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Dig Out Your Soul

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Dig Out Your Soul
album in studio
ArtistaOasis
Pubblicazione6 ottobre 2008
Durata45:51
GenereRock alternativo
Rock
Britpop
EtichettaBig Brother, Sony
ProduttoreDavid Sardy
Registrazioneagosto–settembre, novembre–dicembre 2007 allo Studio 2, Abbey Road Studios, Londra; gennaio–marzo 2008 al The Village Recorder, Los Angeles
Certificazioni
Dischi d'oroGiappone (bandiera) Giappone[1]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[2]
(vendite: 70 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (2)[3]
(vendite: 600 000+)
Oasis - cronologia
Album precedente
(2006)
Album successivo
(2010)
Singoli
  1. The Shock of the Lightning
    Pubblicato: 29 settembre 2008
  2. I'm Outta Time
    Pubblicato: 1º dicembre 2008
  3. Falling Down
    Pubblicato: 9 marzo 2009

Dig Out Your Soul è il settimo e a oggi ultimo album in studio della band inglese Oasis, pubblicato il 3 ottobre 2008.

Registrato da agosto a dicembre 2007 agli Abbey Road Studios e da gennaio a marzo 2008 al The Village Recorder, fu anticipato dal singolo The Shock of the Lightning, pubblicato il 29 settembre 2008. Entrato direttamente al primo posto della classifica britannica degli album, ha venduto 90 000 copie nel Regno Unito nel giorno d'esordio, risultando il secondo album venduto più velocemente del 2008[4].

La versione giapponese dell'album è uscita il 1º ottobre e contiene due bonus tracks: I Believe in All ed una versione alternativa di The Turning.

A gennaio 2007, in un'intervista rilasciata alla rivista NME, Noel Gallagher aveva rivelato alcuni particolari sull'album:

«Tutte le melodie che ho scritto recentemente sono di tipo acustico, ma per il prossimo album voglio veramente fare un disco dove buttiamo giù di tutto.[5]»

Sempre lo stesso Noel ha dichiarato di aver cercato un approccio diverso al consueto suono degli Oasis:

«Ho cercato di scrivere canzoni che avessero un certo ritmo, non le solite canzoni con la stessa struttura di versi, cori e roba simile. Volevo un sound più ipnotico e attraente, ma che attraesse in una maniera diversa. Sono canzoni con le quali bisogna stabilire un contatto per sentirle proprie.[6]»

Registrazioni

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Le registrazioni dell'album sono iniziate nell'agosto 2007 negli Abbey Road Studios e sono proseguite sino al dicembre 2007, per poi ricominciare nel gennaio 2008 negli studi The Village Recorder e terminare definitivamente nel marzo successivo. L'album è stato poi mixato a Los Angeles. Pare che ci siano voluti sostanziosi incentivi da parte del gruppo per farsi perdonare gli eccessi avuti negli studi londinesi durante le registrazioni del precedente Be Here Now (1997),[7] eccessi che fino ad allora avevano causato il rifiuto degli studi a qualsiasi altra iniziativa degli Oasis.

Parlando del titolo dell'album, Noel ha detto:

«Abbiamo scelto una frase che compare in una canzone di Gem (To Be Where There's Life), visto che non avevamo molte idee. All'inizio doveva chiamarsi come la traccia iniziale, Bag It Up, poi come il primo singolo, The Shock of the Lightning, e infine "Standing on the Edge of the Noise". Tanto alla fine non importa molto. Per esempio, Definitely Maybe non è un granché come nome per un album, ma quando un disco è buono, anche il titolo lo diventa.[8]»

