Dafni (astronomia)
Dafni (Saturno XXXV) | |
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Dettaglio dell'immagine presa dalla sonda Cassini il 6 luglio 2010. | |
Satellite di | Saturno |
Scoperta | 6 maggio 2005 |
Scopritore | Cassini Imaging Science Team |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 136504,98 ± 0,02 km |
Periodo orbitale | 0,5940800 giorni |
Eccentricità | 0 |
Dati fisici | |
Dimensioni | 35×35×23 km |
Diametro medio | 6 - 8 km |
Massa | 5 - 50 × 1013 kg
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Densità media | sconosciuta |
Acceleraz. di gravità in superficie | sconosciuta |
Periodo di rotazione | Rotazione sincrona |
Inclinazione assiale | sconosciuta |
Temperatura superficiale |
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Albedo | ~0,50 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 24 |
Dafni è un satellite naturale di Saturno. È conosciuto anche come Saturno XXXV e la sua denominazione provvisoria al momento della scoperta era S/2005 S 1.[1][2] Dafni misura da 6 a 8 km di diametro e orbita attorno al pianeta nella divisione di Keeler, all'interno dell'anello A.
Ha un'albedo stimata del 50%.
Denominazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006 è stato chiamato Dafni,[4] dal nome di un pastore e poeta nella mitologia greca, figlio del dio Ermes, fratello di Pan e discendente dei Titani, dai quali ricevono il nome i satelliti più grandi di Saturno. Dafni e Pan, sono i due soli satelliti che orbitano all'interno dell'anello principale di Saturno e portano il nome di due pastori mitologici.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]Prima che Dafni venisse fotografato, l'esistenza di un satellite in quella posizione era già stata ipotizzata dalle increspature gravitazionali osservate sul bordo esterno della divisione di Keeler.[5] Le onde prodotte dal satellite sul bordo interno della divisione lo precedono nella sua orbita, mentre quelle sul bordo esterno lo seguono a causa delle differenze nella velocità orbitale relativa.
La scoperta venne annunciata da Carolyn Porco del Cassini Imaging Science Team il 6 maggio 2005,[1] dopo averlo rilevato in sei immagini riprese dalla sonda Cassini il 1º maggio, in una sequenza con esposizione di 0,180 secondi del bordo esterno dell'anello A di Saturno. Venne successivamente ritrovato anche in una sequenza di immagini dell'anello F prese il precedente 13 aprile, e nuovamente in due immagini ad alta risoluzione (3,54 km/pixel) riprese il 2 maggio, dove venne risolto il suo disco di 7 km.
Orbita
[modifica | modifica wikitesto]L'inclinazione e l'eccentricità dell'orbita sono molto piccole, ma non nulle. L'eccentricità causa variazioni della distanza da Saturno comprese entro 9 km, mentre l'inclinazione provoca oscillazioni verticali di circa 17 km. La divisione di Keeler entro cui si muove Dafni è larga circa 42 km. Il semiasse maggiore misura circa 136 505 km, il che permette di stimare il suo periodo di rivoluzione in 0,59 giorni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b C.C. Porco, et al., IAUC 8524: S/2005 S 1 May 6, 2005 (scoperta)
- ^ Martinez, C.; and Dyches, P.; Cassini-Huygens: Cassini Finds New Saturn Moon That Makes Waves Archiviato il 13 maggio 2017 in Internet Archive. May 10, 2005
- ^ NASA/JPL/Space Science Institute, "Wavemaker Moon" (2005-05-10)
- ^ IAUC 8730: Saturn XXXV (Daphnis) Archiviato il 7 febbraio 2012 in Internet Archive. (denominazione)
- ^ (EN) C.C. Porco et coll., Cassini Imaging Science Initial Results on Saturn’s rings and small satellites, in Science, vol. 307, n. 5713, 25 febbraio 2005, pp. 1226-1236. URL consultato il 10 ottobre 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Saturno (astronomia)
- Anelli di Saturno
- Satelliti naturali di Saturno
- Divisione di Keeler
- Anello A
- Anello F
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dafni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) IAUC 8524: Discovery announcement, su cbat.eps.harvard.edu.
- (EN) CICLOPS imaging: includes a movie of the moon's ripple effect, su ciclops.org. URL consultato il 22 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
- (EN) Cassini-Huygens announcement, su nasa.gov. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2017).