Vai al contenuto

Gino Bramieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gino Bramieri nel 1975

Luigi Bramieri, detto Gino (Milano, 20 giugno 1928Milano, 18 giugno 1996), è stato un comico, attore, cabarettista, umorista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.

Gino Bramieri nacque a Milano il 20 giugno 1928, terzo e ultimo figlio di Angelo, falegname ed ebanista, e di Giulia Botturi, in una casa di ringhiera del quartiere di Brera.

Gino Bramieri e Marisa Del Frate ne L'amico del giaguaro

Suo padre gli trovò lavoro ancora quattordicenne, come fattorino presso la Banca Commerciale Italiana, nella sede di piazza della Scala, ma lui preferì fare l'apprendista in teatro, rammendando bottoni e manovrando il sipario[1][2].

Il suo debutto come artista risale alla fine del 1943, in uno spettacolo a favore degli sfollati nella piazza di Rovellasca, ma quello teatrale lo avrà a sedici anni (con un'unica battuta: «C'è una lettera per te!»), il 27 settembre 1944 al Teatro Augusteo di Milano in Cretinopoli. Il suo primo vero spettacolo con pubblico pagante fu all'Anteo, con: Brabito (dal nome dei tre protagonisti: Bramieri, Bisi, Tognato). Si diplomò ragioniere alle scuole serali.

Fondamentale, nella sua formazione artistica, l'esperienza maturata nella compagnia teatrale "Gilberto Govi", a Genova, che gli conferiva, tra l'altro, l'assoluta padronanza della cadenza dialettale genovese in alcune delle sue più famose barzellette e scenette teatrali.

Gino Bramieri e Lola Falana negli anni settanta nella trasmissione televisiva Hai visto mai?

Ha lavorato con Franco e Ciccio, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Nino Taranto, Raimondo Vianello, Totò. È stato interprete di oltre trenta film. In TV ottenne grande successo nel programma condotto da Corrado L'amico del giaguaro con Raffaele Pisu e Marisa Del Frate. Sulle reti Mediaset, negli ultimi anni della sua vita, è stato protagonista della sit-com Nonno Felice e del suo spin-off Norma e Felice.

Italo Terzoli ed Enrico Vaime sono stati i suoi autori "di riferimento": con i loro copioni ha ottenuto grandi successi nel teatro leggero, da La sveglia al collo ad Anche i bancari hanno un'anima e La vita comincia ogni mattina (spettacoli prodotti, dalla fine degli anni sessanta, da Garinei e Giovannini, con i quali Bramieri cominciò la sua collaborazione nel 1969 con Angeli in bandiera in "ditta" con Milva).

È stato il conduttore, tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, del varietà radiofonico Batto quattro, sempre a firma di Terzoli e Vaime, in onda il sabato mattina sul Secondo Programma per il quale diede vita ad alcuni suoi personaggi/macchiette (famoso "il Carugati"). Negli stessi anni è stato protagonista di numerose serie di varietà televisivi trasmessi dalla Rai: Tigre contro tigre (1966), Il signore ha suonato? (1966), Eccetera, eccetera (1967), Stasera Gino Bramieri (1969), E noi qui (1970), Hai visto mai? (1973), Punto e basta (1975), della serie del G. B. Show (1982-88), sempre affiancato da grandi showgirl come Loretta Goggi, Sylvie Vartan, Lola Falana, oltre alla sua partecipazione in altri grandi varietà, come Milleluci, Felicibumtà. È stato tra i primi attori comici a partecipare - in gara - al Festival di Sanremo presentando nel 1962 i brani Lui andava a cavallo e Pesca tu che pesco anch'io.

