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Drone music

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Drone music
Origini stilisticheMusica d'ambiente
Musica classica indiana
Musica sperimentale
Musica minimalista
Rock sperimentale
Origini culturaliLo stile è stato inventato negli Stati Uniti durante gli anni cinquanta, ma presenta numerosi antecedenti che vanno rintracciati in luoghi ed epoche differenti.
Strumenti tipiciStrumenti musicali elettronici, chitarre, strumenti ad arco, apparecchiature elettroniche di post produzione
Popolaritàbassa
Generi derivati
Ambient, Industrial, Drone doom metal
Generi correlati
Dark ambient

La drone music (nota anche come drone-based music[1], drone ambient[2] dronescape[3], dronology[4], o, più semplicemente, drone) è uno stile musicale nato dal minimalismo[5] che enfatizza l'uso di suoni, note o cluster estesi e ripetuti detti bordoni. Se paragonato ad altri generi o stili musicali, esso è solitamente caratterizzato da lunghi programmi audio che presentano variazioni armoniche relativamente brevi in tutte le tracce. Uno dei musicisti che la inventò negli anni sessanta, La Monte Young, la definì nel 2000 "la branca timbrica prolungata del minimalismo"[6].

Caratteristiche

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Una delle prime forme di drone music non etnica venne inventata da La Monte Young negli anni sessanta[7] e divenne successivamente un genere musicale relativo a quegli artisti strettamente legati alla musica underground, al post-rock e ai numerosi stili imparentati con la musica sperimentale[8]. La drone music è anche adoperata in altri generi quali, ad esempio, la musica che fa spesso uso di "suoni trovati", la musica minimalista[5], la dark ambient, il drone doom metal (noto anche come drone metal), e il rumorismo. Adoperando spesso strumenti elettronici o strumenti acustici processati elettronicamente, questi generi e stili tendono a generare armonie fitte e statiche, nonché un senso immobile e "librante" del tempo. Benché le caratteristiche della drone music siano semplici da riconoscere, i bagagli culturali e gli scopi che si prefiggono i musicisti che la compongono si distinguono molto fra loro.

Il concetto di drone music venne riassunto in una recensione in questo modo[9]:

«La drone music è tanto distante dall'essere musica che essa smette di esserlo prima che tu possa rendertene conto. [...] All'inizio c'era una parola, e quella parola era oooooommmmmmm. Dio era probabilmente un pioniere della drone music, e vi è qualcosa di religioso in questa musica... o, piuttosto, di spirituale.»

Oltre a Young e il suo Theatre of Eternal Music, gli artisti e i gruppi che si sono approcciati al genere includono Charlemagne Palestine,[10] Tony Conrad,[11] Éliane Radigue,[12] Phill Niblock,[13] Pauline Oliveros,[14] Laurie Spiegel,[14] Kyle Bobby Dunn,[15] Coil,[16] If Thousands,[17] Labradford,[18] Bowery Electric,[19] Stars of the Lid,[20] Spacemen 3,[21] Janek Schaefer,[22] Tim Hecker,[23] Sunn O))),[24] Folke Rabe,[25] Dirty Knobs,[26] Yellow Swans[27] e l'artista concettuale Yves Klein, che fu autore della Monotone Symphony.[28]

La musica etnica e spirituale, generalmente statica o estremamente lenta, che include bordoni, definita drone music[29], può essere riscoperta in molte parti del mondo: vi sono le tradizioni della musica per cornamusa, che includono quella scozzese; la musica per didgeridoo australiana; la musica carnatica classica del sud indiano e la musica classica indostana (ambedue vengono generalmente accompagnate dalla tambura, uno strumento musicale in grado di produrre soltanto un bordone); i suoni estesi che caratterizzano la tradizione musicale del gagaku[30]; la tradizionale musica vocale dell'organum risalente all'Europa medievale[31]; e i bordoni vocali adoperati in certa musica bizantina cinquecentesca quale l'ison[32]. La ripetizione delle note, che si presume essere l'emulazione dei suoni delle cornamuse[33] comprende una notevole quantità di generi e stili musicali. L'origine della staticità e delle lunghe note presenti negli adagio delle composizioni classiche includono, ad esempio, il terzo movimento di Five Small Pieces for Orchestra di Anton Webern e le arie lente che caratterizzano alcune tradizioni folkloristiche europee da cui discendono direttamente la musica popolare moderna e la musica elettronica.

