Figli di Annibale

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Disambiguazione – Se stai cercando il disco degli Almamegretta, vedi Figli di Annibale (EP).
Figli di Annibale
Titolo originaleFigli di Annibale
Paese di produzioneItalia
Anno1998
Durata92 min
Generecommedia
RegiaDavide Ferrario
SoggettoDavide Ferrario, Diego Abatantuono, Sergio Rubini
SceneggiaturaDavide Ferrario, Diego Abatantuono
ProduttoreMaurizio Totti
Casa di produzioneMedusa Film, Colorado Film
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaGiovanni Cavallini
MontaggioClaudio Cormio, Luca Gasparini
MusicheAlmamegretta, Nini D'Arac, Damiano Rota, Fabio Piazzalunga
ScenografiaFranca Bertagnolli
CostumiEmanuela Pischedda
Interpreti e personaggi

Figli di Annibale è un film del 1998 diretto da Davide Ferrario.

Domenico vive a Torino ed è disoccupato. Disperato, decide di rapinare una banca a Como, ma durante la rapina tutto va storto. Preso dal panico, prende in ostaggio un cliente, l'imprenditore Tommaso. Ma per Tommaso, questa è la cosa migliore che gli potesse capitare al posto giusto nel momento giusto: infatti Tommaso pensa di usare il sequestro per sottrarsi ai suoi creditori e all'insopportabile moglie. Per rifarsi una vita, Tommaso, dovrà convincere Domenico a fuggire insieme verso l'Africa. Il viaggio sarà l'occasione per entrambi di fare i conti con la propria vita e le rispettive famiglie: Tommaso si avvicinerà alla giovane figlia, mentre Domenico ristabilirà il rapporto interrotto con sua sorella.

Il film è stato girato prevalentemente in Puglia, in particolare a Taranto (Stazione e il piazzale, all'epoca in fase di costruzione, del terminal containers), Ostuni, Leuca, Torre Pietra, Margherita di Savoia, Vieste (Faraglione di Pizzomunno) e Fasano.[1]

Una scena è girata in provincia di Lecco, a Consonno ex Las Vegas brianzola degli anni '60 ed ora nota città fantasma. Le scene iniziali del film, ambientate a Torino sono girate nel quartiere della Falchera, nella zona nord della città ed alcune comparse sono realmente abitanti del quartiere. La scena della rapina in banca è girata a Como in Piazza Cavour e la successiva fuga in auto, con una Volvo 850 SW, si protrae fino alla dogana con la Svizzera di Maslianico percorrendo le vie per Cernobbio e via Asiago.

Il film prende il titolo dall'omonimo EP e dall'omonimo brano degli Almamegretta, che prendono parte alla colonna sonora, nella quale un quartetto d'archi rielabora brani dei Clash, CCCP, Talking Heads.

Per Diego Abatantuono è la terza esperienza da sceneggiatore, dopo il debutto con Eccezzziunale... veramente e In barca a vela contromano.

  1. ^ Fonte: Scheda di Alfonso Marrese per Apulia film commission.

Collegamenti esterni

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