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Faida (Baselga di Piné)

Coordinate: 46°06′34.56″N 11°15′05.26″E
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Faida
frazione
Faida – Veduta
Faida – Veduta
Il nucleo di Faida con il campanile della chiesa visto scendendo da est, provenendo dalla località "Prà di Sotto"
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Comune Baselga di Piné
Territorio
Coordinate46°06′34.56″N 11°15′05.26″E
Altitudine972 m s.l.m.
Abitanti311 (31 dicembre 2015[1])
Altre informazioni
Cod. postale38042
Fuso orarioUTC+1
TargaTN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Nome abitantifàider, fàideri[2]
PatronoSS. Trinità
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Faida
Faida

Faida (La Fàida in dialetto trentino[2]) è una frazione del comune di Baselga di Piné, in provincia di Trento. Posta a 972 m s.l.d.m. al 31 dicembre 2015 contava 311 abitanti.[1]

Fino al 1875 faceva parte della Magnifica Comunità Piné (ed era frazione del Comune di Piné del Circolo di Trento del Tirolo (Impero austriaco e poi Austro-Ungarico), nato amministrativamente attorno alla fine del periodo napoleonico). Dal 1875 al 1928 è stata una frazione del comune di Miola.

Assieme a Montagnaga e Bedollo il paese rientravia tra quelli di Piné colonizzati e abitati da minatori e dissodatori di origine bavarese (analoghi ai vicini mocheni) fin dal basso medioevo, la cui lingua di matrice germanico-bavarese era parlata dalla maggioranza della popolazione paesana fino a fine XVIII secolo, quando fu totalmente riassorbita dal dialetto trentino,[4] pur lasciando delle tracce che continuano tuttora a resistere nel dialetto, nella toponomastica e nei cognomi locali (a Faida sono diffusi i cognomi Moser e Plancher).

Geografia fisica

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È posta sulle pendici occidentali dei Monti Calvo (1411 m) e La Brada (1583 m) - facenti entrambi parte della dorsale di Costalta - ed è composta dai nuclei abitati di Faida, Rauta (che negli ultimi decenni si è ingrandito assieme al nucleo di Faida, fino a fondersi in un unico centro abitato), Canè e dall'antico maso di Prada.

È raggiungibile in 2 km dalla frazione di Miola, tramite una diramazione della SP83 di Pinè. È inoltre raggiungibile tramite strade secondarie intercomunali dalla località Riposo (comune di Pergine Valsugana) e da Mala (frazione di Sant'Orsola Terme), passando per i masi alti di Serso e Viarago (frazioni di Pergine Valsugana) posti sulle pendici meridionali del Monte Calvo.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa della Santissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità di Faida è stata costruita fra il 1857 e il 1871, dove in precedenza vi era una semplice cappella, documentata già nel 1600. Di quell'epoca rimangono due altari in stile barocco con intarsi policromi di marmo.[5] L'interno è stato decorato nel 1927 da Agostino Aldi.[6]

Molte persone lavorano nell'edilizia. Sul territorio della frazione inoltre vengono coltivate fragole e lamponi.[5] Dal 1981 al 1989 e poi dal 2001 al 2005 si è tenuta annualmente la "Lampofragola", una festa dedicata ai piccoli frutti.[7] L'edizione 2004 ha visto 9 000 visitatori.[8]

  1. ^ a b Anno 2015 / Dati statistici relativi alla popolazione / Anagrafe, demografico, elettorale / Aree tematiche / Comune di Baselga di Piné - Comune di Baselga di Piné, su comune.baselgadipine.tn.it. URL consultato l'8 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2017).
  2. ^ a b Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 206.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Il comune, su next.comunebaselgadipine.it. URL consultato il 4 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
  5. ^ a b Faida, su comune.baselgadipine.tn.it, Comune di Baselga di Piné. URL consultato il 9-1-2017 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2017).
  6. ^ Chiesa della Santissima Trinità, su necrologie.corrierealpi.gelocal.it, Corriere delle Alpi. URL consultato il 9-1-2017.
  7. ^ Lampofragola - Faida - Baselga di Piné, su altopianodipine.com, Altopiano di Pinè. URL consultato il 9-1-2017.
  8. ^ G. A., Lampofragola una vera folla ha invaso Pinè, su ricerca.gelocal.it, Trentino, 7 agosto 2004. URL consultato il 9-1-2017.

Altri progetti

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