Vai al contenuto

Fonte (Italia)

Coordinate: 45°47′N 11°52′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Fonte Alto)
Fonte
comune
Fonte – Stemma
Fonte – Bandiera
Fonte – Veduta
Fonte – Veduta
La pieve di San Pietro Apostolo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoMatthew Sommadossi (lista civica ViviAmo Fonte) dal 09-6-2024
Territorio
Coordinate45°47′N 11°52′E
Altitudine107 m s.l.m.
Superficie14,6 km²
Abitanti6 050[1] (31-8-2024)
Densità414,38 ab./km²
FrazioniFonte Alto, Onè di Fonte (sede comunale)
Comuni confinantiAsolo, Pieve del Grappa, Riese Pio X, San Zenone degli Ezzelini
Altre informazioni
Cod. postale31010
Prefisso0423
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026029
Cod. catastaleD680
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 439 GG[3]
Nome abitantifontesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fonte
Fonte
Fonte – Mappa
Fonte – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Fonte (Font in veneto) è un comune italiano di 6 050 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Onè di Fonte.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo, molto comune, è evidentemente legato alla presenza di una sorgente[4]. Un'altra interpretazione è che il nome Fonte derivi dalla presenza di sorgenti d'acqua terapeutiche in tempi antichi.

Le origini e l'età romana

[modifica | modifica wikitesto]

I numerosi reperti testimoniano che la presenza umana a Fonte risale perlomeno al Neolitico. Gli uomini di questo periodo avrebbero infatti trovato rifugio nelle grotte delle colline asolane, favoriti anche dalla fitta presenza di corsi d'acqua e di sorgenti.

Alle civiltà preistoriche succedettero i Protoliguri e sembra che proprio a Fonte si trovasse una dei loro tanti insediamenti sparsi per il bacino del Mediterraneo.

Sotto i Romani il territorio dell'attuale Fonte fu compreso nell'agro del municipium di Asolo, come conferma tuttora la disposizione regolare di alcune strade, ricordo dell'antica centuriazione. Numerosi anche i reperti archeologici dell'epoca, soprattutto monumenti funebri, come la Lapide di Velleio (oggi conservata al Museo Civico di Asolo), stele funeraria con le effigi del defunto e della moglie (quest'ultimo andato perduto).

L'importanza della zona crebbe in seguito alla costruzione della via Aurelia, che collegava Asolo a Padova.

Le invasioni barbariche e l'alto medioevo

[modifica | modifica wikitesto]

Anche la zona di Fonte fu duramente colpita dalle invasioni barbariche a partire dal V secolo. Secondo la tradizione, nel 452 Attila, a capo degli Unni, distruggeva Asolo. Alle incursioni si aggiunsero anche eventi naturali, come terremoti ed epidemie.

Fonte è una delle località coinvolte nelle vicende che, tra l'XI secolo e il XIII secolo, videro come protagonista la potente famiglia degli Ezzelini. Il centro è citato nel computo delle molte proprietà della casata, stilato dopo la sua sconfitta avvenuta nel 1260.

Nel periodo in cui Asolo fu capoluogo di cantone nel Dipartimento del Bacchiglione, l'attuale comune di Fonte era compreso nel comune di Asolo.

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 25 aprile 1929.[5]

«Campo di cielo, al monte di verde, sormontato da un castello diruto di rosso, murato di nero, con due sorgenti di acqua uscenti e zampillanti da due fianchi del monte. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 19 ottobre 1933[5], è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 928, ovvero il 15,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:[7][8]

  1. Romania: 249
  2. Macedonia del Nord: 176
  3. Marocco: 98
  4. Ghana: 58
  5. Albania: 51
  6. Kosovo: 46
  7. Senegal: 44
  8. Cina: 42
  9. Nigeria: 41
  10. Tunisia: 26

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Come già accennato, il comune di Fonte è un comune italiano sparso formato dalle due borgate di Fonte Alto e Onè di Fonte, quest'ultima sede comunale.

Il campanile della chiesa di San Pietro Apostolo

La frazione si trova a 200 m s.l.m. al confine con i comuni di Pieve del Grappa e di Asolo (frazione di Pagnano) e con la frazione di Onè di Fonte (45°80'43" di latitudine N e 11°86'31" di longitudine E).

La chiesa arcipretale di San Pietro Apostolo, raggiungibile con una scalinata di 102 gradini, conserva il soffitto della navata con dipinto di Giovan Battista Canal.[9] Altri luoghi d'interesse sono i ruderi del castello di San Nicolò e villa Pasini. Il patrono del paese è san Pietro, la cui festa si tiene nel mese di giugno.

  • Aree naturali - L'itinerario ciclo-pedonale "Sui Sentieri degli Ezzelini" è un percorso naturalistico che segue il corso del torrente Muson (Musonello) e del torrente Lastego. Inizia a Resana come continuazione dell'itinerario "Muson dei sassi" proveniente da Padova e prosegue verso Fonte e più a nord fino a Pieve del Grappa.[10]
Lo stesso argomento in dettaglio: Fonte Alto.

Onè di Fonte

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal veneto ornèr, "ontano" e testimonia la presenza di foreste.

Vi si trovano la chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo, costruita modernamente in stile neogotico, la villa Badoer, attualmente sede delle suore di Maria Bambina, la villa Bacchis-Nervo, del XVII secolo, in stile veneziano e attualmente sede municipale, villa Malombra-Bellotto, villa Persicini (che ha ospitato il re d'Italia Vittorio Emanuele III).

La patrona è la Madonna del Carmine, che si festeggia nel mese di luglio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Onè di Fonte.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carla Marcato, Fonte, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 279, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b Fonte, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28 settembre 2022.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2021 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 30 luglio 2023.
  8. ^ cittadini stranieri tuttitalia.it.
  9. ^ galleria di immagini dal sito davetto.altervista.org.
  10. ^ Sui Sentieri degli Ezzelini, su sentieroezzelini.it. URL consultato il 3 aprile 2022..

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN238161585