Riscontro di critica e pubblico

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Il responso della critica è stato in prevalenza positivo. Come sottolineato da molti critici, è "un disco più che mai in puro stile Oasis" e "sembra che il gruppo abbia creato qualcosa che può a buon diritto essere accostato a (What's the Story) Morning Glory?"[9]. Jonathan Cohen, della rivista Billboard, ha scritto che con questo album la band "torna alle sue radici rock essenziali", perché la canzone di apertura, Bag it Up, ricorda molto Columbia di Definitely Maybe.[10] Luke Bainbridge dell'Observer lo ha valutato con 4 stelle su 5, aggiungendo: "Si può dire che se Definitely Maybe è il loro Stone Roses, questo nuovo album è il loro Second Coming. Non farà guadagnare a loro nuovi fan, ma coloro i quali l'ultima volta hanno creduto alla verità,[11] lo apprezzeranno".[12] Anche Alan McGee, il famoso produttore che scoprì gli Oasis, ha salutato con entusiasmo l'album e lo ha paragonato a Revolver dei Beatles e a Beggars Banquet dei Rolling Stones.

Nel Regno Unito l'album ha venduto 90 000 copie nel giorno d'esordio, risultando il secondo album venduto più velocemente del 2008[5]. Ha debuttato al primo posto della UK album chart e ha venduto 200 866 copie nella prima settimana[13] (51º album venduto più velocemente in tutte le epoche nel Regno Unito). Ha poi esordito al 5º posto nella US Billboard 200 con 53 000 copie vendute, era dal 1997, con Be Here Now, che gli Oasis non raggiungevano una posizione così alta negli Stati Uniti, sebbene le vendite della prima settimana siano inferiori a quelle di Don't Believe the Truth.[14] Ciononostante I'm Outta Time, secondo singolo estratto dall'album, non è andato oltre la dodicesima posizione nel Regno Unito, interrompendo così una serie di ventidue singoli degli Oasis giunti tutti nelle prime dieci posizioni in classifica, da Live Forever in poi[15].

L'uscita dell'album è stata seguita dalla partenza di un tour di 18 mesi che ha toccato varie parti del mondo. Ai concerti non ha partecipato Zak Starkey che, pur avendo realizzato il disco in studio insieme alla band, l'ha abbandonata nel maggio 2008 a causa di divergenze tra progetto degli Oasis e degli Who. Starkey è stato rimpiazzato da Chris Sharrock, che, come il primo, non è membro ufficiale del gruppo.

Prima dell'uscita dell'album si sono verificati dei curiosi episodi. In alcune grandi città del Regno Unito, infatti, erano comparsi misteriosamente in luoghi pubblici dei graffiti raffiguranti il logo del disco seguito dalla scritta "Today", a ridosso della data di pubblicazione del nuovo album.

Per approfittare della situazione si decise di bandire sul sito ufficiale della band – in collaborazione con la rivista NME – una competizione aperta a giovani artisti con in palio vari premi: un biglietto VIP gratuito per un concerto del gruppo a scelta, una console Xbox 360 con incluso il videogioco musicale Guitar Hero World Tour e un cofanetto in edizione limitata del nuovo album. Compito dei partecipanti è di realizzare le migliori cover delle canzoni The Turning, (Get Off Your) High Horse Lady, Bag It Up e The Shock of the Lightning, che erano già presenti in anteprima in rete e di cui furono pubblicati gli spartiti su NME, insieme ad altro materiale promozionale. Gli stessi Oasis, per l'occasione, incontrarono di persona gli artisti di strada newyorkesi e ascoltarono le loro esecuzioni dal vivo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Dig Out Your Soul Tour.

Il Dig Out Your Soul Tour è iniziato al WaMu Theater di Seattle, negli Stati Uniti d'America, il 26 agosto 2008 e si è concluso il 23 agosto 2009 a Weston Park, al V Festival. Le ultime tre date del tour, che si sarebbe dovuto concludere a Milano, sono state cancellate a causa dell'abbandono di Noel Gallagher, che ha lasciato la band pochi minuti prima di salire sul palco del festival Rock en Seine di Parigi.

Voce principale di Liam Gallagher, eccetto dove diversamente indicato.

