Ghiacciaio dell'Adamello
Ghiacciaio dell'Adamello | |
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Panorama Pian di Neve verso Monte Fumo e vedretta di Salarno | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia Trentino-Alto Adige |
Provincia | Brescia Trento |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°09′09.19″N 10°32′07.79″E |
Tipo | altopiano con lingue radiali[1] |
Valle | Val Camonica bresciana e Val Rendena trentina |
Corso d'acqua alimentato | Po-Oglio-Poia e Po-Mincio-Sarca |
Altitudine | 3 530 - 2 550 m s.l.m. |
Superficie | 16,30[1] km² |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande parte | Alpi Orientali |
Grande settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Alpi Retiche meridionali |
Sottosezione | Alpi dell'Adamello e della Presanella |
Supergruppo | Gruppo dell'Adamello |
Il ghiacciaio dell'Adamello è il più grande ghiacciaio delle Alpi italiane. Si trova per la quasi totalità in Lombardia in alta Val Camonica, con una piccola effluenza in Trentino-Alto Adige (effluenza del Mandrone). Si distende con poca inclinazione tra una quota massima di 3530 m s.l.m. ed una quota minima di 2550 m s.l.m.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Nel catasto del 1961 del Comitato Glaciologico Italiano è suddiviso in 6 unità, denominate rispettivamente Miller Superiore, Corno Salarno, Salarno, Adamello o Pian di Neve, Adamé e Mandrone.
Un tempo considerato un ghiacciaio di tipo scandinavo, oggi viene classificato come altopiano con lingue radiali, ovvero con una massa centrale dalla quale derivano differenti lingue defluenti.
Alla fine del XIX secolo la superficie del ghiacciaio era superiore ai 3000 ettari, mentre negli anni '20 del secolo scorso essa si era ridotta a meno di 2500 ettari. Misurata nel 1997 essa ammontava a 1766 ettari, ridotti ulteriormente a 1630 nel 2007.
Da qualche decennio a questa parte pressoché tutti i ghiacciai dell'Adamello stanno attraversando una fase di ritiro, pagando pegno sia a temperature estive più alte rispetto al passato, sia, e soprattutto, al minore accumulo di neve nei mesi autunnali e invernali (dovuto alla progressiva diminuzione delle precipitazioni, fenomeno che ha colpito in generale tutte le Alpi).
Data la sua collocazione topografica, è alimentato quasi esclusivamente dalle precipitazioni nevose dirette.
Per quanto riguarda i ghiacciai sommitali, la diminuzione di massa ha assottigliato lo spessore del ghiaccio, incrementando la formazione di fessure e crepacci che ne rendono insidiosa la percorrenza; per i ghiacciai vallivi, invece, si sta assistendo a un veloce arretramento dei fronti, nell'ordine di decine di metri ogni anno[2].
Tra vari altri esempi nel mondo di ghiacciai in arretramento, due immagini del ghiacciaio del Mandrone, riprese in tempi diversi, vengono presentate da Al Gore nel film Una scomoda verità come esempio di scioglimento delle coltri glaciali prodotto dal riscaldamento globale.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Carta storica del 1820
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Carta storica del 1878
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Prima del 1900
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13 Settembre 1917
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13 Settembre 1917
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luglio 1934
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settembre 2011
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agosto 2019
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Smiraglia C. & Diolaiuti G. (a cura di), Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, Bergamo, Ev-K2-CNR, 2015, p. 172. Anno rilievo 2007.
- ^ Ghiacciai, nel 1800 erano 153, L'Adige gennaio 2016
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Smiraglia C. & Diolaiuti G. (a cura di), Il Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, Bergamo, Ev-K2-CNR, 2015, p. 400, ISBN 9788894090802.
- Servizio Glaciologico Lombardo (a cura di), I ghiacciai della Lombardia. Evoluzione e attualità, Milano, Hoepli, 2012, ISBN 882035165X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ghiacciaio dell'Adamello
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il Ghiacciaio Mandrone sull'Adamello, su valtrompia.it. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 21 aprile 2019).