Vai al contenuto

Gab (social network)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gab
sito web
Logo
Logo
URLgab.com
Tipo di sitosocial network
LinguaMultilingue
Creato da
  • Andrew Torba
  • Ekrem Büyükkaya
Lancio15 agosto 2016
Stato attualeattivo
SloganFree Speech for Everyone

Gab è una piattaforma di microblogging e social network statunitense, nota per la sua utenza appartenente all'estrema destra.[1][2][3][4] Spesso descritta come un ritrovo per neonazisti, razzisti, suprematisti, nazionalisti bianchi, antisemiti, membri dell'alt-right, sostenitori di Donald Trump, conservatori, libertari di destra e sostenitori di teorie del complotto come Qanon,[5][6] Gab ha attratto gruppi espulsi da altre piattaforme social o alla ricerca di alternative alle piattaforme più diffuse.[7][8][9] Fondato nel 2016 e aperto al pubblico a maggio del 2017,[2][10][11] il sito afferma di promuovere la libertà di parola, la libertà individuale, "la libera diffusione delle informazioni online" e i valori cristiani.[12][13][14][15] Ricercatori e giornalisti hanno descritto tali affermazioni come tentativi di camuffare la natura estremista della piattaforma.[13][16] L'antisemitismo è fortemente presente fra i contenuti del sito e la stessa azienda che gestisce il sito ha diffuso comunicati antisemiti. Il CEO dell'azienda, Andrew Torba, che ha sede in Pennsylvania[17], è un sostenitore della teoria del complotto del genocidio bianco.[13][14][15][18]

Diverse inchieste hanno ricollegato la piattaforma a fenomeni di radicalizzazione che hanno portato a episodi di violenza nel mondo reale.[19] Il sito ha ricevuto particolari critiche in seguito alla sparatoria alla sinagoga di Pittsburgh del 2018, in quanto l'attentatore, Robert Gregory Bowers, era solito pubblicare contenuti estremistici e antisemiti sulla piattaforma, oltre a messaggi che indicavano la sua intenzione di compiere gesti violenti immediatamente prima della sparatoria.[20][21][22] Subito dopo l'attacco il sito è stato messo offline dal proprio fornitore di hosting e diverse piattaforme di pagamento hanno sospeso ogni contratto con esso.[23][24][25] Nel 2021 Gab è stato fra le piattaforme usate per pianificare l'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del sei gennaio[26] messo in atto da sostenitori dell'ex presidente Donald Trump a seguito della sua mancata accettazione della sconfitta subita alle elezioni presidenziali del novembre 2020.

Le funzionalità di Gab sono simili a quelle di Twitter[27][28], gli utenti possono pubblicare post, creare gruppi, scambiarsi messaggi privati, creare dirette e acquistare prodotti.[17] L'azienda fornisce anche un servizio di posta elettronica, un servizio di messaggistica, un aggregatore di notizie, una piattaforma pubblicitaria, un browser web ed estensioni per browser per commentare siti di terze parti.[13][29][30][31][32][33]

Gab afferma di promuovere la libertà di parola e la libertà individuale. Gli utenti di Gab possono pubblicare post, avviare chat private, unirsi a gruppi, trasmettere in streaming e acquistare prodotti. La società gestisce anche un servizio di posta elettronica, un servizio di messaggi di testo, un sito Web di aggregazione di notizie, una piattaforma pubblicitaria, un browser Web e un'estensione del browser per consentire di commentare siti Web di terze parti. Nel luglio 2019, Gab ha cambiato la sua infrastruttura software in un fork Mastodon, una piattaforma di social network gratuita e open source. Mastodon ha pubblicato una dichiarazione di protesta, denunciando Gab come un tentativo di "monetizzare e promuovere contenuti razzisti mentre si nasconde dietro il vessillo della libertà di parola.[34][35]

Gab è stata lanciata il 15 agosto 2016 in versione beta per poi essere pubblicata nel maggio 2017.[36] Gab è stata descritta come una piattaforma di microblogging simile a Twitter.[37] Il sito ha suscitato l'attenzione pubblica quando, in seguito alla sparatoria alla sinagoga di Pittsburgh nell'ottobre 2018, si è scoperto che l'unico sospettato dell'attacco, Robert Gregory Bowers, aveva pubblicato un messaggio su Gab con intenzioni violente.[38] Dopo la sparatoria, Gab è andato per un breve periodo offline quando il suo provider di hosting gli ha negato il servizio.[39][40][41]

