Discussione:Dialetto massese
Vorrei far notare, che c'e' pure chi erroneamente senza averne alcuna conoscienza, defini il dialetto massese un dialetto toscano suigeneris.Sebbene i punti di contatto (salvo qualche prestito lessicale) non esistano proprio.Iniziando dall'uso obbligatorio del soggetto esplicito o dai suoni cacuminali, entrambi fenomeni estranei all'italiano o al toscano, fatta eccezione per la seconda persona singolare (tu) usata nel fiorentino popolare.
classificazione
[modifica wikitesto]in questa voce della treccani viene elencato tra le dieci varietà di tipo toscano, contrariamente al carrarese-lunigiano e a quelle della cosiddetta romagna toscana: http://www.treccani.it/enciclopedia/dialetti-toscani_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/ --Fil (msg) 01:50, 23 set 2014 (CEST)
anche qui http://www.pannostrale.it/Silvia_Calamai_Toscana_dialettale_PanNostrale.pdf nella voce non sono mai state indicate fonti che riconducano il massese all'emiliano. in mancanza di fonti che propendano per l'appartenenza all'emiliano, modifico la voce. --Fil (msg) 20:19, 23 set 2014 (CEST)
La domanda e' se tu e la Treccani siete mai stati a Massa? Se la risposta sarà affermativa, e bene vuol dire che per te se scrivessero che gli asini volano......
Come fonti si puo tranquillamente citare la lingua che parliamo a prescindere da Treccani o chi altri:
Tipiche frasi massesi" "La ca' a l'e mea"= "la casa e' mia", "te sen fora de coppela/coppeda"="sei fuori di testa", "i ne vo' vnire"= "Non vuole venire", e potremmo continuare per ore, il dialetto massese non ha nessuna caratteristica toscana (e lo dico vivendo a Pisa, sebbene massese), non elimina le C (al più in talune aree tende a passare a G), pronuncia ARE/ERE/IRE mentre il toscano le tronca, ha una negazione in Ne, piuttosto che il toscano 'Un, ha la lettura obbligatoria del soggetto in tutti i tempi (fenomeno tipicamente galloitalico e francese ) etc.In somma non e' assolutamente toscana, sebbene si parli in una terra oggi divenuta toscana, ma che anticamente era la patria dei Ligures apuani https://books.google.it/books?id=QO3VCgAAQBAJ&pg=PA58&lpg=PA58&dq=liguria+toscana++dialetti+apuani&source=bl&ots=XIxoYj2ukT&sig=60DkLEyg0jTkG3QT7xQIro4ucnk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjentb2vufPAhUGPxQKHdL7DBkQ6AEIXjAM#v=onepage&q=liguria%20toscana%20%20dialetti%20apuani&f=false .E le notevoli differenze con il toscano e l'aderenza ai dialetti galloitalici ( molto vicino per certi aspetti all'emiliano, salvo nell'accento ) si notano subito, anche leggendo le caratteristiche della lingua "massesa" riportata nella pagina di wpedia relative alla stessa. "T'ha capit?!"
Io personalmente non ho le competenze specifiche per dire se e' emiliano, oppure un dialetto gallo-italico a sé. Ma senz'altro essendo massese, e conoscendo bene pure il toscano ( vivendo tra Pisa e Lucca ), e taluni dialetti settentrionali ( lombardo e modenese), posso senza ombra di dubbio affermare che il massese non comparte nessuna caratteristica specifica del toscano, mentre comparte quasi tutti i fenomeni tipici dei dialetti detti gallo-italici.
Chiedo, con insistenza, che mi vengano citate le caratteristiche linguitiche ( non i limiti amministrative regionali ) che fanno essere il massese un dialetto del gruppo toscano, piuttosto che gallo-italico.
