Henry Herbert, IX conte di Pembroke

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Henry Herbert, IX conte di Pembroke
Henry Herbert, IX conte di Pembroke, in una stampa d'epoca
Conte di Pembroke
Stemma
Stemma
In carica1733 –
1750
PredecessoreThomas Herbert, VIII conte di Pembroke
SuccessoreHenry Herbert, X conte di Pembroke
Altri titoliConte di Montgomery
Nascita29 gennaio 1693
MortePembroke House, 9 gennaio 1750 (56 anni)
DinastiaHerbert
PadreThomas Herbert, VIII conte di Pembroke
MadreLady Margaret Sawyer
ConsorteLady Mary FitzWilliam
ConiugeMary FitzWilliam
FigliHenry
ReligioneAnglicanesimo

Henry Herbert, IX conte di Pembroke (29 gennaio 1693Pembroke House, 9 gennaio 1750), è stato un nobile e architetto inglese.

Era il figlio di Thomas Herbert, VIII conte di Pembroke, e della sua prima moglie, Lady Margaret Sawyer, unica figlia di Sir Robert Sawyer. Studiò architettura classica alla Christ Church di Oxford, compiendo un gran tour, nel 1712, dove incontrò Lord Shaftesbury a Napoli, William Kent a Roma e a Venezia.

Una sua opera architettonica: il ponte palladiano

È stato nominato Lord of the Bedchamber di Giorgio II, quando era ancora principe di Galles. Fu vice luogotenente di Worcestershire il 29 gennaio 1715, capitano e tenente colonnello delle Coldstream Guards il 12 agosto 1717. Il 20 settembre 1721, è stato promosso al grado di colonnello, e colonnello del 1st Troop of Horse Guards[1].

Dopo l'ascesa al trono di Giorgio II nel 1727, Herbert rimase il suo stretto collaboratore e fu nominato primo Lord of the Bedchamber. Quando succedette al padre, lasciò le Horse Guards per entrare nel 1st King's Dragoon Guards con il grado di colonnello. Nello stesso anno (24 agosto), fu nominato Lord luogotenente del Wiltshire. Giorgio II continuò a favorire Pembroke, che fu nominato Groom of the Stool l'8 gennaio 1735 e giurò come consigliere privato il giorno successivo[1]. Tuttavia, si dimostrò infruttuoso nei suoi tentativi di mediazione tra Giorgio II e suo figlio, il principe Federico. Sebbene abbia esercitato un potente patrocinio a Wilton, il suo collegio elettorale locale, Pembroke svolse solo un piccolo ruolo nella politica nazionale.

Condivideva i gusti antiquari di suo padre (incaricando Andrew Fountaine di supervisionare la catalogazione delle collezioni di suo padre), ma li esprimeva attraverso l'architettura piuttosto che il collezionismo. È noto per aver progettato sette edifici, due dei quali non esistono più, questi sono la casa del conte, Pembroke House demolita nel 1756-7 e Wimbledon House per la duchessa di Marlborough, distrutta da un incendio nel 1785. Progettò la Colonna della Vittoria a Blenheim Palace per la duchessa di Marlborough in memoria del suo defunto marito[2]. Come uno dei "conti architetti", collaborò con Roger Morris alla progettazione della Marble Hill House (1724–29), della White Lodge, Richmond (1727–28), e del Palladian Bridge sul piccolo fiume Nadder a Wilton House. Ha anche progettato la torre dell'acqua a Houghton Hall (1730 circa) a forma di tempio con giardino.

Sebbene non fosse coinvolto nella sua progettazione, è stato un promotore del progetto per la costruzione del Westminster Bridge.

Era un appassionato di tennis e di nuoto. Divenne membro della Royal Society il 15 dicembre 1743.

Ritratto della moglie

Sposò, il 28 agosto 1733, Mary FitzWilliam (?-13 febbraio 1769), figlia di Richard FitzWilliam, V visconte FitzWilliam. Ebbero un figlio:

Morì il 9 gennaio 1750 a Pembroke House.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Philip Herbert, IV conte di Pembroke e I conte di Montgomery Henry Herbert, II conte di Pembroke  
 
Mary Sidney  
Philip Herbert, V conte di Pembroke e II conte di Montgomery  
Susan de Vere Edward de Vere, XVII conte di Oxford  
 
Anne Cecil  
Thomas Herbert, VIII conte di Pembroke e III conte di Montgomery  
William Villiers, I baronetto George Villiers  
 
Audrey Saunders  
Catherine Villiers  
Rebecca Roper Robert Roper  
 
Elizabeth Nott  
Henry Herbert, IX conte di Pembroke e IV conte di Montgomery  
Edmund Sawyer George Sawyer  
 
Anne Hill  
Robert Sawyer  
Anne Whitmore William Whitmore  
 
Margaret Moseley  
Margaret Sawyer  
Ralf Suckley  
 
 
Margaret Suckeley  
 
 
 
 
  1. ^ a b James William Edmund Doyle, The Official Baronage of England vol. III, London, Longmans, Green, 1885, p. 34. URL consultato il 5 giugno 2008.
  2. ^ page 473, The Buildings of England Oxfordshire, Jennifer Sherwood & Nikolaus Pevsner, 1974, Penguin Books

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