Diocesi di Tamanon
La diocesi di Tamanon è un'antica sede della Chiesa d'Oriente, suffraganea dell'arcidiocesi di Nisibi, attestata dall'XI al XIII secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tamanon, località a sud del monte Judi e a nord di Zakho nella regione di Qardū,[1] fu sede di una diocesi della Chiesa d'Oriente, attestata come suffraganea dell'arcidiocesi di Nisibi in un documento del 1007/08.[2] La località ebbe una comunità cristiana fin dal VI secolo, che faceva parte della diocesi di Gazira (o Qardū).[3]
Il primo vescovo conosciuto è Awdisho, che partecipò alla consacrazione del patriarca Abdisho II ibn al-ʿArid nel gennaio 1075 nella chiesa di Kohe a Al-Mada'in.[4][5]
Al XII secolo è attribuito il vescovo Giovanni bar Hamis, autore di una grammatica in siriaco, menzionato in un catalogo di autori siri redatto da Abdisho bar Berika nel XIV secolo.[6] Assemani e Le Quien identificano questo vescovo con Ibn Al-Haddad, menzionato nel 1102, e che è attestato, con il nome di Giovanni, come metropolita di Mosul nel 1134 e nel 1139. Questa identificazione è messa in dubbio da Jean-Maurice Fiey.[7][8]
Un altro vescovo di nome Awdisho prese parte nell'aprile del 1111 alla consacrazione del patriarca Elia II bar Muqli. Awdisho dovette morire poco dopo, poiché tra i primi vescovi consacrati dal nuovo patriarca ci fu anche Bar Sawma di Tamanon, che nel 1134 divenne patriarca della Chiesa d'Oriente.[2][9]
La diocesi, suffraganea di Nisibi (Suba), è attestata nel 1222 nel Libro dell'ape di Salomone di Akhlât.[9][10]
Nel 1265 è documentato il vescovo Brikhisho, che partecipò ai funerali del patriarca Makkikha II e alla consacrazione del suo successore Denha I, nell'epoca in cui i mongoli conquistarono Baghdad ponendo fine al califfato abbaside. In quest'occasione, la sede è nota con il doppio titolo di "Tamanon e Wasta".[2][11]
Non si hanno più notizie della diocesi. Il titolo di Tamanon sopravvisse per qualche periodo unito a quello di Gazira, attestato in data sconosciuta dal vescovo Giuseppe di Gazira e Tamanon, autore di un inno sull'ascensione.[2][12]
Cronotassi dei vescovi
[modifica | modifica wikitesto]- Awdisho I † (menzionato nel 1075)
- Giovanni bar Hamis †
- Awdisho II † (menzionato nel 1111)
- Bar Sawma † (circa 1111 - 1134 eletto patriarca della Chiesa d'Oriente)
- Brikhisho † (menzionato nel 1265)
- Giuseppe †
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, p. 179
- ^ a b c d Fiey, Pour un Oriens Christianus novus, p. 139
- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, pp. 179-180
- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, p. 180
- ^ (FR) Jean-Maurice Fiey, Chrétiens syriaques sous les Abbassides surtout à Bagdad, 749-1258, Louvain, 1980, pp. 207-208.
- ^ (FR) Jean-Maurice Fiey, v. 1013. Jean, éveque syriaque oriental, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, XXVII, Paris, 2000, coll. 706-707.
- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, pp. 180-181
- ^ (LA) Adalbert Merx, Historia artis grammaticae apud Syros, Leipzig, 1889, p. 136.
- ^ a b Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, p. 181
- ^ (EN) Ernest Wallis Budge, The Book of the Bee. The syriac texte with an English translation, Oxford, 1886, p. 32.
- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, pp. 181-182
- ^ Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants, p. 182
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, vol. II, Parigi, 1740, pp. 1337-1338
- (FR) Jean-Maurice Fiey, Pour un Oriens Christianus novus; répertoire des diocèses Syriaques orientaux et occidentaux, Beirut, 1993, p. 139
- (FR) Jean-Maurice Fiey, Nisibe, métropole syriaque orientale et ses suffragants des origines à nos jours, Louvain, 1977, pp. 179-182