Vai al contenuto

Coney Island Baby

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Coney Island Baby
album in studio
ArtistaLou Reed
Pubblicazione10 gennaio 1976
Durata35:15
Dischi1
Tracce8
GenereSoft rock
Album-oriented rock
EtichettaRCA Records
ProduttoreLou Reed, Godfrey Diamond
Registrazione18-28 ottobre 1975, Mediasound Studios
Lou Reed - cronologia
Album precedente
(1975)
Album successivo
(1976)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Blender[2]
Chicago Tribune[3]
Christgau's Record GuideB+[4]
Encyclopedia of Popular Music[5]
The Guardian[6]
Pitchfork8.5/10[7]
Q[8]
The Rolling Stone Album Guide[9]
Spin Alternative Record Guide7/10[10]

Coney Island Baby è il quinto album solista di inediti di Lou Reed, pubblicato nel 1976 dalla RCA Records.

Alla fine della title track, Reed dedica la canzone a "tutti i ragazzi della P.S. 192", riferendosi alla P.S. 192 – Magnet School for Math & Science Inquiry di Brooklyn, New York, che anche lui aveva frequentato come alunno prima di trasferirsi a Long Island.

Oltre a celebrare la liberazione gay quasi come fosse il seguito di Transformer, la maggior parte dei testi parlano d'amore, e sono riferiti a Rachel, un travestito con il quale in questo periodo Lou ha un'intensa relazione, esasperata dall'uso sfrenato di Speed (o Metedrina) da parte di entrambi.[11][12] L'album è stato descritto da Anthony DeCurtis come "forse il disco più romantico della carriera di Lou Reed".[13] Secondo Aidan Levy, Coney Island Baby "è stato una lettera d'amore tanto per Rachel quanto per i nostalgici ricordi di Coney Island."[14]

Un caso a parte è la canzone Kicks, un tiratissimo rock che racconta la storia di un serial killer tratteggiandone la figura con toni crudi e realistici:

«Quando hai sfregiato quel tipo con quel punteruolo, ehi, fratello
lo hai fatto proprio con una tale naturalezza
E quando il sangue ha cominciato a scorrergli giù dal collo, ah ...
ci credi che è stato molto meglio del sesso?[15]»

La title track del disco è una diretta continuazione della poesia The Coach and Glory of Love, scritta da Reed e pubblicata alla fine del 1971 su The Harvard Advocate.

L'album include la canzone She's My Best Friend, una versione della quale era stata originariamente incisa dai Velvet Underground nel 1969.

  1. Crazy Feeling – 2:56
  2. Charley's Girl – 2:36
  3. She's My Best Friend – 6:00
  4. Kicks – 6:06
  5. A Gift – 3:47
  6. Ooohhh Baby – 3:45
  7. Nobody's Business – 3:41
  8. Coney Island Baby – 6:36

30th Anniversary Deluxe Edition: Bonus Tracks

[modifica | modifica wikitesto]
  1. Nowhere at All - 3:17 registrata il 18 & 21 ottobre 1975 ai Mediasound Studios, NYC
  2. Downtown Dirt - 4:18 registrata il 3 & 4 gennaio 1975 agli Electric Lady Studios, NYC
  3. Leave Me Alone - 5:35 registrata il 19 & 20 ottobre 1975 ai Mediasound Studios, NYC
  4. Crazy Feeling" - 2:39 registrata il 3 & 4 gennaio 1975 agli Electric Lady Studios, NYC
  5. She's My Best Friend - 4:08 registrata il 4 gennaio 1975 agli Electric Lady Studios, NYC
  6. Coney Island Baby - 5:41 registrata il 6 gennaio 1975 agli Electric Lady Studios, NYC
Altre partecipazioni
  • La canzone Charley's Girl compare nell'episodio 12 della terza stagione di C'era una volta.
  1. ^ Mark Deming, Coney Island Baby – Lou Reed, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 19 settembre 2020.
  2. ^ Douglas Wolk, Lou Reed: Coney Island Baby, in Blender. URL consultato il 19 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  3. ^ Greg Kot, Lou Reed's Recordings: 25 Years Of Path-Breaking Music, in Chicago Tribune, 12 gennaio 1992. URL consultato il 9 novembre 2020.
  4. ^ Robert Christgau, R, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor and Fields, 1981, ISBN 0-89919-026-X. URL consultato il 10 marzo 2019. Ospitato su robertchristgau.com.
  5. ^ Colin Larkin, Reed, Lou, in The Encyclopedia of Popular Music, 5th concise, Omnibus Press, 2011, ISBN 978-0-85712-595-8.
  6. ^ Dave Simpson, Lou Reed, Coney Island Baby, in The Guardian, 6 ottobre 2006. URL consultato il 19 settembre 2020.
  7. ^ Stuart Berman, Lou Reed: Coney Island Baby, su Pitchfork, 9 ottobre 2006. URL consultato il 10 dicembre 2013.
  8. ^ Lou Reed: Coney Island Baby, in Q, n. 68, maggio 1992, p. 103.
  9. ^ Mark Coleman, Lou Reed, in Anthony DeCurtis, James Henke e Holly George-Warren (a cura di), The Rolling Stone Album Guide, 3rd, Random House, 1992, pp. 582–84, ISBN 0-679-73729-4.
  10. ^ Neil Strauss, Lou Reed, in Eric Weisbard e Craig Marks (a cura di), Spin Alternative Record Guide, Vintage Books, 1995, pp. 325–27, ISBN 0-679-75574-8.
  11. ^ Anthony DeCurtis, Lou Reed: A Life, Little Brown, 10 ottobre 2017, p. 180, ISBN 978-0-316-37654-9.
  12. ^ Rachel: Lou Reed's transsexual muse, su dangerousminds.net, 6 febbraio 2013.
  13. ^ Anthony DeCurtis, Lou Reed: A Life, New York, Little Brown, 10 ottobre 2017, p. 180, ISBN 978-0-316-37654-9.
  14. ^ Levy, Aidan. Dirty Blvd.: The Life and Music of Lou Reed. Chicago Review Press, 2015
  15. ^ Lou Reed, Kicks, Coney Island Baby, 1976, Rca Records

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock