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Governo Depretis II

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Governo Depretis II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAgostino Depretis
(Sinistra storica)
CoalizioneSinistra storica
LegislaturaXIII
Giuramento26 dicembre 1877
Dimissioni8 marzo 1878
Governo successivoCairoli I
24 marzo 1878

Il Governo Depretis II è stato in carica dal 26 dicembre 1877 al 24 marzo 1878[1] per un totale di 88 giorni, ovvero 2 mesi e 26 giorni. Il governo si dimise in seguito di una frattura nella sinistra, infatti una parte si alleò con l'estrema e elesse Benedetto Cairoli come presidente della camera.

In questo governo divenne operativo, per la prima volta, il nuovo “Ministero del Tesoro” creato dal precedente governo (Regio decreto 26 dicembre 1877, n. 4129). Il “Ministero dell'agricoltura, dell'industria e del commercio”, invece, fu soppresso (Regio decreto 26 dicembre 1877, n. 4220).

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Totale
Sinistra storica 1 9 10

Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[2] Maggioranza PD (406)
406 / 508
Opposizione ER (8), PLC (94)
102 / 508
Carica Titolare
Presidenza del Consiglio dei ministri
Presidente
del Consiglio dei ministri
Agostino Depretis
(Sinistra storica)
Ministero Ministri
Affari Esteri Agostino Depretis
(Sinistra storica)
Lavori Pubblici Francesco Paolo Perez (Sinistra storica)
Interno Francesco Crispi
(Sinistra storica)
(fino al 7 marzo 1878)
Agostino Depretis
(Sinistra storica)
(dal 7 marzo 1878)
Pubblica Istruzione Michele Coppino
(Sinistra storica)
Guerra Luigi Mezzacapo
(Sinistra storica)
Marina Benedetto Brin
(Indipendente)[3]
Finanze Agostino Magliani
(Sinistra storica)
Grazia e Giustizia e Culti Pasquale Stanislao Mancini (Sinistra storica)
Tesoro Angelo Bargoni (Indipendente)[4]
  1. ^ TELEGRAMMI PARTICOLARI, su archiviolastampa.it, 24 marzo 1878, p. 1.
  2. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  3. ^ Affiliato alla Sinistra storica
  4. ^ Tecnicamente un centrista, si affiliò, ai fini della formazione del governo, con la Sinistra storica

Altri progetti

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