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Gli emigranti (telenovela)

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Gli emigranti
Titolo originaleOs imigrantes / Os imigrantes - Terceira geração
PaeseBrasile
Anno1981
Formatoserial TV
Generetelenovela
Stagioni3
Puntate459 (In Italia ne sono state trasmessiesolo 117)
Durata45 min
Lingua originaleportoghese
Crediti
IdeatoreBenedito Ruy Barbosa
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal27 aprile 1981
Al1º novembre 1982
Rete televisivaRede Bandeirantes
Prima TV in italiano
Dal1º novembre 1982
Al12 aprile 1983
Rete televisivaItalia 1

Gli emigranti (Os imigrantes / Os imigrantes - Terceira geração) è una telenovela brasiliana. Composta di 459 episodi[1], la telenovela è andata in onda in patria su Rede Bandeirantes dal 27 aprile 1981 al 1º novembre 1982. In Italia, essa è stata trasmessa da Italia 1 dal 1º novembre 1982[2] al 12 aprile 1983 (lasciando poi il posto a un'altra telenovela di Rede Bandeirantes, Adolescenza inquieta[3]). La telenovela era divisa in due parti: la prima (Os imigrantes) corrispondeva alle fasi temporali che vanno dal 1891 al 1955 ed era composta da 333 episodi. La seconda (Os imigrantes - Terceira geração) copriva l'arco temporale tra fine anni 50 e inizio anni 60 ed era composta dei restanti 125 episodi. In Italia, furono trasmesse solo 117 puntate[4]

Gli emigranti rappresenta la terza telenovela più lunga del Brasile, dopo Redençao (1966-1968, considerata la Peyton Place brasiliana[5]), composta di 596 puntate, e Os Mutantes (2007-2009) di 483 puntate.

La telenovela racconta la saga degli immigrati che hanno contribuito a costruire il Brasile come lo conosciamo, lasciando i loro paesi d'origine in cerca di una vita migliore. I caratteri dei protagonisti storia sono tre uomini di nazionalità diverse, ma omonimi. Antonio Di Salvio, italiano, vive per sposare Elisabetta, figlia di Decio, un coltivatore agricoltore, anche andando a vivere nelle dimore sontuose della Avenida Paulista. Antonio Pereira, portoghese, e dopo aver vissuto con molte giovani con amore e divertimento, aprire una società di autotrasporti e fiorisce. Dal momento che lo spagnolo, Antonio Hernández, arriva solo a conoscere la fine della vita tranquilla, dopo molte disavventure politiche. Vi è la presenza della bellissima spagnola Mercedez intese a promuovere l'avidità degli uomini, e gli intrighi del Brasile presenta i primi decenni del XX secolo.

La telenovela fu divisa in varie fasi:

  • Fase 1 (1891-1893, puntate 1/22) - i tre emigranti di nome Antonio arrivano in Brasile;
  • Fase 2 (1917-1922, puntate 23/127) - le storie dei tre Antonio e delle loro rispettive famiglie 25 anni dopo;
  • Fase 3 (1930-1933, puntate 128/200) - le storie dei figli degli emigranti;
  • Fase 4 (1939-1946, puntate 201/312) - la vecchiaia degli emigranti, l'età adulta dei figli e nascita dei nipoti;
  • Fase 5 (1954-1955, puntate 313/333) - morte degli emigranti, prosecuzione delle storie dei figli e dei nipoti;
  • Fase 6 (fine anni '50-inizio anni '60, puntate 334/459): conclusione della saga con la terza generazione[6].

Per la sigla d'apertura della telenovela in Italia venne usata la canzone La lettera scritta da Aldo Tamborrelli, Mauro Goldsand e Paolo Dossena ed eseguita da Cristina alias Tinamaria Marongiu[7].

  1. ^ Teledramaturgia - Os imigrantes: Bastidores. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  2. ^ "TV Sorrisi e Canzoni" n. 44 del 31 ottobre 1982 - Rubrica "Telecomando" - Anticipazioni, curiosità, fatti e personaggi di tutte le tivù, pag. 151.
  3. ^ "Stampa Sera" del 13 aprile 1983 - Rubrica "In poltrona davanti alla TV", pag. 28. URL consultato il 6 ottobre 2015.
  4. ^ Il mondo dei doppiatori: Gli emigranti. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  5. ^ (PT) Nilson Xavier, "Redenção" - Bastidores, su teledramaturgia.com.br. URL consultato il 27 aprile 2016.
  6. ^ (PT) Nilson Xavier, "Os imigrantes" - Bastidores, su teledramaturgia.com.br. URL consultato il 27 aprile 2016.
  7. ^ Alessandro Giannotto, Intervista esclusiva a Tinamaria Marongiu, alias ‘Cristina’ la voce de “Gli emigranti”, tra ricordi, canzoni, arte e poesia, su antoniogenna.com, 14 maggio 2012. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2013).

Collegamenti esterni

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