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Giovanni Battista Zelotti

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Affreschi nella Sala delle Arti di Villa Emo, Fanzolo di Vedelago, Treviso, attribuiti a Giovanni Battista Zelotti (1565), raffiguranti l'allegoria dell'Astronomia.

Giovanni Battista Zelotti (Verona, 1526Mantova, 28 agosto 1578) è stato un pittore italiano, attivo nell'area della Repubblica Veneta nel tardo Rinascimento.

Fu uno dei più conosciuti e famosi affrescatori della metà del XVI secolo sulla terraferma veneziana.[1] Collaborò a lungo con Paolo Veronese e affrescò palazzi e ville di Palladio.[2]

Giorgio Vasari, nella seconda edizione delle Vite (1568), lo menziona col nome di Battista da Verona[3] e ci si riferì a lui anche come Battista Farinato.[4]

Affreschi dell'ala sinistra di Villa Caldogno, Caldogno, Vicenza (prima del 1570) con Episodi della vita di Scipione e Storie di Sofonisba.

Formazione e prime opere

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Giovanni Battista Zelotti nacque probabilmente a Verona nel 1526. Secondo le fonti antiche, tra cui Giorgio Vasari, fu allievo di Antonio Badile e si formò nella stessa bottega di Paolo Veronese, con il quale instaurò un duraturo sodalizio artistico.[4] Nel 1551 i due pittori, insieme ad Anselmo Canera, lavorarono alla decorazione ad affresco di Villa Soranzo a Treville, su progetto di Michele Sanmicheli.[5] Gli affreschi, che raffiguravano allegorie, episodi mitologici e paesaggi, furono dispersi dopo la demolizione della villa nel 1818 e soltanto in parte sono stati rintracciati.[6] Lo stile dei frammenti superstiti è così sorvegliato e omogeneo che risulta complessa la distinzione dell'autografia, tanto Zelotti operava allora in sintonia con il compagno.

Nel 1553, Zelotti e Veronese affrescarono la Sala del Consiglio dei Dieci nel Palazzo Ducale di Venezia e Zelotti realizzò inoltre tondi allegorici nel soffitto della Biblioteca Marciana.[4]

Attività sulla terraferma

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Affresco per Villa Emo, parete ovest del salone.

A partire dal 1557, Zelotti fu attivo in numerose ville e palazzi del territorio vicentino e padovano. Lavorò a Villa Godi a Lonedo di Lugo Vicentino (tra le prime ville di Palladio), subentrando a Gualtiero Padovano, decorando successivamente altre ville palladiane: Villa Emo a Fanzolo, Villa Foscari alla Malcontenta, Villa Pojana a Pojana Maggiore e Villa Caldogno.[7][8][9][10][11]

Nel 1570 realizzò un vasto ciclo di quaranta affreschi a tema storico-celebrativo per il Castello del Catajo a Battaglia Terme, su commissione della famiglia Obizzi.[12]

Ultimi anni a Mantova

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Nel 1575, Zelotti interruppe apparentemente l'attività pittorica quando fu nominato prefetto delle fabbriche del Palazzo Ducale di Mantova dai Gonzaga, presso cui rimase fino alla morte nel 1578.[13]

Stile pittorico e temi

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Allegoria della Fortezza, affresco, 1551. Museo di belle arti di Budapest.

La pittura di Giovanni Battista Zelotti si colloca nel solco del manierismo veneto, soprattutto nell'ambito della decorazione ad affresco delle residenze aristocratiche, anche se non mancano i soggetti religiosi. La sua opera si caratterizza per un uso sapiente della prospettiva architettonica dipinta, che crea illusioni spaziali e dialoga con gli ambienti progettati da Andrea Palladio.[4]

Fu tra i primi a interpretare i cicli decorativi delle ville palladiane come dispositivi educativi e celebrativi, con riferimenti a temi allegorici, mitologici, storia romana e virtù civiche. Le sue figure, influenzate da Paolo Veronese, si muovono in spazi scenografici costruiti con eleganza, riflettendo l'ideale umanistico della villa come luogo di otium e sapienza.[8]

Lo stile pittorico si distingue per la chiarezza narrativa, la gamma cromatica brillante e l'equilibrio compositivo, caratteristiche apprezzate dai committenti della nobiltà veneta dell'epoca.[9]

Giovanni Battista Zelotti godette di grande considerazione presso i committenti del suo tempo, in particolare tra l'aristocrazia vicentina e veneziana, che gli affidò numerosi cicli decorativi di ville e palazzi. Giorgio Vasari, nella seconda edizione delle Vite (1568), lo menzionò col nome di "Battista da Verona", ricordandolo tra i collaboratori di Paolo Veronese e lodandone l'abilità nell'affresco.[3]