  1. ^ Alina Selyukh, Feeling Sidelined By Mainstream Social Media, Far-Right Users Jump To Gab, in All Things Considered, NPR, 21 maggio 2017. URL consultato il 21 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2018).
  2. ^ a b Greta Jasser, Jordan McSwiney, Ed Pertwee e Savvas Zannettou, 'Welcome to No. GabFam': Far-right virtual community on Gab, in New Media & Society, 28 giugno 2021, DOI:10.1177/14614448211024546. Ospitato su SAGE Journals.
    «We find Gab's technological affordances – including its lack of content moderation, culture of anonymity, microblogging architecture and funding model – have fostered an ideologically eclectic far-right community united by fears of persecution at the hands of 'Big Tech'.»
  3. ^ Jing Zeng e Mike S. Schäfer, Conceptualizing "Dark Platforms". Covid-19-Related Conspiracy Theories on 8kun and Gab, in Digital Journalism, vol. 9, n. 9, 21 ottobre 2021, pp. 1321–1343, DOI:10.1080/21670811.2021.1938165, ISSN 2167-0811 (WC · ACNP). Ospitato su Taylor & Francis Online.
  4. ^ (EN) Elizabeth Schumacher, Disclose.TV: English disinformation made in Germany, su Deutsche Welle, 8 febbraio 2022. URL consultato il 26 ottobre 2022.
    «Germany-based Disclose.TV has millions of followers – on Twitter, Facebook, YouTube, and far-right social media networks like Gettr and Gab.»
  5. ^ (EN) Gab gets new domain host, expects to be back online Sunday, su cbsnews.com. URL consultato il 26 gennaio 2023.
  6. ^ Multiple sources:
  7. ^ Jason Wilson, Gab: alt-right's social media alternative attracts users banned from Twitter, in The Guardian, 17 novembre 2016. URL consultato il 3 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2016).
  8. ^ Arunkumar Bagavathi, Pedram Bashiri, Shannon Reid, Matthew Phillips e Siddharth Krishnan, Examining untempered social media: analyzing cascades of polarized conversations, in Proceedings of the 2019 IEEE/ACM International Conference on Advances in Social Networks Analysis and Mining, ASONAM '19, New York, NY, USA, Association for Computing Machinery, 27 agosto 2019, pp. 625–632, DOI:10.1145/3341161.3343695, ISBN 978-1-4503-6868-1, arXiv:1906.04261.
  9. ^ (EN) Yuchen Zhou, Mark Dredze, David A. Broniatowski e William D. Adler, Elites and foreign actors among the alt-right: The Gab social media platform, in First Monday, vol. 24, 31 agosto 2019, DOI:10.5210/fm.v24i9.10062, ISSN 1396-0466 (WC · ACNP).
  10. ^ Gab, su StartEngine. URL consultato il 12 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  11. ^ (EN) Gab, Some updates today, su Gab, 17 settembre 2019. URL consultato il 15 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2020).
  12. ^ Elizabeth Dias, The Far-Right Christian Quest for Power: 'We Are Seeing Them Emboldened', in The New York Times, 8 luglio 2022.
  13. ^ a b c d (EN) Mira Fox, How one far-right platform has weaponized antisemitism and Christian extremism to foment insurrection, su The Forward, 5 gennaio 2022. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2022).
  14. ^ a b Craig Timberg, Drew Harwell, Dwoskin Elizabeth e Emma Brown, From Silicon Valley elite to social media hate: The radicalization that led to Gab, in The Washington Post, 31 ottobre 2018. URL consultato il 2 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).
  15. ^ a b (EN) Mikael Thalen, Gab's CEO deactivates Twitter account after wildly antisemitic screed, su The Daily Dot, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2021).
  16. ^ Savvas Zannettou, Barry Bradlyn, Emiliano De Cristofaro, Haewoon Kwak, Michael Sirivianos, Gianluca Stringhini e Jeremy Blackburn, What is Gab? A Bastion of Free Speech or an Alt-Right Echo Chamber?, in Companion Proceedings of the Web Conference 2018, WWW '18, Lyon, France, 13 marzo 2018, pp. 1007–1014, DOI:10.1145/3184558.3191531, ISBN 9781450356404, arXiv:1802.05287.
  17. ^ a b (EN) What is Gab? A look at the far-right social media platform backing Doug Mastriano, su Pennsylvania Capital-Star, 4 agosto 2022. URL consultato il 5 agosto 2022.
  18. ^ Elizabeth Dias, The Far-Right Christian Quest for Power: 'We Are Seeing Them Emboldened', in The New York Times, 8 luglio 2022.
    «Jesus Christ is King of Kings and we are going to lawfully, peacefully and democratically take back this country and our culture in his name. There is absolutely nothing you or any of the other powers and principalities can do to stop us.»