Canzone in massese moderno (ossia un po'italianizzato):https://www.youtube.com/watch?v=t7yn-20zBdM https://www.youtube.com/watch?v=V-eDcW44Ohg dialetto "masseso", se questo è toscano, per la Treccani, vuol dire che non ha idea di che sia il toscano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_carrarese#mediaviewer/File:Dialetto_carrarino.jpg Mappa dove si evidenzia l'emilianizzazione linguistica dei dialetti della provincia di Massa-Carrara.
tutto quello che dici, se non supportato da fonti, non vale niente per le regole di wikipedia. presenta le fonti bibliografiche che provano l'appartenenza del massese all'emiliano o al galloitalico in genere e metteremo mano alla classificazione del massese. e non vale dire che il massese è galloitalico cancellando una fonte e lasciandone inalterate altre quattro che lo classificano come toscano... è insensato (non so se la modifica l'hai fatta tu o un altro, ma questo è quello che ho trovato)! io non avrò sentito il dialetto massese, ma nemmeno tu dimostri di conoscere i dialetti emiliani. ma sai una cosa? quello che pensiamo noi è inifluente, contano le fonti. in massese non c'è la gorgia toscana (quella che tu chiami eliminazione della c)? sappi che non c'è nemmeno in provincia di arezzo. il massese pronuncia i verbi con la desinenza in -are, -ere e -ire e il toscano le tronca? in galloitalico manca la vocale finale -e e nemmeno la -r non esiste in piacentino (emiliano) e in lombardo. la lettura del soggetto è tipicamente galloitalica e francese? qui non ho capito a cosa ti riferisci.
p.s.: poi mi piacerebbe sapere quali sono tutte queste caratteristiche galloitaliche: pensi che "vnire" con e finale sia galloitalico? già l'aggettivo "masseso" con o finale non è proprio galloitalica: se fosse galloitalica sarebbe mases. --Fil (msg) 22:41, 5 nov 2014 (CET)
Ma scusa il massese. come saprai ha un sostrato ligure ( Massa era area dei liguri apuani ) e come sai il ligure pur essendo un dialetto galloitalico, ha vocali finali maschili, salvo in casi terminanti in N ( analogamente che in massese ), e così pure il dialetto di Sarzana ( parlata abbastanza intellegibile con il massese, come pure il carrarino,che lo e' totalmente), classificato come dialetto luginianino ergo emiliano. Il massese pure nel lessico risente molto anche dell'influenza ligure ( es, rumenta, palanche, fanto etc) per tanto non si puo prendere unicamente l'emiliano come parametro di galloitalicita' del massese, il quale peraltro con condivide pressoché nulla con il toscano.I dialetti dell'area Sarzana-Carrara-Massa al di la di piccole differenze sono tutti dello stesso ceppo e pressoché totalmente intellegibili tra loro, e in misura minore pure i dialetti di Spezia e Lunigiana sono intellegibili con questi tre, sebbene un po' meno dato che a Spezia si sente gia' un po' l'influenza del genovese e in Alta Lunigiana dei dialetti puri di Oltre Appennino.Mentre sulla costa Massa.Marina di Massa,Avenza,Carrara,Mariinella.Sarzana sono un continuum di un unico dialetto che cangia lentamente di km in km, più nella "calata"(accento) che nella sostanza.Alcuni parlate, della stessa provincia di Modena, hanno terminazioni vocaliche maschili, identiche al massese.Ad es. a Pievepelago ( http://www.bulgnais.com/ventoesole/VS-Pievepelago.html ) , Fiumalbo e pure a Piandelagotti si conservano vocali maschili finali, sebbene qui semimute.E secondo insigni filologi queste parlate conservative dell'Appennino, rappresentano lo stato di tutta l'area Frignanese e probabilmente pure di Modena, fino al XV sec., a ulteriore dimostrazione del fatto che possono esistere parlate calssificabili quali galloitaliche, anche in presenza della conservazione di maschili con vocali in posizione finale. v."l'area di Fiumalbo e Pievepelago" in "https://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_frignanese . Stessa discorso vale per la maggior parte dei dialetti lunigianesi ( considerati unanimamente come dialetti galloitalici di tipo emiliano ) i quali hanno conservato la vocale finale maschile (Es.Aulla,Fivizzano,Comano,Sassalbo,Castelnuovo Magra, Sarzana etc ). http://www.bulgnais.com/ventoesole/VS-Comano.html testo in dialetto di Comano dove e' ben evidente la conservazione delle vocali finali nei maschili( Solo per sole, forto per forte etc ). Se si classificassero i dialetti solo in base alla conservazione di parte delle vocali maschili finali, allora dai dialetti galloitalici, andrebbe depennato non solo il massese, ma anche l'80% dei dialetti lunigianesi, la totalità dei dialetti liguri, la quasi totalità dei dialetti veneti e pure parte dei dialetti emiliani dell'Appennino toscoemiliano.
