Florentino
Florentino (in latino: Florentinus; fl. 380-397) è stato un funzionario romano di età imperiale, corrispondente di Quinto Aurelio Simmaco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque probabilmente a Treviri;[1] aveva due fratelli, Minervio e Protadio, assieme ai quali ricevette diverse lettere di Simmaco; aveva anche un figlio, chiamato Minervio.[2] È probabile che suo padre fosse il Minervio che partecipò all'ambasciata del Senato romano presso l'imperatore Valentiniano II insieme a Vettio Agorio Pretestato e a Volusio Venusto.[3]
Nel 379/380 ricoprì probabilmente la carica di notarius.[4] nel 385-386 fu comes sacrarum largitionum per l'Imperatore romano d'Occidente Valentiniano II (è attestato in carica dal 25 novembre 385 a dopo il 25 ottobre 386). Circa dieci anni dopo, attorno al 395, era quaestor sacri palatii.[5]
Tra il 395[6] e il 397[7] fu praefectus urbi di Roma; in questo periodo ricevette una lettera da Simmaco riguardo ad alcuni timori di carestia.[8]
Dopo essersi ritirato a vita privata, si recò probabilmente in Gallia.[9]
Il poeta Claudio Claudiano gli dedicò il secondo libro del suo poema De raptu Proserpinae.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ PLRE, sulla base di Simmaco, Lettere, IV.40.
- ^ Simmaco, Lettere, IV.55.
- ^ Ammiano Marcellino, Storie, XXVIII.1.25, citato in Cristiana Sogno, Q. Aurelius Symmachus: a political biography, University of Michigan Press, 2006, ISBN 9780472115297, p. 95.
- ^ PLRE, sulla base di Simmaco, Lettere, IV.53.
- ^ Simmaco, Lettere, IV.50.
- ^ È attestato in carica il 14 settembre dalla legge contenuta nel Codice teodosiano, VI.2.16.
- ^ È attestato in carica il 26 dicembre dalla legge contenuta nel Codice teodosiano, VI.2.20.
- ^ Simmaco, Lettere, IV.50-2, 54.
- ^ PLRE, sulla base di Simmaco, Lettere, IV.55.
- ^ Claudiano, De raptu Proserpinae, II, prefazione 50.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- «Florentinus 2», PLRE I, pp. 362.