La Monte Young e il Theatre of Eternal Music

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LaMonte Young, affascinato dal "suono del vento che soffia", dai "bordoni che circolano sessanta volte al minuto", dai "convertitori step-down sui pali del telefono" , dai "bordoni prodotti dalle tanpura", dalle "alap generate dalla musica classica indiana", da "certi aspetti statici del serialismo, quali il lento movimento della Symphony Opus 21 di Webern", e dal "gagaku giapponese che presenta note sospese negli strumenti musicali quali lo sho"[34], iniziò a comporre musica incorporandola di note estese in una sezione media di quattro ottoni nel 1957[34]. Successivamente, nel 1958, realizzò quella che era, a detta del musicista, "la prima opera nella storia della musica costituita completamente da lunghe note estese e silenzi"[34], il Trio for Strings, prima di esplorare questa forma di drone music nel Theatre of Eternal Music che fondò negli anni sessanta.

Il Theatre of Eternal Music, un gruppo musicale specializzato in performance multimediali, incluse, durante gli anni sessanta e settanta La Monte Young, Marian Zazeela, Tony Conrad, Angus MacLise, Terry Jennings, John Cale, Billy Name, Jon Hassell, Alex Dea ed altri. Operando dal mondo delle gallerie d'arte e dei magazzini nuovaiorchesi per poi avvicinarsi all'estetica del Fluxus ed al continuum post-cageiano, il gruppo inscenò esibizioni lungo la East Coast degli Stati Uniti e l'Europa che, oltre ad essere ispirate in qualche modo alla musica classica industana, presentavano "lunghi periodi di inondazioni sensoriali accompagnate da combinazioni di relazioni armoniche, che si spostano lentamente dall'una all'altra"[35] Il gruppo non pubblicò nulla durante la sua attività (anche se, durante la loro adesione al "Teatro", Young e Zazeela pubblicarono un LP in cui collaborarono nel 1969[36] e Young compose il lato di un flexy-disc pubblicato dalla rivista Aspen[37]). I loro concerti si rivelarono influenti sia nell'ambiente artistico comprendente Karlheinz Stockhausen (la sua composizione Stimmung risente molto della loro influenza)[38], sia nelle composizioni minimaliste di dozzine di altri musicisti, la maggior parte dei quali propose innovazioni parallele comprendenti gli allievi di Young: Pauline Oliveros, Éliane Radigue, Charlemagne Palestine, Yoshi Wada, Phill Niblock e molti altri[39]. Successivamente, un membro della formazione, John Cale, decise di estendere e popolarizzare le loro concezioni artistiche nella musica rock degli anni sessanta con i Velvet Underground.

Nel 2000, La Monte Young scrisse[6]:

«(La drone music) è lo stile di musica che ho inventato, credo che la branca delle note estese del minimalismo, riconosciuta anche come "drone music", sia un'area fertile da esplorare»

John Cale e i Velvet Underground

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Il primo EP pubblicato dai Velvet Underground, Loop (1966), era una traccia drone music composta dal loro membro John Cale[40]. Benché questa loro rara pubblicazione fosse molto estranea al repertorio solitamente rock della formazione, il gruppo componeva a volte brani che presentavano bordoni almeno apparenti; la loro canzone "Heroin", in particolare, presenta un opprimente bordone prodotto dalla viola di Cale e dalla chitarra di Reed. Questa traccia apparsa nel primo album della band The Velvet Underground & Nico (1967) e influenzata dagli esperimenti del Theatre of Eternal Music, fu la prima canzone rock ad adoperare la drone music[8]. Dopo l'allontanamento di Cale dal gruppo, avvenuto nel 1968, il compositore d'avanguardia produsse l'omonimo debutto degli Stooges (1969), suonando, inoltre, bordoni di viola nella traccia "We Will Fall" e quelli presenti in "Frozen Warnings" tratta dall'album The Marble Index (1969) della cantante Nico. Più tardi, lo stesso Lou Reed pubblicò un doppio album basato sui suoni di feedback di chitarra multi-traccia che presentava anche bordoni: Metal Machine Music; nelle note di copertina dell'album è scritto[41]:

«la conoscenza del bordone e delle possibilità armoniche faccia a faccia con la Musica del Sogno di La Monte Young»

George Harrison e i Beatles

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Molte canzoni dei Beatles presentano bordoni. Gli studi di musica classica indiana condotti da Harrison presso il compositore indiano Ravi Shankar influirono sulle scelte musicali del chitarrista, che compose canzoni comprendenti una tambura (ad esempio "Love You To" del 1966 e "The Inner Light" del 1967): uno strumento musicale adoperato nella musica indiana per generare le stasi armoniche. Tomorrow Never Knows di John Lennon, una canzone pressoché mitologica ispirata al libro tibetano dei morti, include anch'essa una tambura, ed è cantata sul suono di un bordone allo stesso modo di come avveniva nella musica liturgica occidentale del Medioevo.[42]

Durante la fine degli anni sessanta e gli inizi del decennio seguente, gruppi musicali tedeschi appartenenti alla corrente "Krautrock" quali Can, Neu! e Faust, che furono discepoli della lezione La Monte Young e Stockhausen[43], influirono molto sullo stile dei musicisti art rock a loro contemporanei e sulle future formazioni punk rock- post-punk[44]. Tony Conrad, un musicista che appartenne al Theatre of Ethernal Music di La Monte Young, collaborò con gli stessi Faust nel significativo Outside the Dream Syndicate (1972), un album che presenta complessi bordoni di violino accompagnati da un'unica nota di basso e dai suoni di percussioni "sanguinarie". Linee di basso con una sola nota sono anche presenti nella traccia Mother Sky dei Can (tratta dall'album Soundtracks del 1970) e nell'intero album di debutto dei Die Krupps (Stahlwerksymphony del 1979).

New age, musica cosmica e ambient

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Parallelamente alla corrente musicale del Krautrock, alcuni musicisti dell'Europa e del Nord America tentarono di conciliare fra loro la musica classica asiatica, il minimalismo e la musica folk più spirituale. Fra questi vi era Terry Riley, autore di In C (1964)[45] che divenne, assieme a Young e Zazeela, studente di Pandit Pran Nath. Parallelamente, il compositore Klaus Schulze e la band Krautrock dei Tangerine Dream, adoperarono entrambi uno stile musicale contemplativo e armonico, che fruttò loro due album di drone music: Zeit (dei Tangerine Dream) e Irrlicht (di Schulze). Nel mentre, anche grazie al perfezionamento delle tecnologie di studio avvenuto negli anni settanta, Brian Eno, un ex membro dei Roxy Music, inventò l'ambient music ispirato, secondo le testimonianze, da John Cage, dal concetto di Musique d'ameublement di Erik Satie e dal minimalismo[46]. Questo genere, secondo il musicista, sarebbe "capace di andare incontro a numerosi livelli di attenzione nell'ascolto senza esaltarne uno in particolare; deve essere tanto ignorabile quanto è interessante. »"[47]. Benché le sue registrazioni su nastro della fine degli anni settanta non siano propriamente di drone music, il suo riconoscimento nei confronti di Young (che definì "il papà di tutti noi")[48] e la sua influenza nella futura drone music ne fecero un indiscutibile anello della catena.

Musica elettronica e metal

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Alla fine degli anni novanta ed agli inizi del decennio successivo, la drone music influì in svariati generi e stili quali il rock, l'ambient, la dark ambient, la musica elettronica e la new age. Molti musicisti drone music ancora attivi, quali Phill Niblock, Éliane Radigue e La Monte Young, realizzano composizioni basate esclusivamente su lunghe note estese. Improvvisatori quali Hotogisu e Sunroof! realizzano composizioni basate su suoni molto simili ai bordoni. Sunn O))), una formazione drone metal, suona quasi esclusivamente tracce basate sulle note estese, mentre i loro coetanei Merzbow e Boris pubblicarono nel 2005 una traccia collaborativa della durata di sessantadue minuti, Sun Baked Snow Cave. Questo genere musicale viene ancora oggi seguito da numerosi musicisti come Gygax della 12th Records.[49]

