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Filippo Colini

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Filippo Colini in una litografia di Josef Kriehuber del 1847

Filippo Colini (Roma, 21 ottobre 1811maggio 1863) è stato un baritono italiano.

Studiò a Roma al Collegio Romano con Filippo Caraccini e Camillo Angiolini.[1][2] Dopo pochi anni di attività come membro dell'Accademia filarmonica romana[2], debuttò in teatro a Fabriano all'inizio del 1835[1], in Aureliano in Palmira di Rossini[2]. Nello stesso anno ebbe l'occasione di cantare con Carolina Ungher nella Straniera di Bellini al Teatro Alfieri di Firenze.[2][3] Cominciò quindi un'intensa carriera che lo vide cantare frequentemente in molte città italiane, tra cui Napoli (dove ottenne un «successo clamoroso», particolarmente nel Torquato Tasso di Donizetti[3]), Palermo, Genova, Milano e Roma, ed europee, come Parigi, Vienna e San Pietroburgo[3].

Aveva scarse capacità di recitazione[1][2], alle quali sopperiva con l'estrema dolcezza del canto[3] e con la voce «sonora e robusta»[2], «flessibile e delicata»[1].

Oggi è particolarmente noto per avere creato alcuni ruoli in opere di Giuseppe Verdi, precisamente quelli di Giacomo in Giovanna d'Arco (1845), di Rolando in La battaglia di Legnano (1849) e di Stankar in Stiffelio (1850).

  1. ^ a b c d Montemorra Marvin, The New Grove Dictionary of Opera
  2. ^ a b c d e f ,Simi Bonini, Dizionario Biografico degli Italiani
  3. ^ a b c d Regli, Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici

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