Intendo che in massese come in francese o nei dialetti del Nord c'e' l'uso obbligatorio del soggetto, altrienti non si capisce a che tempo ci riferiamo cadendo le finali.Perche' non e' possibile dire per farti un esempio mangio/mangia/mangia essendo il verbo sempre "magn" quindi occorre dire Me a.magn(e), Te te magn(e), Lu i magn(e).T'ha capit?! Sai cosa e' la cosa più irritante, che gente che non ha la minima conoscenza del nostro dialetto lo classifichi senza dire quale sarebbero i c.d. punti di "toscanità" di detto dialetto. Il nostro dialetto e' totalmente intellegibile con il carrarino, mentre un lucchese non capisce assolutamente nulla quando un massese parla in massese stretto. E che io sappi (avendo anche vissuto a Pisa e Lucca) i dialetti del gruppo toscani sono tutti intercomprensibilissimi tra loro essendo tutti molto affini tra loro ed all'italiano standard stesso. Mi puoi tu elencare i punti di toscanità del massese, in vece di farti scudo dietro a elenchi riportati da altri presunti studiosi che cmq nulla dicono in merito salvo che il nostro dialetto sia toscano.Se riuscirai a elencarmeli concorderò con te, altrimenti il principio di autorità non mi soddisfa in quanto parlante massese, e conoscitore della parlata toscana.Saluti Eccoti una carta dove Massa rientra nelle aree in cui decadono le vocali finali .E sempre le frecce verdi (fenomeni emiliani ) sono vs Massa, Montignoso e Carrara messe assieme.http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/40/Dialetto_carrarino.jpg Inoltre in massese si puo dire sia masseso che masses(o) seconda dei quartieri e delle frazioni di Massa.In talune , come ho scritto si ha sempre la caduta delle vocali maschili nel singolare ed in altre aree solo in taluni casi ( es.Vin, can piuttosto che vino e cane).Il massese e' un dialetto settenrtionale, certo atipico, e tali sono pure dialetti come il carrarino o il genovese, che non ha quasi contatti con dialetti quali il piemontese-lombardo e emiliano.
quella mappa è stata caricata su wikipedia, ma devi dire qual è la fonte originaria di provenienza. porta una fonte che dimostri l'emilianità del massese e senza problemi lo mettiamo nei dialetti emiliani. --Fil (msg) 16:34, 27 nov 2014 (CET)
Purtroppo per Massa si ha un problema di fonti, in quanto essendo il nostro dialetto limitato a un area di pochi km, mai si sono avuti, in passato, veri studi sul nostro dialetto, ma al più raccolte di vocaboli. Il massese e' immediatamente percepibile come non toscano per chiunque voglia analizzarlo, ma come gia' detto, nessuno ha mai voluto veramente studiarlo, proprio perché un dialetto tra i più marginali d'Italia data la sua esigua estensione territoriale e di utenza.Chi talvolta lo pone tra i dialetti toscani e' solo per una convenzione e per quella cadenza che in parte ricorda la parlata (quella sì toscana) della Versilia o Garfagnana).Tutti i fenomeni linguistici indicati, nella pagina sul dialetto massese, sono estranei al dialetto toscano.Per quello che riguarda la caduta delle finali per essere definito dialetto galloitalico, vorrei ricordare che il ligure (dal quale ha ricevuto notevoli influenze il massese) non ha la generale tendenza all'apocope (caduta) delle vocali finali diverse da a, fenomeno al quale è tuttavia estraneo il ligure: http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_gallo-italiche
Confronto tra una frase in carrarino (dialetto emiliano) e in massese ("suppostamente toscano"): Carrarino:Lê al sèr(e)/chiode sènpre la fnestra(paravento) prima de zena. Massese:Le' al sère/chiode sènpre la fnesc'tra(paravento) prima de c'nare. Toscano:Lei 'hiude sempre la finestra prima di scenà.
