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Drew Barrymore

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Drew Barrymore a Berlino per la prima di Insieme per forza (2014)

Drew Blythe Barrymore (Culver City, 22 febbraio 1975) è un'attrice, produttrice cinematografica, regista e conduttrice televisiva statunitense.

È discendente delle famiglie Barrymore, Drew e Costello, noti attori di cinema e teatro statunitensi, ed è nipote dell'attore John Barrymore e bisnipote dell'attore Maurice Costello. Nel 1982, ha recitato nel ruolo di Gertie in E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg, diventando rapidamente una delle attrici bambine più riconosciute di Hollywood, mentre nel 1985 (a soli 10 anni) è stata candidata ai Golden Globe per la migliore attrice non protagonista per il film Vertenza inconciliabile.

Nel 2010, per la sua performance di Edith Bouvier Beale ha vinto uno Screen Actors Guild Award e un Golden Globe nella sezione miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione per Grey Gardens - Dive per sempre. A partire dal 2020 conduce un programma televisivo eponimo sulle reti CBS.

Drew Barrymore con il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan nel 1984

Drew nasce dal matrimonio tra l'attore John Drew Barrymore e un'aspirante attrice, Jaid Makó. I suoi genitori divorziano quando lei ha nove anni. Il nome Drew le è stato dato per ricordare quello della bisnonna,[1] l'attrice Georgiana Drew, mentre il nome Blyth era il cognome originale della dinastia fondata dal suo bisnonno, Maurice Barrymore, il figlio di Maurice, John, sposò Dolores Costello, anch'essa di famiglia di tradizione teatrale. La madre è nata in un campo profughi della Germania dell'Est da una coppia di rifugiati ungheresi mentre il padre è di origine inglese, irlandese e tedesca. È inoltre la nipote dell'attrice Diana Barrymore e pronipote di Ethel Barrymore e Lionel Barrymore.

La carriera della Barrymore iniziò a soli 11 mesi, quando venne scelta per pubblicizzare un cibo per cani. All'età di 3 anni recita nel film TV Suddenly, Love, invece a 5 anni esordisce al cinema con Stati di allucinazione. A 7 anni fu tra i protagonisti del film di Steven Spielberg E.T. l'extra-terrestre, ottenendo buone critiche. Il 20 novembre 1982 diviene la più giovane ospite del programma televisivo Saturday Night Live, dove fece uno sketch in cui affermava di avere ammazzato E.T.

Drew Barrymore con l'ex fidanzato Corey Feldman ai Premi Oscar 1989

A 14 anni tentò il suicidio e fu ricoverata due volte. Continuò a mantenere un'immagine di "cattiva ragazza", e anzi la sfruttò per diventare un sex symbol quando negli anni novanta riprese la sua carriera cinematografica interpretando una teenager seduttrice in La mia peggiore amica e posò nuda sul numero di gennaio 1995 della rivista statunitense Playboy. Steven Spielberg, suo padrino, per il suo ventesimo compleanno le regalò una copia della rivista completamente ritoccata, dove lei appariva perfettamente vestita in ogni foto; in allegato lasciò una nota con scritto "copriti". Nello stesso periodo apparve nuda in cinque film. Nel 1995 partecipò al famoso show televisivo Late Show with David Letterman, dove la Barrymore stupì il conduttore saltando sulla scrivania e mostrandogli il seno (dando le spalle alle telecamere), come parte del balletto per il suo compleanno. Nel 1996 ha interpretato il ruolo di Casey Becker, la prima vittima del serial killer Ghostface nel cult movie Scream.

Barrymore ha continuato la sua carriera interpretando ruoli in commedie romantiche, come Prima o poi me lo sposo e 50 volte il primo bacio, inclusi Charlie's Angels ed il seguito tratti dall'omonima serie TV. Ha quindi esplorato ruoli più drammatici come I ragazzi della mia vita, dove interpreta la madre minorenne in un matrimonio fallito con un padre tossicodipendente (tratto da una storia vera di Beverly D'Onofrio), Confessioni di una mente pericolosa, dove ha lavorato gratuitamente in onore al suo grande amico George Clooney ed il cult movie Donnie Darko, in cui lei è anche produttrice esecutiva. Nel 2001 è stata candidata ai Razzie Awards come peggior attrice non protagonista per Freddy Got Fingered.

