Vai al contenuto

Hulk (film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Hulk
Hulk (Eric Bana) in una scena del film
Titolo originaleHulk
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2003
Durata138 min
Genereazione, fantascienza, drammatico, avventura
RegiaAng Lee
SoggettoJames Schamus dai fumetti della Marvel Comics
SceneggiaturaJames Schamus, Michael France, John Turman
ProduttoreAvi Arad, Gale Anne Hurd, James Schamus, Larry J. Franco
Produttore esecutivoStan Lee, Kevin Feige
Casa di produzioneUniversal Pictures, Marvel Studios, Valhalla Motion Pictures, Good Machine
Distribuzione in italianoUniversal Pictures
FotografiaFrederick Elmes
MontaggioTim Squyres
Effetti specialiMichael Lantieri, Dennis Muren, Ed Hirsh, Colin Brady
MusicheDanny Elfman
ScenografiaRick Heinrichs, John Dexter, Greg Papalia, Cheryl Carasik
CostumiMarit Allen
TruccoDennis Liddiard
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Hulk è un film del 2003 diretto da Ang Lee.

Basato sull'omonimo personaggio di Marvel Comics. È interpretato da Eric Bana, Jennifer Connelly, Sam Elliott, Josh Lucas e Nick Nolte. Il film esplora le origini di Bruce Banner, che, dopo un incidente di laboratorio che coinvolge radiazioni gamma, si trasforma nel gigante verde noto come Hulk ogni volta che è stressato o provocato emotivamente. In particolare, lui si ritrova ricercato dall'esercito statunitense e, successivamente, si scontra con il padre biologico, per i piani oscuri che riserva al figlio.

Il film è stato distribuito il 20 giugno 2003 e ha incassato 245 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando uno dei film di maggior successo del 2003. Tuttavia, l'incasso è risultato inferiore alle aspettative.[1][2] Il film ha ricevuto recensioni miste dalla critica cinematografica, con elogi per le performance, l'ambizione e lo stile, ma critiche per i dialoghi, la carenza di sequenze d'azione e le immagini in computer grafica.

Un reboot (intitolato L'incredibile Hulk) è stato distribuito il 13 giugno 2008 come secondo film del Marvel Cinematic Universe.

Desert Base, 1966. Il ricercatore genetico David "Dave" Banner lavora in un progetto del governo degli Stati Uniti, volto a rafforzare le reazioni biologiche umane contro terribili pestilenze. Dopo una serie di sperimentazioni sugli animali, scopre come intervenire sul sistema immunitario dell'uomo, ma il suo supervisore, il colonnello Thaddeus "Thunderbolt" Ross, gli impedisce la sperimentazione umana, temendo conseguenze indesiderate. Non volendo gettare la spugna, David sperimenta un composto chimico su di sé, modificando così il proprio corredo genetico, e sua moglie Edith dà presto alla luce il loro unico figlio, Bruce Banner. Disgraziatamente, il bimbo dimostra episodi di trasmissione genetica e il padre decide di trovare un rimedio al suo DNA mutato. Dopo aver scoperto gli esperimenti, Ross interrompe la ricerca di David, che prepara il reattore gamma della Desert Base per farlo esplodere come vendetta. Credendo sia pericoloso, David cerca di uccidere Bruce, ma uccide accidentalmente Edith quando lei si mette in mezzo a loro; l'evento causa a Bruce un trauma che sopprime i suoi ricordi d'infanzia. Ross fa arrestare David, rinchiudendolo in un ospedale psichiatrico, e affidando Bruce di quattro anni in adozione alla famiglia Krenzler. I suoi genitori vengono dati misteriosamente per morti. Nonostante abbia rimosso molti dei ricordi di quando viveva con la sua famiglia naturale, Bruce, che con gli anni si è rivelato essere dotato di una mente straordinaria, preludio di quello che sarà un grande scienziato, soffre per tutta la vita di strani incubi a cui non sa dare una spiegazione.

Trent'anni dopo, Bruce è un brillante ricercatore al Lawrence Berkeley National Laboratory, lavorando nello stesso settore del padre insieme alla sua ex fidanzata, Betty Ross, figlia del colonnello Ross, nel frattempo divenuto generale. Insieme, essi lavorano a esperimenti di nanotecnologia e di scienze genetiche, i quali falliscono a causa di qualche incognita ancora non risolta. Un giorno, a causa dell'accensione accidentale di una delle sue macchine, Bruce salva un collega di nome Harper e il suo corpo, esposto a una dose massiccia di raggi gamma, anziché morire, li assorbe senza conseguenze apparenti. Anzi, le radiazioni sembrano averne rafforzato il fisico, facendolo guarire da tutte le lesioni sofferte nel corso della vita. La notizia fa presto il giro degli ambienti scientifici americani e il generale Ross si precipita a incontrare sua figlia, per capire cosa sappia esattamente su di lui.

Durante la convalescenza, Bruce incontra il taciturno custode del laboratorio, il quale si presenta come suo padre, David Banner, mandato in prigione da Ross. Costui sostiene di essere l'unico uomo in grado di aiutarlo a conoscere la sua vera identità, ma Bruce, arrabbiato e confuso, lo caccia via. Successivamente, David utilizza campioni del DNA di Bruce per la sperimentazione sugli animali.

Durante le proprie ricerche mediche e scientifiche, la crescente rabbia di Bruce per le recenti tensioni attiva il suo DNA irradiato, facendolo trasformare in Hulk, un gigantesco umanoide verde con una forza sovrumana, ma dotato della mente di un bambino (altri non è che la reincarnazione di Bruce da piccolo, emanata dai suoi ricordi rimossi). Il mostro distrugge il laboratorio e, dopo aver avuto una breve interazione con suo padre, fugge. Il mattino dopo, Betty trova Bruce privo di sensi a casa sua, che ricorda a malapena la notte precedente. Il generale Ross lo interroga, mentre Betty trova David per indagare su di lui. Dopo ore di interrogatorio, Ross si impadronisce del laboratorio e condanna Bruce agli arresti domiciliari, ritenendolo complice del padre in un brutto esperimento, che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. Quella notte, David chiama Bruce, rivelandogli di aver mutato i suoi tre cani e di averli mandati ad attaccare Betty, e facendolo infuriare. Lamentando la distruzione del laboratorio, il losco ex maggiore Glenn Talbot aggredisce Bruce, che si trasforma per la seconda volta, ferendo Talbot e due agenti militari di Ross. Hulk raggiunge l'amata Betty nella sua capanna nella foresta, per poi difenderla dai cani mutanti creati da David. Dopo un duro combattimento, Hulk riesce a uccidere tutti i cani e si ritrasforma in Bruce, ormai esausto.

Decisa ad aiutarlo, la fidanzata lo porta sedato a Desert Base, dove convince il padre a collaborare per cercare di trovare una soluzione. A guastare la situazione giunge Talbot che, cercando di trarre profitto dal potere di Hulk, rapisce Bruce e lo fa mettere in una vasca di deprivazione sensoriale, cercando di scatenare in lui la rabbia a livello inconscio. Talbot induce un incubo ai ricordi rimossi di Bruce (in realtà il ricordo appena riaffiorato della morte della madre, uccisa per sbaglio dal padre mentre l'uomo stava tentando di uccidere il figlio, ritenendo ciò un atto misericordioso per Bruce) e lui si trasforma per la terza volta in Hulk. Intrappolando Hulk in una schiuma appiccicosa, Talbot prova a prelevarne un campione, ma Hulk si libera e Talbot rimane ucciso sparando un proiettile esplosivo. Fuggito dalla base, Hulk combatte l'esercito nel deserto e salta fino a San Francisco per trovare Betty. Ross ha il comando della missione per cercare di fermarlo ed eliminarlo, avendo ricevuto tutta l'autorità in merito dal presidente degli Stati Uniti in persona. Sapendo che il combattimento sottopone Hulk a una furia distruttiva, Betty convince suo padre Ross a condurla da Hulk per riportarlo alla normalità. Bruce viene arrestato dagli uomini di Ross e collegato a una sedia elettrica, che lo fulminerà all'istante qualora accenni a trasformarsi.

Nel frattempo, David, che in quei giorni si era diretto indisturbato al laboratorio per bombardarsi con una quantità di raggi gamma di molto superiore a quella del figlio, con lo scopo di ottenere un simile effetto su di sè, ha acquistato incredibili poteri di assorbimento ed è ora in grado di assumere le caratteristiche di ogni materia o sostanza con cui entra in contatto. Decide quindi di venire allo scoperto e di concedersi spontaneamente, quando le Forze Speciali lo arrestano, così da avere la possibilità di ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con suo figlio e poter assorbire tutta quanta la sua energia, raggiungendo poteri inimmaginabili.

I due Banner parlano in una base in città, mentre Ross guarda, minacciando di incenerirli. David cade nella megalomania, desiderando che il potere di Bruce distrugga tutti i suoi nemici. Dopo il rifiuto di Bruce, David morde un cavo elettrico ad alta tensione e assorbe l'energia elettrica di tutta la città, mentre Bruce si trasforma per la quarta volta. I due mostri, uno verde e muscoloso, l'altro divenuto pura energia, danno vita a una lotta senza esclusione di colpi: Hulk comincia a irrorarlo con tutta la propria energia, la quale si rivela insostenibile per David. Non riuscendo a stabilizzarla, comincia a collassare su sé stesso diventando una gigantesca nebulosa di energia. I due esseri sovrannaturali vengono fermati solo dal lancio di un missile a raggi gamma, sganciato sul luogo del combattimento per ordine del generale Ross. Nell'esplosione che ne consegue, padre e figlio vengono ritenuti morti.

Un anno dopo, il generale Ross telefona a sua figlia, parlandogli di vari avvistamenti di Hulk e chiedendole se l'aveva avvicinata, ma Betty afferma il contrario, poiché, oltre a essere sotto costante sorveglianza, nega la possibilità che Bruce sia sopravvissuto. In realtà, il giovane scienziato vive in esilio come medico di gente bisognosa in America Latina, sotto falsa identità, e il suo accampamento viene invaso dai militari del governo locale, con l'intento di confiscare i farmaci. Dopo che Bruce avverte senza successo il loro capo di non farlo arrabbiare, si ritrasforma in Hulk urlando di rabbia.

Avi Arad e Gale Anne Hurd iniziano lo sviluppo di un film sul personaggio nel 1990[3]. Nel dicembre 1992 i Marvel Studios iniziano a discutere del progetto con la Universal[4]. Nel 1994 lo sceneggiatore Michael France e il co-creatore del personaggio Stan Lee discutono del progetto alla Universal; lo studio ha intenzione di realizzare un film con Hulk contro i terroristi, ma l'idea a France non piace. Nel 1995 John Turman riscrive la sceneggiatura, poi approvata da Stan Lee. La sceneggiatura di Turman vede Hulk contro il Generale Ross, i militari e il Capo; nella sceneggiatura ci sono anche Rick Jones e Brian Banner[5][6].

Nel 1996 Jonathan Hensleigh sale a bordo del progetto come sceneggiatore e nel 1997 Joe Johnston viene confermato come regista del film dal titolo The Incredible Hulk[7][8]. Nel luglio del 1997 Johnston abbandona il progetto in favore di Cielo d'ottobre; Turman viene richiamato per scrivere due ulteriori bozze, quindi Zak Penn riscrive la sceneggiatura[7][9]. Questa nuova versione vede il personaggio contro una scuola di squali[6]; nella sceneggiatura sono presenti anche delle scene che finiranno nel film L'incredibile Hulk del 2008, come Bruce Banner che si rende conto di non poter avere rapporti sessuali o che provoca la trasformazione gettandosi da un aereo[10]. Dopodiché Hensleigh riscrive nuovamente la sceneggiatura; essa prevedeva come nemici insetti umani[11].

Nel dicembre 1997, ha inizio la pre-produzione del film con Jonathan Hensleigh alla regia[11][12]. Gregory Spolder entra nel cast nel ruolo di Novak, antagonista del film, mentre Lynn Williams nel ruolo di un mostro a metà strada tra uno scarabeo e una formica[12]. La Universal intendeva far uscire il film nell'aprile del 1998, ma costrinse Hensleigh a riscrivere la sceneggiatura prima delle riprese per diminuire il budget[13].

Hensleigh trova la riscrittura troppo difficoltosa e abbandona il progetto, dichiarando di aver perso tempo nella pre-produzione per nove mesi[14]. Nel 1999 Michael France riscrive la sceneggiatura, in cui il personaggio è un nerd come nei fumetti originali e pronto a combattere suo padre, Brian Banner. La sceneggiatura vedeva Bruce intenzionato a convincersi di non essere come il padre: un uomo arrogante e violento. Nella sceneggiatura erano presenti anche Betty Ross e la famosa frase «Non farmi arrabbiare...», presa dalla serie televisiva del 1977, era pronunciata dal padre di Bruce Banner. France termina la sceneggiatura nel gennaio 2000, per riprese fissate nell'aprile dello stesso anno[15][16].