se c'è un problema di fonti, dobbiamo purtroppo attenerci a quelle he possiamo reperire e non a quelle mancanti. se mi scrivi il tuo indirizzo mail, posso provare a fornirti delle indicazioni (conosco un linguista che potrebbe avere studiato il dialetto della tua zona e avere prodotto degli articoli: magari si può contattare) --Fil (msg) 15:56, 28 nov 2014 (CET)
Salve, qui ho una carta dei dialetti d'Italia, abbastanza dettagliata che pone il nostro dialetto tra i dialetti emiliani: http://static.fanpage.it.s3.amazonaws.com/scienzefanpage/wp-content/uploads/2014/07/dialetti-italiani.png Io personalmente non saprei se definire il nostro dialetto, così come l'affine carrarino (del resto da Massa a Carrara ci sono 4 km), tra i dialetti emiliani, anche perché assieme a indubbie affinita' con il modenese, vi sono anche talune differenze, ma senz'altro so che il nostro dialetto appartiene al gruppo dei dialetti settentrionali..Il nostro dialetto non ha ha nessun fenomeno particolare che lo accomuni con il toscano (del resto storicamente mai siamo stati uniti alla Toscana, in passato), gli unici influssi sono a livello di lessico, per l'ovvia influenza in epoca recente del toscano poi italiano sull'area massese.Dialetti toscani sono indiscutibilmente il garfagnino e il versiliese, nonostante che taluni erroneamente a volte vogliano riunire il nostro dialetto coi due dialetti anzidetti, Soprattutto a causa della cadenza che presenta una certa affinita' con la nostra.Cio deve risalire a un antica unita' linguistica di dette aree con Massa, precedentemente alla toscanizzazione totale di Versilia e Garfagnana (cio spiegherebbe anche il pugno di vocaboli che compartono con noi).Riporti qui sotto la stessa frase in massese, versiliese-garfagnino, toscano e italiano: "A n'i vodghie 'nnare a cà to(v)a/ 'Un gi voglio andà a casa tua/ 'Un ci voglio andà a la tu hasa/ Non ci voglio andare a casa tua".Il garfagnino e il versiliese come si puo osservare sono parlate prettamente toscane, differendo dal fiorentino solo per fenomeni marginali quali la cadenza e la palatizzazione di c/t/p trasformati in G/D/B.Mentre la nostra parlata ne differisce completamente. Fenomeni caratterizzanti delle parlate galloitaliche: 1)La sincope fonetica e l'indebolimento delle sillabe atone. 2)la scomparsa delle consonanti geminanti. 3)la generale tendenza all'apocope (caduta( delle vocali singolari finali differenti da A, fenomeno al quale e' estraneo il ligure, salvo che nel caso di vocaboli che han per penultima lettera N ed M (es. can e sian). 4)l'utilizzo del pronome ciclito soggetto e la costruzione della frase nell'ordine obbligatorio soggetto-verbo-oggetto, come in francese. Mentre in toscano o italiano l'ordine e' libero. 5)La riduzione della [ a ] latina tonica a [ e ], visibile particolarmente negli infiniti dei verbi della prima coniugazione , fenome assente tra gli altri dialetti in ligure. Ebbene di detti febomeni il massese presenta i n.1,4,5,6 e 7 6)La S sonora, cioe' simile a Z, in posizione intervocalica. 7)La lenizione, ossia il fenomeno della trasformazione delle occlusive sorde del latino in sonore (es. fatica-fadiga). 8) La trasformazione di "e aperta" in "e chiusa ( es. nèva per néve). 9)La trasformazione di "uo" in "o chiusa" ( es. bòn piuttosto che buono). 