Drew Barrymore è stata successivamente oggetto di un documentario non autorizzato, My Date with Drew (Il mio appuntamento con Drew - 2003). In questo filmato un aspirante produttore e fan dell'attrice utilizza le limitate risorse finanziarie e sociali nel tentativo di ottenere un appuntamento con la Barrymore. Attraverso il passaparola, internet, ed uno stile di comunicazione particolare con l'attrice e i suoi più stretti collaboratori alla fine riesce ad ottenere l'agognato appuntamento. La Barrymore dimostra di avere un buon senso dell'umorismo portando una video camera come regalo al fan e divertendosi nell'occasione. Il 3 febbraio 2004 le è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Drew Barrymore al Tribeca Film Festival 2007

Nel luglio 2008 debutta nel ruolo di regista con il film Whip It, tratto da un romanzo di Shauna Cross, presentato il 13 settembre 2009 al Toronto International Film Festival, con Elliot Page. Nel 2009 sono usciti anche due suoi nuovi film da attrice, precisamente Grey Gardens - Dive per sempre, adattamento televisivo di un pluripremiato documentario del 1975, dove reciterà assieme a Jessica Lange nel ruolo della sensibile ed estroversa protagonista (per la sua straordinaria interpretazione si aggiudica un Golden Globe), e nella commedia romantica La verità è che non gli piaci abbastanza, in un cast che comprende Ben Affleck, Jennifer Aniston, Scarlett Johansson e Justin Long.

Nel 2012 ha recitato in Qualcosa di straordinario, con John Krasinski e Kristen Bell. Nel 2014 torna a recitare con Adam Sandler per la terza volta in Insieme per forza, mentre nel 2015 recita assieme a Toni Collette nel nuovo film di Catherine Hardwicke, intitolato Miss You Already. Da febbraio 2017, Barrymore ha recitato con Timothy Olyphant nella serie televisiva Netflix Santa Clarita Diet (la cui terza e ultima stagione è uscita nel 2019), che ritrae una moglie di famiglia che, dopo aver sperimentato una trasformazione fisica in uno zombie, inizia a desiderare la carne umana. A partire dal settembre 2020, Barrymore conduce uno show televisivo eponimo sulla rete CBS.[2]

È la madrina di Frances Bean Cobain, unica figlia di Kurt Cobain e Courtney Love.

Dichiaratamente bisessuale,[3] la Barrymore è stata sposata con Jeremy Thomas, proprietario di un bar a Los Angeles dal 20 marzo al 28 aprile 1994 e con il comico Tom Green dal luglio 2001 all'ottobre 2002.

Il 3 giugno 2012 ha sposato il consulente d'arte Will Kopelman, figlio dell'ex amministratore delegato di Chanel Arie Kopelman. La coppia ha due figlie: Olive, nata il 26 settembre 2012 e Frankie, nata il 22 aprile 2014.[4] Il 1º aprile 2016 viene annunciato il divorzio dopo quasi quattro anni di matrimonio.[5]

Drew Barrymore nel 2009

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Drew Barrymore è doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

  1. ^ Come avevano fatto i nonni John e Dolores Costello con il figlio (suo padre), che avevano chiamato John Drew.
  2. ^ (EN) Sandra Gonzalez, Drew Barrymore has nothing to hide as she launches her new talk show, su CNN, 30 settembre 2020. URL consultato il 13 aprile 2021.
  3. ^ Drew Barrymore, alcol e droga già da bimba, su tgcom24.mediaset.it, 28 febbraio 2012. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015).
  4. ^ Fiocco rosa per Drew Barrymore, su thegossipers.com, 23 aprile 2014. URL consultato il 22 febbraio 2015.
  5. ^ Drew Barrymore e Will Kopelman divorziano, su vanityfair.it, 2 aprile 2016. URL consultato il 4 aprile 2016.
  • Aronson, Virginia. Drew Barrymore. Chelsea House, 1999. ISBN 0-7910-5306-7
  • Bankston, John. Drew Barrymore. Chelsea House Publishers, 2002. ISBN 0-7910-6772-6
  • Barrymore, Drew. Little Girl Lost. Pocket Star Books, 1990. ISBN 0-671-68923-1
  • Dye, David. Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p. 11.
  • Ellis, Lucy. Drew Barrymore: The Biography. Aurum Press, 2004. ISBN 1-84513-032-4
  • Hill, Anne E. Drew Barrymore. Lucent Books, 2001. ISBN 1-56006-831-0
  • (EN) Cutler Durkee, Child Stars, New York: People Books, 2008, pp. 50–51.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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