Michael Tolkin e David Hayter riscrivono la sceneggiatura di Michael France; la loro sceneggiatura comprende i personaggi del Capo, Zzzax e l'Uomo Assorbente come nemici, che sarebbero stati coinvolti nell'incidente che ha tramutato Banner in Hulk[7]. Nel gennaio 2001 Ang Lee e James Schamus vengono inclusi nel progetto[17]. Ad Ang Lee non piace la sceneggiatura e chiede a James Schamus di rettificarla, unendo il personaggio del padre di Banner con l'Uomo Assorbente[18]. Michael France, John Turman e James Schamus ricevono i credits per la sceneggiatura. La Universal sceglie per il 20 giugno 2003 la data di uscita del film, titolato Hulk.

  • L'attore e culturista Lou Ferrigno, storico interprete di Hulk nella serie televisiva, appare in un breve cameo all'inizio del film. Interpreta una guardia di sicurezza[19].
  • Stan Lee, co-creatore del personaggio, compare in un breve cameo nel ruolo della guardia che dialoga con Lou Ferrigno[19].

Le riprese sono iniziate il 18 marzo e si sono concluse il 22 agosto 2002[21]. La Industrial Light & Magic ha lavorato agli effetti speciali del film dal 2001 fino a un mese prima dell'uscita cinematografica[22]. Il regista Ang Lee ha fornito alcune prove per il motion capture[23].

Colonna sonora

[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora del film è stata composta da Danny Elfman.

Musiche di Danny Elfman.

  1. Main Title – 4:36
  2. Prologue – 4:38
  3. Betty's Dream – 2:14
  4. Bruce's Memories – 2:45
  5. Captured – 3:40
  6. Dad's Visit – 2:15
  7. Hulk Out! – 4:00
  8. Father Knows Best – 3:34
  9. ...Making Me Angry – 4:02
  10. Gentle Giant – 1:02
  11. Hounds Of Hell – 3:47
  12. The Truth Revealed – 4:19
  13. Hulk's Freedom – 2:36
  14. A Man Again – 7:48
  15. The Lake Battle – 4:32
  16. The Aftermath – 0:56
  17. The Phone Call – 1:35
  18. End Credits – 1:13
  19. Velvet RevolverSet Me Free – 4:09

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito negli Stati Uniti il 20 giugno 2003 e in italia il 29 agosto dello stesso anno.

Edizione italiana

[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione italiana del film è stata curata da Fiamma Izzo, anche autrice dei dialoghi, per Pumaisdue.[24]

Edizioni home video

[modifica | modifica wikitesto]

Il DVD del film è stato distribuito dalla Universal Pictures ed è stato presentato sul mercato con i seguenti contenuti speciali[25]:

  • commento audio del regista Ang Lee;
  • Hulk Cam: dentro la rabbia: accesso diretto al dietro le quinte durante tutto il film;
  • featurette interattiva: L'anatomia di Hulk;
  • scene eliminate;
  • making-of del film;
  • featurette: Hulkification;
  • featurette: Evoluzione di Hulk;
  • featurette: L'incredibile Ang Lee;
  • featurette: La scena della battaglia dei cani;
  • featurette: Lo stile unico del montaggio di Hulk;
  • contenuti DVD-ROM.

Hulk è stato distribuito il 20 giugno 2003 guadagnando 62,1 milioni di dollari nel weekend di apertura, raggiungendo all'epoca il 16° record di incassi. Con un calo del 70% nel secondo fine settimana, è stata la prima apertura sopra i 20 milioni di dollari a calare di oltre il 65%.[26] Il film, con un budget di 137 milioni di dollari, ha incassato 132,2 milioni di dollari in Nord America (divenendo il più grande apripista a guadagnare meno di 150 milioni di dollari)[27] e 113,1 milioni di dollari all'estero, arrivando a un incasso complessivo mondiale di 245,3 milioni di dollari.[28]

Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha un punteggio di approvazione del 63% basato su 239 recensioni e una valutazione media di 6,30/10. Il consenso della critica del sito web recita: "Sebbene l'ambizioso film di Ang Lee guadagni voti per lo stile e un tentativo di profondità drammatica, alla fine si parla troppo e non si distrugge abbastanza".[29] Un altro aggregatore, Metacritic, che utilizza una media ponderata, ha assegnato al film un punteggio di 54/100 basato su 40 critici, indicando "recensioni contrastanti o medie".[30]