  1. ^ Nell'opera Modern music and after: Directions Since 1945 (Oxford University Press, 1995, ISBN 0-19-816511-0, 209 1995) di Paul Griffiths è scritto: "Young fondò il gruppo musicale Theatre of Eternal Music per realizzare esibizioni di musica estremamente ripetitiva e basata sui bordoni."
  2. ^ "Drone ambient è spesso adoperato per comodità dalla rivista AllMusic, come, ad esempio, nella recensione di Soundtrack for the Acquarium di Vidna Obmana [1] o nella biografia degli Stars of the Lid. [2] ("largamente riconosciuti per essere i 're dell'Ambient Drone'"
  3. ^ "Dronescape' è spesso adoperato per comodità dalla rivista AllMusic, come ad esempio, nella recensione dell'album New York Noise, Vol. 2 dei Sonic Youth, ("il dronescape di'I Dreamed I Dream,") [3]
  4. ^ Il negozio di dischi indipendente Aquarius Records, nel link this catalog page (Archive.org copy of 2002), afferma: "Qui, all'Aquarius, abbiamo coniato neologismi quali "dronology" e "fuckery" (tradotto in italiano significa "insensatezza"), soltanto perché speriamo che quelle parole possano offrire abbastanza connotazioni"
  5. ^ a b Cox & Warner 2004, p. 301 (Kyle Gann scrisse nell'opera "Thankless Attempts at a Definition of Minimalism": "Sicuramente molte delle tracce dei minimalisti più famosi hanno fatto affidamento sui ritmi di croma, benché vi fossero numerosi compositori, quali Young e Niblock, interessati ai bordoni non accompagnati da alcun ritmo. [...] Forse il “minimalismo con un ritmo statico” è un criterio che potrebbe dividere il repertorio minimalista in due corpi musicali esclusivi, ovvero la musica basata sul ritmo e la musica basata sui bordoni."
  6. ^ a b Young 2000, p. 27
  7. ^ vedi link http://platypus1917.org/2009/10/10/on-drone-music/
  8. ^ a b Cox & Warner 2004, p. 359 Simon Reynolds scrisse a proposito del post-rock: "I Velvet miscelarono la canzone d'autore folkadelica con un'estetica del 'wall of sound' che era per metà ispirata a quella di Phil Spector e per metà a quella della dronology di La Monte Young. Questo termine descrive il cinquanta per cento dell'attuale musica post-rock." (articolo relativo ai Velvet Underground e al post-rock)
  9. ^ Callum Zeff, "The Dream Syndicate" (Archive.org copy of 2003) — Una recensione che descrive anche la drone music.
  10. ^ (EN) Charlemagne Palestine – a man who plays the whole building, su theguardian.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  11. ^ (EN) Tony Conrad: 10 Essential Recordings From the Drone Pioneer, su rollingstone.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  12. ^ (EN) Eliane Radigue at Argos, su diagonalthoughts.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  13. ^ Phill Niblock, su scaruffi.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  14. ^ a b (EN) Listen: Dial Tone Drone with Pauline Oliveros, Laurie Spiegel, Aura Satz, su thewire.co.uk. URL consultato il 2 maggio 2018.
  15. ^ (EN) A Young Person's Guide to Kyle Bobby Dunn, su pitchfork.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  16. ^ (EN) Coil - Time Machines (ristampa), su ondarock.it. URL consultato il 2 maggio 2018.
  17. ^ If Thousands - Bio, su ifthousands.net.
  18. ^ Labradford, su sputnikmusic.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  19. ^ (EN) LOST CLASSICS: BOWERY ELECTRIC “BEAT”, su magnetmagazine.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  20. ^ (EN) How Stars of the Lid Made Two Ambient Masterworks, su rollingstone.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  21. ^ (EN) Do musicians ever deserve to be jeered off stage?, su theguardian.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  22. ^ Janek Schaefer - Lay-By Lullaby, su ondarock.it. URL consultato il 2 maggio 2018.
