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Freak Show (Silverchair)

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Freak Show
album in studio
ArtistaSilverchair
Pubblicazione4 febbraio 1997
Durata52:08
Dischi1
Tracce13
GenereRock alternativo
Post-grunge
EtichettaMurmur Sony Records
ProduttoreNick Launay
Registrazione-
Certificazioni
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (3)[1]
(vendite: 210 000+)
Silverchair - cronologia
Album precedente
Album successivo

Freak Show, pubblicato il 4 febbraio 1997 da Sony Records è il secondo album dei Silverchair, band post-grunge australiana.

Il nome dell'album venne scelto dal cantante/chitarrista Daniel Johns perché ritenuto adatto a descrivere l'appartenenza ad una band famosa che si esibisce dal vivo allo stesso modo di un circo o di uno show. La band ha spesso dichiarato la propria stima per Nick Launay, produttore che avrebbero voluto anche per il precedente album Frogstomp. L'occasione di lavorare insieme arrivò con Freak Show e la band riuscì ad ottenere in pieno il suono cercato, cosa che sotto alcuni aspetti non avvenne per Frogstomp.

Il missaggio fu affidato ad un altro importante nome, Andy Wallace, tecnico che la band aveva in precedenza apprezzato per gli ottimi lavori svolti con Rage Against the Machine e Helmet. Questi importanti collaboratori e il dovuto tempo dedicato alle registrazioni (3 settimane contro i 9 giorni dedicati a Frogstomp) fanno di Freak Show un album completo, forte anche di testi più personali rispetto al predecessore.

  1. Slave
  2. Freak
  3. Abuse Me
  4. Lie to Me
  5. No Association
  6. Cemetery
  7. The Door
  8. Pop Song for Us Rejects
  9. Learn to Hate
  10. Petrol & Chlorine
  11. Roses
  12. Nobody Came
  13. The Closing
  • L'album è stato pubblicato in Cd e in edizione vinile. Esiste inoltre una versione limitata con vinile giallo.
    • Alcune versioni del Cd contengono una traccia-ROM interattiva.

Il riff di chitarra del brano "Slave" è simile a quello di "I Don't Know Anything" dei Mad Season.

Singoli estratti

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  • "Freak"
  • "Abuse Me"
  • "Cemetery"
  • "The Door"

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  1. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2020 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 15 marzo 2020.