Roger Ebert ha dato una recensione positiva, spiegando che "Ang Lee sta cercando di affrontare effettivamente i problemi nella storia di Hulk, invece di limitarsi a ridurre gli effetti visivi senza cervello". A Ebert piaceva anche il modo in cui i movimenti di Hulk assomigliavano a quelli di King Kong.[31] Anche se Peter Travers di Rolling Stone riteneva che Hulk avrebbe dovuto essere più corto, ha elogiato molto le sequenze d'azione, in particolare il climax e la sfida.[32] Paul Clinton della CNN era dell'opinione che il cast offrisse ottime interpretazioni, ma in una recensione altrimenti positiva, ha pesantemente criticato le immagini generate al computer, definendo Hulk "una versione spuntata di Shrek".[33]

Mick LaSalle del San Francisco Chronicle ha considerato il film "più premuroso e piacevole alla vista di qualsiasi film di successo nella memoria recente, ma la sua durata epica arriva senza una ricompensa epica".[34] Ty Burr del Boston Globe ha affermato "Jennifer Connelly riprende la sua svolta da scienziata incasinata di A Beautiful Mind".[35] Lisa Schwarzbaum di Entertainment Weekly ha dichiarato: "Raramente un adattamento di un fumetto ad alto budget si è sentito così privo di umorismo e intellettualmente difensivo sulle proprie radici polpose".[36] Hulk ha ricevuto elogi retrospettivi dalla critica per la sua differenza artistica rispetto ad altri film di supereroi. Nel 2012, Matt Zoller Seitz ha citato il film come uno dei pochi film di supereroi ad alto budget che si discostava davvero dalla formula, in termini dell'argomento o del tono, scrivendo che il film è "piuttosto bizzarro… nella sua psicologia freudiana vecchia scuola, ma interessante per questo motivo".[37] Nel video-saggio di Scout Tafoya del 2016 su un altro film diretto da Ang Lee, Cavalcando col diavolo, ha menzionato Hulk come "l'adattamento sfortunato ma silenzioso e profondamente triste dei fumetti de L'incredibile Hulk di Lee".[38] Nel 2018 Peter Sobczynski di RogerEbert.com ha scritto che il film è "un ottimo esempio di pop art cinematografica che merita una rivalutazione".[39]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Hulk (videogioco).

Radical Entertainment ha sviluppato il videogioco Hulk sul personaggio di Hulk per accompagnare l'uscita del film. Anche se il gioco ha lo stesso titolo e la stessa copertina del film, non ripercorre gli eventi del film, ma quelli accaduti dopo, infatti narra del ritorno di Bruce Banner negli Stati Uniti dopo la sua permanenza in America Latina (la scena finale del film). Lì verrà contattato dal suo vecchio professore, Geoffrey Crawford, il quale è riuscito nella realizzazione del "Globo Gamma", ovvero un dispositivo in grado di estrargli tutta l'energia gamma e quindi di guarirlo da Hulk. Tuttavia le cose non andranno come sperato; Crawford estrarrà solo una parte dell'energia di Bruce, usandola per tramutarsi in un mostro gamma chiamato Ravage e consegnare il resto di quella incamerata nel Globo al Capo, un terrorista, anch'esso mutato dai raggi gamma, intenzionato ad usare l'energia di Hulk per creare un esercito di mostri gamma che gli garantiranno la conquista del mondo. Toccherà a Bruce/Hulk sventare il malefico piano e salvare il mondo.