  23. ^ Musica: Tim Hecker, se i droni non significano guerra, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 2 maggio 2018.
  24. ^ (EN) Are Drone-Metal Icons Sunn O))) the Loudest Band on the Planet?, su laweekly.com. URL consultato il 2 maggio 2018.
  25. ^ (EN) Swedish composer and electronic drone maestro Folke Rabe has died aged 81, su factmag.com. URL consultato il 19 agosto 2018.
  26. ^ Dirty Knobs - Field Recordings from the Edge of Hell, su ondarock.it. URL consultato il 25 aprile 2018.
  27. ^ (EN) Yellow Swans Going Places, su ondarock.it. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2019).
  28. ^ Nell'opera "Yves Klein: Long Live the Immaterial!" New York: Delano Greenidge, 2000, ISBN 978-0-929445-08-3, p. 226 di Gilbert Perlein e Bruno Corà è scritto: " Questa sinfonia della durata di quaranta minuti (in realtà della durata di venti minuti seguiti da altri venti di silenzio) è formata da un solo suono esteso privato del suo attacco, che termina creando una sensazione di vertigine e turbinando la sensibilità fuori dal tempo."
  29. ^ Le prime forme di "drone music", che siano etniche o spirituali, vengono descritte, ad esempio, nel Journal of (American Musicological Society compilato dall'omonima scuola in un volume del 1958, 255: "Osservazioni come quelle degli effetti prodotti dai bordoni da coppie di flauti con un numero di fori ineguale fra loro, fa supporre che sia esistita una forma di drone music nell'antichità")
  30. ^ questa è una diretta citazione di La Monte Young
  31. ^ Il musicologo francese Marcel Pérès dell'Ensemble Organum lo ipotizzò nel 1988(here Archiviato il 22 luglio 2012 in Internet Archive.) ma la teoria venne negata in una tesi di laurea scritta da Robert Howe: The Performance of Mediæval Music in Contemporary Culture, PDF file, p. 6-8)
  32. ^ "Non vi è una chiara testimonianza riguardante l'uso dell'ison fino al periodo seguente il quindicesimo secolo" (da "Introduction to Byzantine Chant" del St. Anthony's Monastery. In altre parti dell'opera viene specificato: "La prima notificazione di questa usanza emerge nel 1584 dal viaggiatore tedesco Martin Crusius." 1 Archiviato il 25 dicembre 2008 in Internet Archive.). (in Dimitri E. Conomos (Oxford University), [4] Archiviato il 22 dicembre 2008 in Internet Archive.
  33. ^ Rosamond E. M. Harding scrisse nell'opera Origins of Musical Time and Expression (Oxford University Press, 1938, Part 2 ): "IMITAZIONE DELLE CORNAMUSE: Le cornamuse potrebbero essere definite strumenti musicali mondiali dal momento che esse possono essere trovate in molte parti della terra. Esse sono anche considerevolmente antiche, poiché risalgono all'antico Egitto. [...] Vi sono tre modalità principali per emulare le cornamuse...ciascuna di esse è sufficiente per giustificare l'influenza delle cornamuse, anche se la loro potrebbe non essere stata un'imitazione avvenuta direttamente. La prima è il bordone, solitamente generato dal basso, consistente in una, due o tre note suonate contemporaneamente. La seconda è il bordone ottenuto da due note adiacenti suonate a turno. Il Dr. Naylor, nella sua opera An Elizabethan Virginal Book, ha fatto notare che molte delle prime melodie inglesi sono basate su un bordone consistente in due note suonate a turno, e il fatto che le cornamuse della Northumbria presentano bordoni..."
  34. ^ a b c Zuckerman 2002.
  35. ^ Nel sito della "MELA Foundation" (melafoundation.org) è scritto "(Young) è un maestro della musica classica industana. I fondatori della Dream House nella MELA Foundation a New York La Monte Young e Marian Zazeela introdussero con le proprie forze la musica classica industana negli Stati Uniti. Quando condussero negli USA, nel 1970, il rinomato cantante Pandit Pran Nath del Kirana Gharana, del quale furono i primi allievi occidentali, studiarono con lui per ventisei anni vivendo alla stessa maniera delle scuole gurukula [...]http://www.melafoundation.org/Raga07VI29.htm"