10)In alcuni dialetti settentrionali si ha la palatizzazione di A davanti a L, trasformandosi in E. Ebbene di detti fenomeni il massese presenta i n.1,4,5,6,7,8 e 9. completamente, il n.2 e 3 solo parzialmente. Ossia nessuno dei fenomeni tipici dei dialetti settentrionali, salvo quello riferito al punto 10, e' completamente assente nel massese.Relativamente al punto 2 si ha una riduzione delle doppie in massese (es. doppia r o doppia L, e talvolta doppia T), ma non una loro totale assenza, e relativamente al fenomeno 3, questi e' generalizzato solo nelle frazione di OltreFrigido, mentre a Sud del Frigido la vocali finali cadono solo in un numero limitato di casi, alla maniera del ligure. Relativamente alla domanda sulla carta, postata da me alcuni giorni orsono, pur non sapendo, io, chi materialmente ha fatto detta carta e da quale libro sia stata tratta, posso dire che vi sono riportate le isoglosse elencate dal famoso studioso Gerhard Rohlfs, negli anni Trenta, quali caratteristici fenomeni delle parlate settentrionali.Ed in detta carta Carrara e Massa sono, appunto messe assieme, essendo i due dialetti, non identici, ma simili, salvo nella cadenza, quella sì molto diversa. In quanto al mio mail non ho nessun problema a fornirtelo, se c'e' una maniera per passartelo in privato.Fammi sapere e buon weekend.
guarda che io posso anche crederti/vi sulla parola quando sostieni/sostenete che il massese è emiliano, ma l'enciclopedia ha bisogno di fonti e per ora non abbiamo trovato fonti che lo classifichino come emiliano, ne abbiamo solo due che lo classificano come toscano. è probabile che sia un dialetto di transizione, ma non abbiamo ancora trovato una fonte che lo indichi come tale.
conosco quella mappa, era stata pubblicata dal portale fanpage. la mappa non mi sembra avere quel grande valore scientifico: non si sa da cosa attinga, da quali mappe precedenti, da quali lavori e nell'articolo, scritto da un redattore e non da un linguita, non si menziona nessuna fonte. chi e con che criterio l'ha realizzata? io vedo un'estrema polverizzazione dei dialetti... per quanto riguarda la mia zona, la mappa mi appare insensata sotto diversi punti di vista e questo mi fa dubitare anche del resto d'italia. non a caso ignorano friuli e sardegna, dimostrando di aver capito poco o nulla della questione. non saprei come ottenere privatamente la tua mail... dimmi tu... p.s.: se non vuoi registrarti a wikipedia, almeno firmati con uno pseudonomi così almeno mi è più facile sapere con chi parlo anche in futuro. --Fil (msg) 20:35, 2 dic 2014 (CET)
Credo tu sia piacentino, e come tutti gli italiani, credo tu abbia idea di come sia la parlata toscana, e gia' attingendo ai fenomeni linguistici del massese, elencati nella pagina wpedia, a cui si può aggiungere pure i testi delle filastrocche, potrai notare,in base alle tue cognizioni, che il nostro dialetto non e' toscano, ma di tipo settentrionale,.Quando una persona parla in dialetto stretto, un toscano non capisce quasi nulla, cosa che non accade per nessun dialetto toscano. A ciò basta aggiungere che le fonti da te citate classificano il carrarino come emiliano, e allora come e' possibile che due facce del solito parlare appartengono a due diversi gruppi dialettali? Massa dista da Carrara circa 4km e e le nostre parlate, salvo per l'accento, sono molto affini e completamente intellegibili tra loro.