Lo stesso argomento in dettaglio: L'incredibile Hulk (film).
  1. ^ (EN) Hulk (2003), su Box Office Mojo. URL consultato il 23 agosto 2011.
  2. ^ (EN) Yolanda Chen, A Cross Cultural Story-Teller: Oscar Winning Film Director-Ang Lee, su agendafin.com. URL consultato il 23 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2007).
  3. ^ (EN) Rob M. Worley, Comic-Con: Hulk, Hulk, Hulk!, su mania.com, 6 agosto 2002. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  4. ^ (EN) Marvel characters holding attraction for filmmakers [collegamento interrotto], su variety.com, Variety, 8 dicembre 1992. URL consultato il 24 agosto 2011.
  5. ^ (EN) Rob M. Worley, Countdown to Hulk: Screenwriter John Turman talks about a fan's dream job, su comicbookresources.com, Comic Book Resources, 30 maggio 2003. URL consultato il 24 agosto 2011.
  6. ^ a b (EN) Harry Knowles, Make John Turman or Zack Penn's Hulk Drafts, not Hensleigh's!!!!!!, su aintitcool.com, Ain't It Cool News, 10 novembre 2007. URL consultato il 24 agosto 2011.
  7. ^ a b c David Hughes, Comic Book Movies, London, Virgin Books, 2003.
  8. ^ (EN) Michael Fleming, A Mania For Marvel, su variety.com, Variety, 14 aprile 1997. URL consultato il 24 agosto 2011.
  9. ^ (EN) Michael Fleming, 'Hoop' duo go hip-hop, su variety.com, Variety, 7 luglio 1997. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2012).
  10. ^ (EN) Incredible Hulk: Setting the Record Straight, su weblogs.variety.com, Variety, 13 giugno 2008. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2008).
  11. ^ a b (EN) U bulks up 'Hulk' [collegamento interrotto], su variety.com, Variety, 10 agosto 1997. URL consultato il 24 agosto 2011.
  12. ^ a b (EN) Paul Karon, U adds duo to 'Hulk' cast, su variety.com, Variety, 30 ottobre 1997. URL consultato il 24 agosto 2011.
  13. ^ (EN) Chris Petrikin, U has 'Hulk' take a seat [collegamento interrotto], su variety.com, Variety, 1º marzo 1998. URL consultato il 24 agosto 2011.
  14. ^ (EN) An Interview with Jonathan Hensleigh, su uk.movies.ign.com, IGN, 5 marzo 2004. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  15. ^ (EN) Michael Fleming, Marvel takes cue from its superheroes [collegamento interrotto], su variety.com, Variety, 13 luglio 1999. URL consultato il 24 agosto 2011.
  16. ^ (EN) Michael Fleming, Stewart goes boldly; renewed U fills its slate [collegamento interrotto], su variety.com, Variety, 2 settembre 1999. URL consultato il 24 agosto 2011.
  17. ^ (EN) Cathy Dunkley, From 'Tiger' to U's 'Hulk' for helmer, su variety.com, Variety, 11 gennaio 2001. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
  18. ^ (EN) Andy Seiler, Ang Lee gets inside Hulk's head, su usatoday.com, USA Today, 13 aprile 2001. URL consultato il 24 agosto 2011.
  19. ^ a b c (EN) Trivia, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 23 agosto 2011.
  20. ^ (EN) Edward Douglas, Zak Penn on Edward Norton's Hulk, in SuperHeroHype.com, 16 aprile 2007. URL consultato il 3 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2008).
  21. ^ (EN) Box office / business for Hulk (2003), su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 23 agosto 2011.
  22. ^ (EN) Countdown to 'Hulk': Dennis Muren animates the big, green leading man, su comicbookresources.com, 9 giugno 2003. URL consultato il 23 agosto 2011.
  23. ^ (EN) Countdown to 'Hulk': Ang Lee's new green destiny, su comicbookresources.com, 19 giugno 2003. URL consultato il 23 agosto 2011.
  24. ^ Hulk, su antoniogenna.net, Il mondo dei doppiatori. URL consultato il 3 ottobre 2011.
  25. ^ Scheda completa di Hulk - Edizione Speciale (2003) [collegamento interrotto], su movieplayer.it. URL consultato il 3 ottobre 2011.
  26. ^ (EN) Biggest Second Weekend Drops at the Box Office, su Box Office Mojo.
  27. ^ (EN) Biggest Opening Weekends at the Box Office, su Box Office Mojo.
  28. ^ (EN) Hulk (2003), su Box Office Mojo.
  29. ^ Hulk (2003), su Rotten Tomatoes, Flixster. URL consultato il 10 luglio 2024.
  30. ^ Hulk, su Metacritic, CNET. URL consultato il 9 novembre 2015.
  31. ^ (EN) Hulk, su Chicago Sun-Times.
  32. ^ (EN) Hulk, su Rolling Stone.
  33. ^ (EN) "Hulk not quite all there", su CNN.
  34. ^ (EN) "Hulk is a smash-'em-up blockbuster", su San Francisco Chronicle.
  35. ^ (EN) "This not-so-incredible Hulk takes simple joys to serious extremes", su Boston Globe.
  36. ^ (EN) The Hulk (2003), su Entertainment Weekly.
  37. ^ (EN) "TRAILER WATCH – Marvel's THE AVENGERS: Just Another Superhero Movie?", su IndieWire.
  38. ^ (EN) The Unloved – Ride with the Devil, su Vimeo.
  39. ^ (EN) Stan Lee: 1922–2018, su RogerEbert.com.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN182506178