  19. ^ Template:Cite arXiv
  20. ^ Bill Hutchinson, Mike Levine, Janet Weinstein e Matt Seyler, 'Screw the optics, I'm going in': Alleged shooter posts on social media before attack, in ABC News, 28 ottobre 2018. URL consultato il 3 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).
  21. ^ Catherine Trautwein e A. C. Thompson, Brothers Whom Authorities Linked to Pittsburgh Shooting Suspect Had Flyer Supporting Neo-Nazi Group, Officials Say, ProPublica, 16 novembre 2018. URL consultato il 28 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2018).
  22. ^ Jose Pagliery e Konstantin Toropin, Social network Gab, a home for anti-Semitic speech, produced some of its own, CNN, 30 ottobre 2018. URL consultato il 13 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).
  23. ^ Brett Molina, Gab, the social network used by accused Pittsburgh synagogue shooter, goes offline, in USA Today, 29 ottobre 2018. URL consultato il 30 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2018).
  24. ^ Caroline Linton, Gab gets new domain host, expects to be back online Sunday, in CBS News, 3 novembre 2018. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
  25. ^ Mike Baker, Seattle-area company helps fringe site Gab return in wake of Pittsburgh synagogue shooting, in The Seattle Times, 4 novembre 2018. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2019).
  26. ^ (EN) Bobby Allyn, Social Media Site Gab Is Surging, Even As Critics Blame It For Capitol Violence, su NPR, 17 gennaio 2021. URL consultato il 17 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  27. ^ Sam Hall, Ukip candidates urge followers to switch to far-right social network Gab, in The Observer, 11 maggio 2019. URL consultato il 16 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2019).
  28. ^ (EN) Lexi Lonas, Social media platform Gab gains traffic, users following Capitol riot fallout, su The Hill, 9 gennaio 2021. URL consultato il 9 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2021).
  29. ^ (EN) Cassie Miller e Rachel Carroll Rivas, The Year in Hate & Extremism 2021, su Southern Poverty Law Center, 9 marzo 2022. URL consultato il 12 marzo 2022.
  30. ^ (EN) Audrey Conklin, What is Gab.com?, su Fox Business, 10 luglio 2020. URL consultato il 9 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
  31. ^ (EN) Jack Morse, Police are worried about white extremists organizing on Gab Chat, leaked documents show, su Mashable, 13 luglio 2020. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
  32. ^ (EN) David Gilbert, Here's How Big Far Right Social Network Gab Has Actually Gotten, su Vice News, 16 agosto 2019. URL consultato il 26 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2021).
  33. ^ (EN) Online News Challenge: Social Network Gab Takes Aim at Drudge Report With 'Trends', su KNTV, 24 ottobre 2019. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2020).
  34. ^ (EN) Craig Timberg, Drew Harwell e Elizabeth Dwoskin, From Silicon Valley elite to social media hate: The radicalization that led to Gab, in Washington Post. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  35. ^ (EN) By Jose Pagliery and Konstantin Toropin, CNN Investigates, Social network Gab, a home for anti-Semitic speech, produced some of its own, su CNN, 30 ottobre 2018. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  36. ^ Gab | StartEngine, su startengine.com. URL consultato il 15 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  37. ^ (EN) Lexi Lonas, Social media platform Gab gains traffic, users following Capitol riot fallout, su TheHill, 9 gennaio 2021. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  38. ^ (EN) A. B. C. News, 'Screw the optics, I'm going in': Alleged synagogue shooter posts on social media moments before massacre, su ABC News. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  39. ^ (EN) Brett Molina, Gab, the social network used by accused Pittsburgh synagogue shooter, goes offline, su USA TODAY. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  40. ^ (EN) Gab gets new domain host, expects to be back online Sunday, su cbsnews.com. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  41. ^ (EN) How Gab Has Raised Millions Thanks to This Crowdfunding Company, su Southern Poverty Law Center. URL consultato il 15 febbraio 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]