La storiografia successiva lo ha considerato un esponente rappresentativo della decorazione d'interni del tardo Rinascimento veneto, sottolineando la sua capacità di elaborare cicli narrativi di ampio respiro, con un linguaggio vicino a quello di Veronese, ma riconoscibile per un tono più narrativo e didascalico.[4]

Affreschi nella Sala dell'Olimpo di Villa Godi (c. 1557–1563)
Affresco del soffitto della loggia di Villa Pojana (ca. 1558) con l'allegoria della Fortuna

Edifici religiosi

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Santa Cecilia, dipinto attribuito a Giovanni Battista Zelotti. Museo nazionale delle belle arti (Cuba).
Matrimonio mistico di Santa Caterina, dipinto attribuito a Giovanni Battista Zelotti. Museo nazionale d'arte occidentale, Tokyo.
  • Abbazia Benedettina Santa Maria Assunta di Praglia, Teolo (Padova) (1559–1564, attribuiti): affreschi nella cupola, ante d'organo e decorazioni della biblioteca.[17]
  • Duomo di Vicenza (1562): due pale d'altare — La pesca miracolosa[18] e La conversione di san Paolo[19] — realizzate per altari della famiglia da Porto, trasferite all'Oratorio del Gonfalone (Vicenza) e oggi al Museo diocesano di Vicenza.[4]
  • Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia (attribuzione incerta): Compianto sul Cristo morto, pala nel transetto sinistro, ora nella cappella del Rosario.[senza fonte]
  1. ^ Giovanni Battista Zelotti, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB – Chiesa Cattolica Italiana. URL consultato il 18 maggio 2025.
  2. ^ Giovanni Battista Zelotti pittore della Repubblica Veneta, su villaemo.eu, Villa Emo. URL consultato il 18 maggio 2025.
  3. ^ a b Giorgio Vasari, Le Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, VI, 1568ª ed., Giunti.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l Andrea Polati, Zelotti, Giambattista, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 100, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003.
  5. ^ a b Villa Soranzo a Treville, su palladiomuseum.org, Palladio Museum. URL consultato il 18 maggio 2025.
  6. ^ Gli affreschi dimenticati di Paolo Veronese per la perduta Villa Soranzo, su news-art.it. URL consultato il 18 maggio 2025.
  7. ^ a b Villa Godi Malinverni, su vicenzavillepalladio.it, Vicenza, Città del Palladio. URL consultato il 18 maggio 2025.
  8. ^ a b c Villa Emo, su vicenzavillepalladio.it, Vicenza, Città del Palladio. URL consultato il 18 maggio 2025.
  9. ^ a b c Affreschi della Villa Foscari “La Malcontenta”, su lamalcontenta.com, FAI. URL consultato il 18 maggio 2025.
  10. ^ a b Villa Pojana, su villapojana.it, Istituto Regionale Ville Venete. URL consultato il 18 maggio 2025.
  11. ^ a b Villa Caldogno, su villacaldogno.com, Comune di Caldogno. URL consultato il 18 maggio 2025.
  12. ^ a b Castello del Catajo, su castellodelcatajo.it, Castello del Catajo – sito ufficiale. URL consultato il 18 maggio 2025.
  13. ^ Giuseppe Amadei; Ercolano Marani (a cura di), I Gonzaga a Mantova, Electa, 1975.
  14. ^ Margaret Binotto, Un ciclo pittorico di Battista Zelotti nel palazzo Palladiano di Montano Barbarano, in Arte Veneta, XLI, 1987, pp. 63-73.
  15. ^ Palazzo del Monte di Pietà, su visitpalladio.it, Visit Palladio. URL consultato il 18 maggio 2025.
  16. ^ Saggi e memorie di storia dell'arte, vol. 6, Olschki, 1968, p. 48.
  17. ^ Abbazia di Praglia, su praglia.it, Abbazia di Praglia. URL consultato il 18 maggio 2025.
  18. ^ (EN) Pesca miracolosa dipinto post 1558 - post 1558, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 22 maggio 2025.
  19. ^ FONDAZIONE ZERI | CATALOGHI ONLINE : Zelotti Giovanni Battista, Conversione di san Paolo, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 22 maggio 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Prefetto delle Fabbriche Gonzaghesche Successore
Giovan Battista Bertani 1576 - 1578 Pompeo Pedemonte
Controllo di autoritàVIAF (EN275149106007868490598 · ISNI (EN0000 0001 1431 8667 · BAV 495/127838 · CERL cnp01340647 · Europeana agent/base/94297 · ULAN (EN500018210 · LCCN (ENnr93035972 · GND (DE119162105 · BNE (ESXX1146901 (data) · BNF (FRcb12383286f (data) · J9U (ENHE987007454384805171