Mi puoi da ora in avanti identificare come apuano e se conosci qualche accademico puoi fargli analizzare la struttura del nostro dialetto per addivenire a una sua classificazione. Io ho cercato in rete, in vari siti di massesi appassionati di dialetti e tutti dicono che il nostro dialetto non e' toscano, ma nessuno ahimè cita fonti accademiche che so essere cio' che manca.Io dalla nostra parte posso solo elencare tutti quegli elementi distintivi che mi permettono di classificarlo, sicuramente, come non toscano ( non compartendo nessun elemento della "toscanità"), ma sono un semplice laureato in lettere, non certo un accademico del ramo.A mio avviso e' incorretto volerlo classificare pure come emiliano, ma lo classificherei, assieme a parlate quali il carrarino o sarzanese come dialetto galloitalico d'Apuania, non parlandosi, nell'area, dialetti emiliani in senso stretto. Certo se poi sono costretto a dover decidere tra emiliano, ligure-genovese e toscano, senz'altro la parlata con cui il nostro dialetto presenta più affinità e' il modenese, ergo l'emiliano.Io un parlante modenese in linea di massima lo capisco, in vece un genovese ( contrariamente a un sarzanese o spezzino), che parlasse in dialetto stretto non lo comprenderei molto.Un'analisi che mi sento di condividere parecchio e' la segunte: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=303413556531870&id=298684690338090
tra un po' ci rimproveranno che questa è una pagina di discussione e non un forum, quindi clicca sul "msg" in blu che trovi accanto al mio nome in fondo al messaggio, scrivimi lì e ti do il mio indirizzo mail. ti farò sapere qualcosa dal linguista. --Fil (msg) 13:43, 3 dic 2014 (CET)
Estratto del seguente libro: " emerge chiaramente che l'Apuania, sul confine dell'Italia continentale e peninsulare, pur raccogliendo anche qualche debole elemento toscano e' prevalentemente influenzata dai caratteri del Nord Italia, e che tra l'stremita' meridionale dell'area apuana e la vera e propria Toscana esiste una profonda frattura ( Ambrosi). http://books.google.it/books?id=f3pyPbOPK3YC&pg=PA151&lpg=PA151&dq=dialetti+emiliani+massese&source=bl&ots=-XsUEkt5Ok&sig=k6pv1FnDE5SsUFAA0j6LkhsyxDo&hl=it&sa=X&ei=2B5_VI_DDcLAPNTIgOgF&ved=0CDIQ6AEwAjgK#v=onepage&q=dialetti%20emiliani%20massese&f=false
benissimo, l'ho aggiunto com'è, rispetto alle altre ipotesi, alla voce. attenzione però: nonostante sia esplicito nell'evidenziare profonde influenze galloitaliche più che toscane nell'area apuana (se non sbaglio anche carrara o aulla o zeri sono in area apuana), non dice: "il massese è un dialetto emiliano". ma voglio capire una cosa perchè non conosco la zona palmo a palmo: per "estremità" meridionale si intende massa? perchè se non sbaglio poi c'è forte dei marmi e il dialetto è toscano (versiliese). --Fil (msg) 22:09, 3 dic 2014 (CET).
Geograficamente e' detta Apuania pure la Garfagnana e l'Alta Versilia per le Alpi Apuane, ma nel lessico locale corrente (e Ambrosi credo fosse della Val di Magra) Apuania e' definita la provincia di Massa-Carrara, tanto e' che fino a dopo la seconda Guerra Mondiale ( epoca in cui fa le sue analisi Ambrosi) con APUANIA si intendeva il comune e la provincia Massa-Carrara.Sebbene con il termine apuano si intende tutti gli abitanti della provincia di Massa.Carrara, gli "apuani" per eccellenza (vedesi la quantita' di attivita' con il nome apuano inserito) sono da noi i massesi e i carrarini, quelli che abitano più a nord sono chiamati lunigianini e quelli più a sud versiliesi. Il dialetto toscano( versiliese) inizia esattamente a Forte dei Marmi, ossia proprio sul punto dove finisce la provincia di Massa. Credo che un tempo (prima dell'arrivo dei fiorentini in Versilia, nel 