Fotoforo
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Un fotoforo è un organo di un animale capace di produrre luce dando luogo alla bioluminescenza. A differenza di un occhio, tuttavia, è ottimizzato per produrre luce e non per assorbirla. Quindi non è correlato alla visione.[1]
Gruppi tassonomici
[modifica | modifica wikitesto]Molti gruppi animali marini portano fotofori, come ad esempio pesci, celenterati, anellidi, molluschi (soprattutto i cefalopodi), crostacei, eccetera. Nel caso della bioluminescenza terrestre in genere non si parla di fotofori (es: la lucciola non ha fotofori).
Anatomia
[modifica | modifica wikitesto]I fotofori hanno una tale diffusione in gruppi filogeneticamente molto lontani ed hanno una tale varietà di strutture da far pensare che si siano evoluti numerose volte in modo indipendente. Il fotoforo di un pesce mictofide è composto da un nucleo di cellule fotogene (da cui viene prodotta la luce) a cui è sovrapposta una lamina di tessuto trasparente con funzione di lente, mentre al di sotto il fotoforo è "isolato" da uno schermo assorbente di colore nero. Possono essere presenti dei riflettori.
Fisiologia
[modifica | modifica wikitesto]La bioluminescenza è in genere prodotta dall'incontro della luciferina con l'enzima luciferasi. Alcuni organismi effettuano questa reazione "in proprio" mentre molti altri producono luce attraverso colonie di batteri luminosi.
Importanza in tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]I pesci abissali mictofidi si possono classificare solo osservando numero, forma e disposizione dei fotofori.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Richard E. Young, Michael Vecchione e Katharina M. Mangold, Cephalopod Photophore Terminology, su tolweb.org, Tree of Life Project, 1999. URL consultato il 24 dicembre 2024 (archiviato il 26 gennaio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) photophore, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.