Gino Bramieri (a sinistra), in compagnia di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello nel 1958

Oltre a una grande maestria nel condurre scenette comiche e nel creare personaggi e macchiette, la sua specialità era quella di raccontare barzellette, che in genere erano molto brevi (a volte fatte di sole due battute, "botta e risposta"), spesso surreali; di questa sua abilità amava dire: "Il problema di raccontare una bella barzelletta è che inevitabilmente ne fa venire in mente una orribile a chi l'ascolta"[3]. Questa sola particolarità lo rese maggiormente famoso, considerando soprattutto che le barzellette che sapeva erano migliaia, raccolte in una serie di volumi tra cui 50 chili fa, ispirato alla perdita di peso che, a inizio anni settanta, gli consentì di trovare una nuova dimensione artistica. Una sua serie di pubblicità in Carosello, per il Moplen, fu tra le più apprezzate.

Il 5 febbraio 1981 Bramieri si trovava a bordo di un'Alfa 6 guidata da Sergio Tardioli insieme a Liana Trouché, moglie di Aldo Giuffré, con cui stava recitando nello spettacolo di Terzoli e Vaime Felici e contenti. Sull'autostrada A16 l'auto uscì di strada e l'attrice morì sul colpo[4].

Gino Bramieri morì d'un tumore del pancreas il 18 giugno 1996, due giorni prima del suo 68º compleanno, all'Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi[5]. La cerimonia funebre ebbe luogo presso la basilica di San Nazaro in Brolo a Milano, alla presenza di oltre duemila persone. Avvolto nella bandiera nerazzurra dell'Inter, fu tumulato nel Cimitero Monumentale di Milano; il 2 novembre 2005 il suo nome ottenne l'iscrizione al famedio del cimitero[6][7][8].

Si sposò il 21 giugno 1948 con la ventiquattrenne Maria Barbieri, detta Nuccia (1924-1998), aspirante cantante residente nel quartiere di Niguarda. I due si separarono dopo quasi quarant'anni, ma senza divorziare. Dal matrimonio nacque l'unico figlio di Bramieri, Cesare, morto poi nel 2008.[9] Ebbe anche altre due compagne, Ida Petruccetti[10] e Angela Baldassini, che fu al suo fianco dal 1988 in poi.[9] Visse a lungo in un appartamento della Torre Velasca.[11]

Citazioni e omaggi

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nel 2006 in occasione del decennale della sua morte, il comune di Milano gli ha intitolato una via (che unisce via Monte Santo a via Marco Polo) nella zona di Porta Nuova.
  • Nel 2009 Roma gli ha intitolato un viale nel parco del Pineto, in zona Balduina[12].
Gino Bramieri nel 1966
Con Raffaele Pisu e Roberto Villa ne L'amico del giaguaro

Partecipò inoltre a numerose serie di sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello pubblicizzando:[13]

