Fiat C.R.41
Fiat C.R.41 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Celestino Rosatelli |
Costruttore | Fiat Aviazione |
Data primo volo | 30 marzo 1935[1] |
Data entrata in servizio | mai |
Esemplari | 2 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,42 m |
Apertura alare | 9,65 m |
Altezza | 2,64 m |
Superficie alare | 22,63 m² |
Peso a vuoto | 1 310 kg altra fonte 1 457 kg [senza fonte] |
Peso max al decollo | 1 885 kg altra fonte 2 032 kg [senza fonte] |
Propulsione | |
Motore | un radiale Gnome-Rhône 14Kfs |
Potenza | 900 CV (662 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 405 km/h altre fonti 327 km/h / 381 km/h[senza fonte] |
Autonomia | 1 h 45min |
Tangenza | 12 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 Mitragliatrici Breda-SAFAT calibro 12,7 mm 2 Breda-SAFAT calibro 7,7 mm |
i dati sono estratti da Aerei Italiani[2] | |
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Il Fiat C.R.41 era un caccia monomotore biplano sviluppato dall'azienda italiana Fiat Aviazione nella seconda parte degli anni trenta e rimasto allo stadio di prototipo.
Sostanzialmente una versione ingrandita del precedente C.R.40, Il C.R.41 era caratterizzato dall'adozione di un più potente motore radiale 14 cilindri Gnome-Rhône 14Kfs da 900 CV (662 kW).
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Progettato dall'ingegner Celestino Rosatelli era uno sviluppo del precedente C.R.40 del quale manteneva le impostazioni generali.
Il prototipo venne portato in volo per la prima volta il 30 marzo 1935[1] ma venne giudicato sottopotenziato per le esigenze che si prefiggeva il progetto. Ne fu quindi successivamente realizzata una variante dotandola di un apparato propulsivo di produzione aziendale, il Fiat A.59 R, anch'esso radiale ma 9 cilindri a singola stella, versione su licenza dello statunitense Pratt & Whitney R-1690 Hornet capace di sviluppare una potenza da 700 CV ed abbinato ad un'elica tripala metallica a passo variabile. Vennero provati tra il 1935 ed il 1937, ma la velocità massima di 381 km/h, ottenuta a 5 000 m di quota, fu giudicata deludente. Il progetto venne quindi abbandonato a favore di un nuovo progetto, il C.R.42, che abbinava il radiale con la formula sesquiplana del C.R.32.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il C.R.41 manteneva l'impostazione del C.R.40 con l'ala superiore a gabbiano collegata direttamente alla fusoliera, che lo differenziava dagli altri caccia sesquiplani di suo progetto, come il C.R.32.
Realizzato in tecnica mista, con una struttura metallica in tubi d'acciaio saldato ricoperti da tela, il C.R.41 introduceva rispetto al suo predecessore un impennaggio dotato di deriva di maggiori dimensioni per garantire una migliore stabilità direzionale.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]- Versione con motore Fiat A.59 R da 700 CV.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (RU) CR.42 Falco, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 6 aprile 2008.
- ^ FIAT C.R. 41, in Aerei Italiani, http://www.aerei-italiani.net/, 5 gennaio 2005. URL consultato il 27 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- I progetti dell'Ing. Celestino Rosatelli:
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- J. Rickard, Fiat CR.41, in Military History Encyclopedia on the Web, http://www.historyofwar.org/mainindexframe.html, 18 novembre 2010. URL consultato il 27 maggio 2012.