Comitato economico e sociale europeo
Comitato Economico e Sociale Europeo | |
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Abbreviazione | CESE |
Affiliazione internazionale | Unione europea |
Fondazione | 1958 |
Sede centrale | Bruxelles |
Presidente | Oliver Röpke |
Direttore | Gianluca Brunetti |
Sito web | |
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE in acronimo), che ha sede a Bruxelles, è un organo consultivo dell'Unione europea, istituto con il Trattato di Roma del 1957 nell'ambito dell'allora Comunità Economica Europea.
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]I membri del comitato, nominati in proporzione alla popolazione dei 27 stati membri, rappresentano le categorie economiche esprimenti gli interessi economici, sociali e culturali nei rispettivi paesi. In base all'articolo 257 del Trattato di Roma, come modificato dal Trattato di Nizza: «Il comitato è costituito da rappresentanti delle varie componenti di carattere economico e sociale della società civile organizzata, in particolare dei produttori, agricoltori, vettori, lavoratori, commercianti e artigiani, nonché delle libere professioni, dei consumatori e dell'interesse generale».
I membri del CESE sono eletti dal Consiglio dell'Unione europea in base a candidature presentate dai governi degli stati membri dell'Unione europea e ricevono un incarico quinquennale rinnovabile; ciascun membro del Comitato, una volta eletto, è indipendente dal governo che lo ha candidato.
Il CESE si riunisce una volta al mese a Bruxelles. Presidente, per il periodo 2020-2023, è l'austriaca Christa Schweng[1].
Funzioni del Comitato
[modifica | modifica wikitesto]Il CESE svolge una doppia funzione consultiva:
- funzione consultiva "su iniziativa delle maggiori istituzioni dell'Unione europea". Gli organi richiedenti il parere sono quindi la Commissione europea, il Consiglio dell'Unione europea ed il Parlamento europeo.
- funzione consultiva "di auto-iniziativa". In tal caso è lo stesso CESE a definire prima del parere la tematica che merita riflessione. Circa il 15% dei pareri derivano da auto-iniziativa.[2].
Il CESE in media adotta 150 pareri all'anno, svolgendo un attivo ruolo nella preparazione della politica comunitaria.[2]
Le materie di consultazione del CESE sono state ampliate dal Trattato di Maastricht e sono le seguenti:
- Cooperazione economica e sociale
- Ambiente
- Affari sociali
- Educazione
- Salute
- Industria
- Reti trans-europee
- Tassazione indiretta
- Tutela dei consumatori
- Fondi strutturali
Per alcune di queste materie il CESE coopera con il Comitato delle regioni.
Il sito ufficiale del Comitato conserva un database di tutti i pareri espressi del CESE dal gennaio 1990, in tutte le lingue ufficiali dell'UE[3].
Riferimenti normativi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Christa Schweng, EESC President 2020-2023, su European Economic and Social Committee, 20 ottobre 2020. URL consultato il 3 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2020).
- ^ a b (FR) Fonctionnement du Comité économique et social européen, su Comité économique et social européen. URL consultato il 17 luglio 2017.
- ^ L'interfaccia in italiano è consultabile qui
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Comitato economico e sociale europeo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale (eesc.europa.eu), su eesc.europa.eu. URL consultato il 16 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
- eesc.europa.eu/documents/opinions database dei pareri espressi del CESE dal gennaio 1990, su eesc.europa.eu.
- Gruppo Attività diverse (III) European Economic and Social Committee, su eesc.europa.eu.
- I documenti del Comitato Economico e Sociale Europeo sono conservati agli Archivi storici dell'UE a Firenze
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129920320 · ISNI (EN) 0000 0001 1534 3063 · LCCN (EN) no2003066315 · CONOR.SI (SL) 329635939 |
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