  • 50 chili fa, con cinque prefazioni sperimentali di Italo Terzoli e Enrico Vaime, con LP, Milano, Bietti, 1973.
  • Io Bramieri vi racconto 400 barzellette, Milano, De Vecchi, 1976.
  • Cari ragazzi... vi racconto un litro di barzellette, Milano, De Vecchi, 1977.
  • La cucina di Gino Bramieri. 252 ricette allegre e gustose, Milano, De Vecchi, 1977.
  • Io Bramieri, ve le racconto in un orecchio. Barzellette per adulti, Milano, De Vecchi, 1977; Barzellette v.m. 18 anni. Io, Bramieri, ve le racconto in un orecchio, Milano, De Vecchi, 1987. ISBN 88-412-5123-9.
  • Il grande libro delle barzellette, Milano, De Vecchi, 1978.
  • Italiani come me, sparliamoci addosso, Milano, De Vecchi, 1978.
  • Barzellette su lei, lui e..., Milano, De Vecchi, 1981.
  • Le mie nuovissime barzellette, Milano, De Vecchi, 1981.
  • Barzellette su Onorevoli, Commendatori & Compagni, Milano, De Vecchi, 1982.
  • Le barzellette irriverenti (suore, frati, vescovi, beati, dannati & affini), Milano, De Vecchi, 1982.
  • Ridere da matti con Gino Bramieri, Milano, De Vecchi, 1982.
  • Le mie nuovissime barzellette su denaro e ricchezza, Milano, De Vecchi, 1983.
  • Il mio nuovissimo cocktail di barzellette, Milano, Omega, 1983.
  • Barzellette su... corna e cornuti, Milano, De Vecchi, 1984.
  • Il libro d'oro delle mie barzellette. Per tutti e per tutte le occasioni, Milano, De Vecchi, 1984.
  • Una Milano mai vista, con Leonida Villani, collaborazione di Bruno Castellino, realizzazione fotografica di Massimo Dones, con il contributo di Rodolfo Perondi, Milano, Celip, 1985.
  • Il grande libro delle barzellette, Milano, De Vecchi, 1986.
  • Le mie nuovissime barzellette sui ricchi e... i poveri, Milano, De Vecchi, 1986. ISBN 88-412-5118-2.
  • L'enciclopedia delle barzellette, Milano, Club degli editori, 1987.
  • Il meglio di Gino Bramieri. Il libro d'oro delle mie barzellette da leggere, ridere e raccontare, Milano, De Vecchi, 1988. ISBN 88-412-5106-9.
  • Sai l'ultima? Barzellette su amore e matrimonio per ridere da matti, Milano, De Vecchi, 1992. ISBN 88-412-5130-1.
  • Ridi con me! Le ultimissime barzellette di Bramieri su denaro e ricchezza, Milano, De Vecchi, 1993. ISBN 88-412-5132-8.
  • Barzellette per ragazzi, Milano, De Vecchi, 1996; Santarcangelo di Romagna, Rl, 2008. ISBN 978-88-6262-073-4.
  • Le più belle barzellette di Gino Bramieri, Milano, DVE Italia, 2002. ISBN 88-412-5170-0.
  • La sai questa?, a cura di Roberto Buffagni, con VHS, Milano, Mondadori, 2003. ISBN 88-04-51477-9.
  1. ^ PIERO LOTITO, Gino Bramieri, il comico milanese che debuttò tre volte, su Il Giorno, 1543134545112. URL consultato il 23 febbraio 2020.
  2. ^ Luigi Mascheroni, «Mio padre Gino Bramieri, l’'artista che voleva Milano ai suoi piedi», su ilGiornale.it, 29 luglio 2006. URL consultato il 23 febbraio 2020.
  3. ^ Gino Bramieri, Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, volume quarto (a gratis)
  4. ^ L'attrice Liana Trouché è morta in un incidente, su archiviolastampa.it, 6 febbraio 1981, p. 7.
  5. ^ Addio Gino maestro della risata in La Repubblica del 19 giugno 1996
  6. ^ Bramieri, l'ultimo applauso in Corriere della Sera del 21 giugno 1996
  7. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  8. ^ Bramieri nel Famedio: è l’«ultima» di Gino, in ilGiornale.it. URL consultato il 9 giugno 2017.
  9. ^ a b Michele Belfiore, Lucia Bramieri, ricordi, dolori e speranze: "Mamma, Gino e Cesare i miei tre angeli", su lagazzettadilucca.it, 26 marzo 2023. URL consultato il 28 marzo 2024.
  10. ^ Daniela Seclì, Caso Bramieri, l'ex compagna difende Lucia e aggiunge: "Angela non è stata con lui 16 anni", su tv.fanpage.it, 9 dicembre 2013. URL consultato il 28 marzo 2024.
  11. ^ Torre Velasca: 9 curiosità sul grattacielo milanese con le bretelle, su elledecor.com, 24 settembre 2021. URL consultato il 28 marzo 2024.
  12. ^ A Roma un viale dedicato a Bramieri in Corriere della Sera del 25 giugno 2009
  13. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7
  • Cesare Bramieri e Antonio Barbato, Ciao Gino!, Milano, Mursia, 1998, ISBN 88-425-2315-1.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN269396988 · ISNI (EN0000 0001 1437 1839 · SBN CFIV055109 · LCCN (ENn79034936 · GND (DE123747775 · BNF (FRcb17063594n (data)