  1. Bag It Up - 4:40 - (Noel Gallagher)
  2. The Turning - 5:04 - (Noel Gallagher)
  3. Waiting for the Rapture - 3:03 - (Noel Gallagher) Voce principale: Noel Gallagher
  4. The Shock of the Lightning - 4:59 - (Noel Gallagher)
  5. I'm Outta Time - 4:10 - (Liam Gallagher)
  6. (Get Off Your) High Horse Lady - 4:07 - (Noel Gallagher) Voce principale: Noel Gallagher
  7. Falling Down - 4:18 - (Noel Gallagher) Voce principale: Noel Gallagher
  8. To Be Where There's Life - 4:35 - (Gem Archer)
  9. Ain't Got Nothin - 2:14 - (Liam Gallagher)
  10. The Nature of Reality - 3:48 - (Andy Bell)
  11. Soldier On - 4:50 - (Liam Gallagher)

Altri musicisti

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  • The National In-Choir – cori (traccia 2)
Classifica (2008) Posizione
massima
Australia[16] 5
Austria[16] 13
Belgio (Fiandre)[16] 10
Belgio (Vallonia)[16] 5
Canada[17] 5
Danimarca[16] 13
Finlandia[16] 14
Francia[16] 4
Germania[16] 8
Giappone[18] 2
Irlanda[19] 2
Italia[16] 1
Messico[16] 12
Norvegia[16] 11
Nuova Zelanda[16] 6
Paesi Bassi[16] 11
Portogallo[16] 27
Regno Unito[20] 1
Spagna[16] 14
Stati Uniti[17] 5
Stati Uniti (alternative)[17] 3
Stati Uniti (digital)[17] 2
Stati Uniti (rock)[17] 3
Stati Uniti (tastemaker)[17] 3
Svezia[16] 8
Svizzera[16] 2
  1. ^ (JA) ゴールド等認定作品一覧 2008年10月, su riaj.or.jp, Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 24 giugno 2015.
  2. ^ Le cifre di vendita - 2008 (PDF), su musicaedischi.it, Musica e dischi. URL consultato il 20 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2016).
  3. ^ (EN) Oasis, Dig Out Your Soul, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 24 giugno 2015.
  4. ^ Oasis' 'Dig Out Your Soul' a cert for Number One, su nme.com, NME, 7 ottobre 2008. URL consultato l'8 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
  5. ^ a b (EN) Oasis plan 'colossal' new album, su nme.com, NME, 4 gennaio 2007.
  6. ^ Oasis: il video di “Falling Down”, su musicroom.it, 24 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2009).
  7. ^ Gli Oasis cacciano Bono dagli Abbey Road di Londra, su archivio.panorama.it, Panorama. URL consultato il 2 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
  8. ^ (EN) Noel Gallagher explains 'Dig Out Your Soul' title, su nme.com, NME, 20 agosto 2008.
  9. ^ Oasis' Dig Out Your Soul one of their best, The Courier-Mail, 9 ottobre 2008.
  10. ^ Jonathan Cohen, "Oasis Rocks Loudly, Proudly on New Album Archiviato il 4 novembre 2012 in Internet Archive.", billboard.com, 20 agosto 2008.
  11. ^ Gioco di parole del giornalista sul titolo dell'album del 2005, Don't Believe the Truth ("Non credere alla verità")
  12. ^ Luke Bainbridge, "Rock review: Oasis, Dig Out Your Soul", 14 settembre 2008.
  13. ^ Oasis score seventh number one album, su musicweek.com, Music Week, 13 ottobre 2008.
  14. ^ Hasty, Katie. "T.I. Begins Second Week Atop Billboard 200" Archiviato il 23 ottobre 2012 in Internet Archive.. billboard.com. Oct 15, 2008.
  15. ^ Oasis' 'I'm Outta Time' Chart Position, su stopcryingyourheartoutnews.blogspot.com, SCYHO, 7 dicembre 2008.
  16. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (NL) Oasis - Dig Out Your Soul, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 2 gennaio 2015.
  17. ^ a b c d e f (EN) Oasis – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 2 gennaio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  18. ^ (JA) ディグ・アウト・ユア・ソウル, su oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2017).
  19. ^ (EN) TOP 75 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 9 October 2008, su chart-track.co.uk. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  20. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 12 October 2008 - 18 October 2008, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 2 gennaio 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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