 2010.
- ^ Anna Bandettini,I premi Nico Garrone a Timpano, Ricci e Guidi. Post Teatro, in Repubblica.it, 20 agosto 2013.
- ^ NeXtwork a Roma Archiviato il 20 ottobre 2013 in Internet Archive.. L'Unità, 20 aprile 2013, pag. 22.
- ^ Redazione, Premi Ubu per il Teatro 2017. Lanouvellevague.it, 16 dicembre 2017.
- ^ https://www-ansa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ansa.it/amp/campania/notizie/2021/11/17/premi-a-enzo-moscato-il-paolo-emilio-poesioanct_3e914de7-dfff-4804-a735-1451384a7680.html?amp_js_v=a6&_gsa=1&usqp=mq331AQKKAFQArABIIACAw%3D%3D#aoh=16395508243054&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s
- ^ https://www.criticiditeatro.it/2021/11/19/premio-della-critica-2021-kilowatt-festival/
- ^ https://www.teverepost.it/luca-ricci-e-lucia-franchi-vincono-il-premio-ubu-per-il-miglior-progetto-curatoriale/
- ^ Copia archiviata, su teveretv.it. URL consultato il 15 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bonet, L., Caivano, G., Carnelli, L., Dupin-Meynard F., Négrier, E. (a cura di), Be SpectACTive!, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2018, ISBN 9788832068016
- Lucia Franchi-Luca Ricci, Lo spettatore è un visionario, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2019, ISBN 9788832068085
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kilowatt Festival
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su kilowattfestival.it.
- Il canale YouTube di Kilowatt Festival, su youtube.com.
- Sito della compagnia CapoTrave, su capotrave.com.
- Be SpectACTive - Sito Ufficiale, su bespectactive.eu.