1513) anche qui si parlasse massese, per l'accento e la cadenza simile .L'unica area "massese" dove si sente una certa influenza del toscano versiliese e' Montignoso ( che per altro e' stato per parecchi secoli separato da Massa, in quanto enclave del comune lucchese a ridosso di Massa ), dove sta penetrando il versiliese, mentre nel comune di Massa si ha una rottuura totale rispetto al dialetto toscano. Per quanto riguarda il dialetto emiliano, come più volte ti ho espresso, non sono sicuro se il nostro dialetto sia emiliano o meno; lo e' solo nella misura in cui lo sia il carrarino, data l'estrema affinita' con il nostro dialetto).L'unica cosa certa e' che il nostro dialetto sia galloitalico. Oserei dire che e' una parlata galloitalica a se' stante, che con carrarino e sarzanino, e parlate circonvicine, potrebbe costituire il gruppo galloitalico apuano. Certo tra genovese e modenese senz'altro e' più vicino al modenese( soprattutto a quello parlato nei paesi dell'Appennino), nonostante l'abbondante lessico ligure (es.rumenta, frole, palanche, pelandron,fantin etc).Quindi ricapitolando se dobbiamo scegliere tra ligure (leggasi genovese), e emiliano, e' senz'altro più vicino all'emiliano, ma per me e' un dialetto galloitalico a parte, anche per l'influsso pesante del ligure ( discorso valido per tutti i dialetti della provincia), assente ovviamente nei dialetti dell'Emilia vera e propria.Come ti ho gia' detto, condivido a pieno cio' postato dalla seguente persona:https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=303413556531870&id=298684690338090 Galloitalico apuano. Saluti da Apuano.
Se analizziamo le caratteristiche distintive delle parlate toscane, si noterà che il massese non ne condivide quasi nessuna. http://www.treccani.it/enciclopedia/dialetti-toscani_(Enciclopedia-dell'Italiano)/ DIALETTI TOSCANI: 1)A livello fonetico, tra i pochi tratti comuni a quasi tutte le parlate dell’area rileviamo il passaggio [rj] > [j] (per es., area > aia, -ariu > -aio). NON CONDIVISO ( in massese si ha ARO ). 2)la dittongazione delle vocali brevi latine ĕ e ŏ in sillaba tonica aperta in [jɛ] e [wɔ] (ma cfr. § 3.2), a prescindere dal timbro della vocale finale (per es., pĕde > p[jɛ]de, bŏnu > b[wɔ]no). NON CONDIVISO .IL MASSESE NON HA DITTONGAZIONI. 3)Ancora pan-toscano nel parlato corrente è il fenomeno dell’apocope (Marotta 1995), ovvero la cancellazione della vocale atona finale in contesto postvocalico e preconsonantico (per es., [anˈda ˈvia] «andai via»). NON CONDIVISO ( in massese sarebbe "andar'/'nnar' via ). 4)Una caratteristica che accomuna buona parte dei dialetti toscani è il ➔ raddoppiamento sintattico, pur con cospicua differenziazione diatopica. CONDIVISO SOLO PARZIALMENTE dal massese. 5)l’uscita in -o delle desinenze latine -ŭ e -ō (lat. lupu > lupo come quando > quando. CONDIVISO (dalla maggior parte delle varianti di massese).Ma pure il ligure e il sarzanino (dialetto lunigianino) non hanno la scomparsa della vocale maschile finale.Inoltre la concordanza in parte è solo apparente e casuale in quanto mentre il massese ammette solo la vocale O per i maschili, il toscano sovente termina pure in E per i maschili.Cosicche' mentre il toscano ha parole maschili, quali marE o lavoratore il massese ha marO e laoratorO. I due sistemi non sono il medesimo. 6) Il carattere intermedio delle parlate toscane è confermato, nell’➔articolo determinativo maschile singolare, dall’alternanza il / lo regolata dalla struttura fonotattica della parola seguente (il gatto, lo sciame), in opposizione alle condizioni settentrionali (con un’unica forma uscente in laterale) e a quelle meridionali, con un’uscita generalizzata in lo (e varianti).NON CONDIVISO ( il massese puro non possedeva l'articolo maschile IL/LO, ma unicamente EL). 