  36. ^ The Black Record (edizione limitata a 2800 copie) (1969) di La Monte Young e Marian Zazeela, Munich: Edition X [5][6]
  37. ^ Il secondo lato è intitolato Excerpt from Drift Study 31 I 69 12:17:33 12:49:58 PM,[http://www.melafoundation.org/discogra.htm
  38. ^ Nell'opera Writings on Music, 1965-2000, (Oxford University Press US, 2002, ISBN 0-19-511171-0, p. 202), diretta da Paul Hillier, Steve Reich scrisse: "Non avevo mai sentito musica di Feldman fino al 1962, quando ascoltai una traccia di Stockhausen intitolata Refrain. Capii soltanto più tardi che questo era "il brano alla maniera di Feldman" di Stockhausen così come Stimmung era la sua "traccia alla maniera di La Monte Young""
  39. ^ Cox & Warner 2004, p. 401 nella "cronologia" delle date importanti è scritto: "1964 [...] Young, Marianne Zazeela, John Cale, Angus MacLise, e Tony Conrad fondarono il Theatre of Eternal Music dal quale nacque il minimalismo basato sui bordoni."
  40. ^ The Velvet Underground: "Loop" - RateYourMusic
  41. ^ Metal Machine Music (1975) di Lou Reed era un doppio vinile pubblicato dalla RCA Records (CPL2-1101), "istruzioni": text copy, image copy (reissue).
  42. ^ Boon 2003
  43. ^ Nell'opera Generation Ecstasy: Into the World of Techno and Rave Culture (Routledge, 1999 (from a 1998 hardcover), ISBN 978-0-415-92373-6, p. 50) di Simon Reynolds è scritto: "le formazioni "progressive" più sincere a cavallo fra gli ultimi anni sessanta e gli anni settanta avevano più elementi in comune con i compositori di musica classica d'avanguardia (musica elettroacustica, musique concrète, la scuola nuovaiorchese di minimalismo drone..."
  44. ^ Nell'opera "Digital Discipline: Minimalism in House and Techno" (Cox & Warner 2004) di Philip Sherburne è scritto: " alla fine degli anni settanta, la musica rock produsse la propria reazione minimalista al rock da mainstream tronfio e ultra-prodotto. I risultati, la No Wave e il punk rock, presentano spesso riferimenti espliciti alla tradizione drone-minimalista degli anni sessanta, così come avviene nelle tracce delle formazioni fondate da Glenn Branca (i Theoretical Girls e gli Static), nelle sue orchestre per chitarra, e nelle numerose formazioni che influenzò."
  45. ^ nell'opera Music in the United States: A Historical Introduction (Prentice-Hall, 1974) di Wiley Hitchcock è scritto: "Pochi prima di Young hanno seguito sentieri simili nell'ambito della drone music minimale, degno di nota è quello attraversato da Terry Riley nella sua opera In C per orcherstra [...]"
  46. ^ Nell'opera Cook & Pople 502 (2004) è scritto "La musica quasi percettibile è stata consistentemente prefigurata nella musica di Erik Satie e di altri eccentrici compositori che lo hanno seguito. L'"Ambient Music" emerse come categoria musicale quando negli anni ottanta Brian Eno, ispirato dal minimalismo di La Monte Young, Terry Riley, Philip Glass, e Steve Reich, iniziò a comporre musica per presentazioni semi-percettibili, [...]"
  47. ^ Brian Eno, 1978, proveniente da Ambient Music.
  48. ^ Nell'opera A Father Figure for the Avant-garde (Potter 2002, p. 91 pag. 49) è scritto: " Brian Eno dichiara che "La Monte Young è il papà di tutti noi"
  49. ^ 15-gennaio-2012 intervista su Outsight Radio Hours
  • Cook, Nicholas & Pople, Anthony, The Cambridge History of Twentieth-century Music, Cambridge University Press, 2004.
  • autori vari, Audio Culture: Readings in Modern Music, Continuum International, 2004.
  • Keith Potter, Four Musical Minimalists: La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich, Philip Glass, Cambridge University Press, 2002.

Collegamenti esterni

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