Cosso Cornelio Lentulo (console 1 a.C.)
Cosso Cornelio Lentulo | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Cossus Cornelius Lentulus |
Nascita | 34 a.C. circa |
Morte | attorno al 36 d.C. |
Figli | Cosso Cornelio Lentulo Gneo Cornelio Lentulo Getulico Cornelia |
Gens | Cornelia |
Cosso Cornelio Lentulo (dal latino: Cossus Cornelius Lentulus) (34 a.C. circa – 36 circa[1]) fu politico e militare dell'Impero.
Ebbe due figli maschi: Cosso Cornelio Lentulo console del 25 e Gneo Cornelio Lentulo Getulico, console del 26, oltre ad una figlia femmina di nome Cornelia, andata in sposa al console del 26, Gaio Calvisio Sabino. Due suoi nipoti furono anch'essi consoli: Gneo Cornelio Lentulo Getulico nel 55 e Cosso Cornelio Lentulo nel 60.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu console nell'1 a.C. Pochi anni più tardi, nel 5-6, divenne governatore d'Africa proconsolare e batté prima i Musulami e poi i Getuli (nel 6[2]), ottenendo gli ornamenta triumphalia ed il cognomen trasmissibile anche ai figli di Gaetulicus (Getulico)[3]. Potrebbe aver svolto qualche compito importante durante la rivolta dalmato-pannonica del 6-9 anche se non ci è dato sapere con certezza[4]. Divenne, inoltre, quindecemvir sacris faciundis prima della fine del principato di Augusto (entro il 14)[5].
Fu intimo amico dell'imperatore Tiberio e nel 31 riuscì a bloccare un processo contro l'amico Lucio Arrunzio, promosso dall'allora prefetto del Pretorio, Elio Seiano[6]. Dal 33 al 36 ricoprì la carica di Prefetto dell'Urbe[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ R.Syme, L'aristocrazia augustea, Milano 1993, p. 437; Cornelio Tacito, Annales di Tacito, VI, 10, 3.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LV, 28, 4.
- ^ R.Syme, in Journal of Roman Studies 1933, Some notes under the legions under Augustus, p.25;
R.Syme, L'Aristocrazia Augustea, Milano 1993, p.563 n.24;
Velleio Patercolo, Storia di Roma, II, 116, 2;
Floro, Epitome di storia romana, II, 31;
Orosio, Historiarum adversus paganos libri septem, VI, 21. - ^ R.Syme, L'Aristocrazia Augustea, Milano 1993, p.631.
- ^ Inscriptions of Roman Tripolitania, a cura di M.Reynolds e J.B.Ward-Perkins, Roma-Londra, 1952, n.301 (Leptis).
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LVIII, 8, 3.
- ^ Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, XVIII, 169 e 235.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LV.
- Velleio Patercolo, Storia di Roma, II;
- Floro, Epitome di storia romana, II;
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- Ronald Syme, L'aristocrazia augustea, trad.it., Milano 1993.
- Ronald Syme, in Journal of Roman Studies 1933, Some notes under the legions under Augustus, p. 25;
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lèntulo, Cosso Cornelio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Cardinali, LENTULO, Cosso Cornelio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.