7)il sistema tripartito per gli aggettivi dimostrativi: questo, codesto, quello e il qui/qua/costì. NON CONDIVISO dal massese. 8) indebolimento consonantico (detto anche ➔ gorgia toscana), ovvero la ➔ spirantizzazione delle consonanti occlusive (per es., ami[h]o «amico») e delle affricate palatoalveolari. A questo, sulla costa si contrappone il dileguo diretto di C ( amico da luogo a amio senza aspirazione, ma eliminazione totale ). NON CONDIVISI dal massese. 9)L'infinito e' generalmente tronco ( andà, venì etc ). NON CONDIVISO in massese. 10) Rotacismo, molto presente nell'area occidentale ( es. da caldo si ha caRdo). NON CONDIVISO. 11)In Toscana Schi diviene Sti, ad es. Schiacciata si dice "Stiacciata". NON CONDIVISO. 12)In molte aree della Toscana la Qu diviene V, per cui Qui diviene Vi e Quello diviene Vello. NON CONDIVISO. 13)In tutta la Toscana, soprattutto nel fiorentino, nella Versilia, nel basso Valdarno e nell'area meridionale (aretino, grossetano e senese, pisano e livornese) la negazione "non" viene modificata in "un". NON CONDIVISO, in massese si usa il NE (come in antico francese ) 14)Un fenomeno morfologico diffuso nell'intero territorio dialettale toscano (e comune alla lingua francese) è l'uso personale del si in forma "impersonale" (da non confondersi con il "si passivante" e il "si riflessivo"). CONDIVISO DAL MASSESE. 15)I plurali toscani cono sempre vocalici e in E o I. NON CONDIVISO ( es. massese Le cà, I fantin etc ). 16)Il toscano conserva il nesso LL latino. NON CONDIVISO dal massese. 17) Il Li latino si trasforma in GLI ( consilium➔ consiGliO): NON CONDIVISO ( ina massese si ha GHJI o DJ secondo la grafia utilizzata ). 18)IN FINE GIOVA RICORDARE CHE LE CONIUGAZIONI DEI VERBI IN MASSESE DIFFERISCONO COMPLETAMENTE RISPETTO AI DIALETTI TOSCANI (anzi le prime tre persone del singolare in massese addirittura spesso sono indifferenziate, dovendo perciò ricorrere al soggetto obbligatorio per capire in che persona si stia parlando!). IN somma dei 14 punti salienti delle parlate toscane, il massese ne comparte solo un paio.Un po' pochini per essere ascritto ai dialetti toscani.Senza contare che se parlato nelle sua forma schietta il massese non è neppure intellegibile coi dialetti toscani, i quali in vece sono tutti ineleggibili tra loro .Mentre ' intellegibilissimo con il dialetto carrarino, universalmente riconosciuto quale dialetto galloitalico.
lessico
[modifica wikitesto]fanto è emiliano? non scherziamo. è spezzino. --Fil (msg) 03:28, 9 nov 2014 (CET)
classificazione 2 e pov
[modifica wikitesto]la nota in cui si prova a dare spiegazione sulle presunte ragioni che hanno portato pellegrini e maffei bellucci a classificare il massese come toscano è solo frutto di congetture, per cui è POV. che essi come devoto e giacomelli non avessero cognizione di causa è altrettanto pov oltre che un po' presuntuoso, a meno che l'autore anonimo non abbia documentazioni serie per affermarlo.
pertanto, è meglio inserire tutte le fonti bibliografiche che propendono per l'una e l'altra attribuzione del massese. --Fil (msg) 14:13, 24 mag 2015 (CEST) E lapalissiano che il nostro dialetto non comparte assolutamente nulla con le parlate della contigua Toscana, come si puo pure vedere dalla pagina stessa in cui sono elencate le caratteristiche del dialetto apuano, completamente non toscane.Le parlate toscane hanno il loro limite settentrionale nella località di Forte dei Marmi.Quindi chi ha inserito il massese tra i dialetti toscani, sicuramente non aveva alcuna cognizione di detto dialetto. "Oh ta', a-sian lustri.Mò i-se voghien metr(e) co' i toscan!" A-sian massesi a-ete capit(e) ch' a ne sian toscan!"